mercoledì 14 dicembre 2022

In palude con i JoyCut

NOTE SINTETICHE ALL’ASCOLTO DEL DISCO
GENERE | BLUWAVE_
DOVE ASCOLTARLO | Su Vinile per apprezzare il missaggio, le curve dinamiche, ed il taglio
sartoriale [fatto a mano] che ha preservato tutte le frequenze originarie, senza subire equalizzazioni
standardizzate_
iniziate da qui
LABEL | PillowCase – 伊達直⼈_
PARTICOLARITA’ | Il vinile consta di tre differenti produzioni_ Una è in bioplastica riciclata e
trasparente_ L’altra è un 180 Grammi Nero, compresso di granulato e schegge riciclate_ La terza
versione, 180 Grammi Colorato, estratto di riciclo di schegge e granulati, si presenta con tinte casuali
non controllate, ha la 4 etichetta del 4 lato, differente da tutte le altre_ La Box è fatta a mano con effigi
grafiche impresse via tornio in legno_
Ogni Box è unica_
La cassetta è in bioplastica riciclata trasparente_
Tutti i packaging, CD incluso, sono al 100% riciclati, con inchiostri ad acqua e colle vegetali_
https://www.joycut.com/bluorder
SITO | joycut.com | FB - INSTAGRAM | joycutofficial
CITTA’ | BOLOGNA
DATA DI USCITA | WW 5.6.22 | UK 10.9.22
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giovedì 27 febbraio 2020

In diretta con Stefano Di Trapani e Maurizio Marsico

The Greatest Nots - Stefano Di Trapani e Maurizio Marsico 2020


Intervista in diretta questa sera con Stefano Di Trapani, nome di culto del vero alternative italico, che assieme a Maurizio Marsico, ben conosciuto ai lettori del blog, ha da poco dato alle stampe un vinile da leccarsi i baffi. Si tratta di The Greatest Nots, uscito in 300 copie limitate con Plastica Marella. Un disco come se ne facevano una volta, anzi, come non se ne sono mai fatti: copertina dai colori sgargianti, con disegni che sembrano uscire da un numero di Frigidaire, a raccontare le canzoni in essa contenuta. Un disco con lato ABC da una parte e lato XYZ dall’altra (anche se non sono sicuro che vadano ascoltati nell’ordine che ho detto), un disco distopico, con gli anni ’80 diversi da come gli abbiamo conosciuti, e Stefano Tamburini è vivo.
Significativo che l’intervista avvenga in una sera come questa, con il Coronavorius a mettere in discussione le normali attività della vita, dall’andare a scuola all’andare al cinema o teatro, luoghi d’incontro, con supermercati presi d’assalto, come in un film catastrofista di serie Z (ma potrebbe essere anche di serie Autore). Significativo perché i due artisti (anzi Artisti), che si sono incontrati per fare The Greatest Nots, hanno da sempre messo in discussione lo status quo. E lo sentirete in questi otto pezzi: tra facili consumi, pulsioni elettroniche, jingle pubblicitari, impegno e disimpegno, si fa largo questo album di vero culto. Approvato dalla Monofonic Orchestra (Maurizio) e da Demented Burrocacao (Stefano). Sarà una serata indimenticabile. Pronti?

Come funziona l’intervista in diretta?


Tutte le domande e tutte le risposte di questa intervista sono nei commenti. Durante l’intervista puoi aggiornare la pagina per veder comparire i nuovi commenti. Se arrivi qui a intervista finita… la trovi comunque nei commenti, scendendo verso il fondo della pagina.

ps. ascolta The Greatest Nots qui o qui, cerca alcuni video sul Youtube di Plastica Marella o sul suo profilo Instagram

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domenica 8 ottobre 2017

In palude con Sequoyah Tiger

NOTE SINTETICHE ALL’ASCOLTO DEL DISCO
GENERE psych synth pop doo-wop
DOVE ASCOLTARLO su Rockit o su Bandcamp
LABEL Morr Music
PARTICOLARITA’ parabolico e bandoler
CITTA’: Verona
DATA DI USCITA: 27 ottobre 2017

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mercoledì 29 marzo 2017

In palude con i Piet Mondrian


NOTE SINTETICHE ALL’ASCOLTO DEL DISCO
GENERE Pop/Canzone d'Autore
DOVE ASCOLTARLO Macchina, viaggio lungo. NO TELEFONINO O PORTATILE!
… a partire da qui
LABEL Borgo Allegro/Audioglobe
PARTICOLARITA’ Realizzato con il contributo del progetto Toscana100Band – Ancora attiva la campagna “Prima o mai” per l'acquisto del vinile.
CITTA’ San Miniato/Fucecchio (Pisa/Firenze)
DATA DI USCITA Gennaio 2017

