Due parole con il N.A.N.O.
Se lunedì ho forse raggiunto la massima distanza con il collegamento in Brasile, questa sera riduco molto le distanze, questa sera raggiungo Trento, città de il N.A.N.O. Si tratta di un mio vecchio amico, uno dei primi da me intervistati quando intervistavo tramite mail. Sul mio blog è presente per la prima volta, ed è un vero onore. Primo perché il N.A.N.O. è un grande, e non ha nulla a che spartire con chi pensate voi (e manco con l’amica Grace, chi ha un blog capirà). Poi perché ho sempre apprezzato e seguito il suo percorso musicale, fin dai tempi dei c|o|d, band pop-rock inimitabile. Terzo, ha fatto un cd strepitoso.
Uscito per l’indipendente Fosbury Records, piccola label veneta che non sbaglia un colpo, I racconti dell’amore malvagio stravolge le mode e le epoche, ospita gente lontana nel tempo e nello spazio, ma che ha sempre avuto qualcosa da dire (Max Collini, Federico Fiumani, Pacifico, Sara Mazo, Felix Lalù solo per dire i primi che mi vengono in mente). E pure il N.A.N.O. (non altered niche organism) ha molte cose da dire: dalla deriva del sessantotto in chiave molto pasoliniana, ai Baustelle, da cose private a cose universali. Il privato è personale, si diceva nel Sessantotto (farò ridere o incazzare il N.A.N.O.?). Comunque la si pensi, questo è un disco importante per tutti gli appassionati di pop-rock italiano. Vi invito caldamente ad ascoltarlo nel suo blog (http://ilnano.wordpress.com/), e ad ascoltarci in questa chiacchierata. Credo sarà molto interessante. Pronto Emanuele?
Etichette: Due parole, Elettronica, Emanuele Lapiana, Federico Fiumani, Felix Lalù, Fosbury records, I racconti dell’amore malvagio, Intervista, Max Collini, N.A.N.O., Pacifico, Pop, Rock, Trentino Alto Adige, Trento












