Arrivano per la prima
volta in palude i Moscaburro, arrivano dalla a me molto vicina Bolzano, con
canzoni magiche e fiabesche, parecchio in sintonia con i paesaggi innevati di
questa città. Bread and Butter-files, album da loro stessi prodotto, assieme
alla Provincia Autonoma di Bolzano, mantiene ciò che promette la copertina e il
titolo: colori soft, algide atmosfere per un pop-folk-rock senza tempo, che
riscalda dentro. Alti riferimenti letterari, da James Joyce a William Wordsworth e Lewis Carroll, archi, arpa, chitarra acustica (ma
anche elettrica), glockenspiel, intrecci di voci maschili e femminili. Che
bellezza.
Registrato e mixato da David Lenci
al Red House Recordings di Senigallia, masterizzato da Giovanni Versari a La Maestà Mastering di Tredozio, Bread and Butter-files è un disco fresco ed
immediato, frutto dei primi anni di vita della band. Un progetto concepito
dieci anni fa, concretizzato poi nel 2006, quello dei Moscaburro Quindi la
solita trafila delle giovani band, con qualche cambio in corsa tra i suoi
membri, e la partecipazione ad un sacco di rassegne, che in questi dieci anni
da Alligatore ho incrociato: Upload, Italia Wave Love Festival, MEI… anche per
questo è un piacere averli qui questa sera. Pronti?
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