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giovedì 7 agosto 2014

Due parole con i Paul Mad Gang

Ad un anno e un giorno esatto dalla prima volta, tornano in palude i Paul Mad Gang. Lo scorso anno erano qua a dialogare del loro esordio Vodka & Gin, vinile 44 giri, vera chicca per collezionisti come me. Oggi arrivano per presentare l'esordio lungo, questo Riding With Me dalla divertente copertina senza tempo. E così è la musica in essa contenuta, quel divertente/divertito rock'n'roll che è il marchio di fabbrica della band emiliana. A produrre sempre la SFEM/Level49, la Theresianer, loro sponsor alcolico, e l'entrata di potenza del crowdfounding, che ha permesso in breve tempo di realizzare questo disco.
Riding With Me, ascoltabile liberamente sul loro soundcloud qui, è contraddistinto da sette tracce di rock con chiari riferimenti agli anni '50, che fanno venire voglia di muovere la coda, più due momenti acustici, registrati live negli States. Una piacevole sorpresa per questa giovane band, originale negli arrangiamenti, poco sentiti e visti a queste latitudini oggi. Freschezza e immediatezza è una delle doti dei Paul Mad Gang (o Paul maD Gang?... chiederò), affinata anche grazie alla numerosa serie di concerti in Italia e fuori. Per trovare questa data abbiamo infatti faticato, essendo praticamente sempre in tour. E allora parliamo subito con la band. Pronti? 

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lunedì 10 marzo 2014

Due parole con Fabrizio Cammarata & Paolo Fuschi


Serata internazionale quella di oggi, perché tra poco sarà in palude Paolo Fuschi, direttamente collegato da Manchester. Paolo è l’autore del disco del quale parleremo questa sera, lo ha fatto assieme all’amico giramondo come lui (o forse di più), Fabrizio Cammarata, già ospite su questi schermi. Cammarata, quello a destra nella foto, non sarà qui, perché impegnato a girare un road-movie tra il Messico e gli States con il regista palermitano con base a Berlino Luca Lucchesi. Sarà però con noi la sua voce, che sento già nel magnifico disco dato alle stampe per la 800A Records di Palermo, Skint and Golden.
Skint and Golden, uscito solo in vinile 12” da qualche settimana, suona intenso e divertente, come immagino sia stato farlo per questi due amici musicisti, e fortemente politico. Il titolo nasce da uno slang britannico, “Skint”, che sta per “al verde”, accostato a “Golden”, “d’oro”, come ci si può sentire quando si crea canzoni come queste. Sono al verde, ma mi sento solare, ho il privilegio e la magia di creare, un inno alla decrescita felice e consapevole. Creare pezzi di blues o soul come queste dieci perle, scritte dai due musicisti e poi registrate/mixate/masterizzate tra Manchester e l’Italia, con artisti e collaboratori di entrambi i luoghi. Ore ne parleremo qui. Pronti?
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giovedì 30 gennaio 2014

Due parole con i Kyle



I Kyle si stanno avvicinando alla palude, e nonostante il maltempo di questi giorni, hanno risalito lo stivale piano piano, dalla lontana Calabria, per arrivare fino a qui. Direi per la prima volta, considerando che il cantante e fondatore del gruppo, Michele Alessi, non è mai stato su questi schermi (mentre altri della band, sì: Yandro Estrada e Ignazio Nisticò con i loro Camera 237 ora anche con i Kyle). Sono arrivati per presentare Space Animals, disco dato alle stampe sul finire dello scorso anno con la label Overdrive Records, da sempre specializzata in chicche (vinile 12”, più supporto cd, più coupon per scaricare l’album online). Un pop-rock virato verso il folk cantautorale acido, tutto molto suggestivo.
Suggestivo come suggestiva è la copertina, con questo elefante violaceo e brillantato su sfondo giallo opaco. Qualcosa di psichedelico e grande, come è Space Animals, pieno di suoni e strumenti dal mandolino all’ukulele, piano rhodes, farfisa e wurlitzer, l’originale ritmica contrabbasso/batteria, e poi flauti e il sax, il banjo … già il banjo. Insomma, un disco pieno di colori e sapori folk (ascoltateli comefaccio io da qui), con tematiche spaziali, esistenziali, ma anche animali, più basse, cioè umane. Un disco dove alto e basso convivono, dai testi alle musiche al modo di proporsi. Sarà così anche nell’intervista che va ad incominciare. Pronti?
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martedì 6 agosto 2013

Due parole con i Paul Mad Gang



Questa sera un gruppo giovane per la prima volta in palude, una band di oggi che suona come negli anni ’50, e suona tanto dal vivo dall’aver faticato a trovare una data buona per l’intervista. Rock’n’roll quello degli emiliani Paul Mad Gang, nati solo nel 2011, grazie all’incontro tra Paolo Roberto Pianezza e Damien Rizzo, ai quali si sono aggiunti nel corso degli anni altri musicisti, fino alla formazione stabile con la contrabbassista Francesca Alinovi e Ranieri Scoccia alla batteria. Un gruppo che sa fare alla perfezione, ma non certo con freddezza, cover storiche (sentitele nel loro myspace), e ora anche pezzi originali.
Dopo un sacco di sbattimenti, grandi e piccoli live (uno applauditissimo anche al Chez Maxim’s di Parigi, per la rivista Toilet Paper di Maurizio Cattelan e Pierpaolo Ferrari), è finalmente uscito il loro primo disco con la label SFEM/LEVEL49. Un disco come si facevano i dischi ai vecchi tempi, un vinile 44 giri, con due pezzi originali per lato: Vodka & Gin sul lato A,  Don’t Give Your Heart Away sul lato B. Stupendo, me lo sono ascoltato giù in cantina, dove ho lo stereo, prima di iniziare questa intervista. Ora il profumo del vinile mi riempie le narici, e mi risento, come in un sogno, i due singoli. Ho una gran voglia di riascoltarlo, ma prima sento cosa hanno da dirmi i Paul Mad Gang. Pronti? 
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mercoledì 11 agosto 2010

Intervista ai Lucertulas

Questa sera L’Alligatore intervisterà i Lucertulas. Sarà l’ultimo caldo di stagione, sarà che tra simili prima o poi ci si incontra, ma era scritto nel destino: Alligatore chiama Lucertulas, rispondete ... ma bando agli scherzi, questa sera c’è una band con i controfiocchi. Un power-trio, potrei dire per rendere bene l’idea. E se dalla foto non avete ancora capito di che pasta sono fatti, andate a scaricarvi gratis il loro recente cd The Brawl, direttamente da una delle due label produttrici, la Robot Radio (http://www.robotradiorecords.com/). L’altra è la Macina Dischi (Macina Dischi). Un oggettino di culto. Poi magari vi verrà voglia di prendere l’elegante pacco (hanno fatto le cose in grande), con CD+Vinile Serigrafato con 4 pezzi cantati in italiano.
Sentirete il loro potente sound, martellante noise, urla contro il cielo e non solo. Musica senza compromessi, senza mediazioni, contro l’attuale stato di cose esistente. Prendere o lasciare. La miscela punk-hardcore è pronta: frustrati dal proprio lavoro, traditi da un amico o da una fede, seppelliti nella città, costretti a fare cose contro la propria volontà. Cazzi amari in questa seratina di vacanze balneari. Se volete mettete la testa sotto la sabbia e continuate la vostra vita tranquilla. Altrimenti seguiteci in questo botta e risposta per duri e puri. Alligatore chiama Lucertulas …rispondete…Lucertulas? Io ho la coda più grossa.
VAI AL LORO MYSPACE http://www.myspace.com/lucertulas

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giovedì 18 marzo 2010

DID il vinile… e poi nel mondo.

Erano anni che non accendevo il mio vecchio stereo giù in cantina. Pieno di polvere, con un caos attorno, l’umidità del luogo. Avevo paura non funzionasse più. Invece, quel vecchio stereo di fine anni 70, inizio ’80 (quando si facevano le cose per durare), funziona. Divertente far suonare una giovane band come i DID e il loro vinile 7’’ trasparente.
Un oggettino di culto fin dalla copertina Hello Hello, con immagine del guru della fotografia moderna Andrew Davidhazy, vero e proprio pioniere negli anni sessanta della tecnica di Strip Aerial Photography. In effetti quella monetina lanciata per fare un bel volo in aria è molto sperimentale, da anni ‘60/’70.
La musica no, è modernissima, si tratta di quel pompante e contagioso ritmo dancefloor post-punk che apriva il loro felice esordio Kumar Solarium, Hello Hello. Sull’altro lato Another Pusher remixata dai These New Puritans, quartetto londinese ipnotico e piacevolmente stordente. Un bel lancio a livello internazionale per questi giovani torinesi e la loro label indipendente Foolica records. Il cd Kumar Solarium uscirà in tutto il mondo nei prossimi mesi: negli States e Canada con la Saboteur Records, in Giappone con la Flake Records, in Gran Bretagna con la stessa Foolica. Mi fa piacere averli ospitati per il lancio del disco lo scorso autunno e per questo RILANCIO LA MIA Intervista ai DID

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