mercoledì 6 luglio 2022

In palude con Tommaso Mantelli


NOTE SINTETICHE ALL’ASCOLTO DEL DISCO

GENERE alternative pop rock 

DOVE ASCOLTARLO su cd o su bandcamp, spotfy

LABEL Shyrec

PARTICOLARITA’ Un disco solista iper arrangiato con la presenza di numerosi ospiti e uno spirito eclettico. Rock? Pop? Lo-fi?

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CITTA’ Treviso

DATA DI USCITA 29/04/2022 

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domenica 9 aprile 2017

In palude con Captain Mantell

NOTE SINTETICHE ALL’ASCOLTO DEL DISCO
GENERE: Alternative Rock
DOVE ASCOLTARLO: Nel Bandcamp della band, ad esempio ..
LABELS
PARTICOLARITA’: trio chitarra/voce, sax, batteria con sonorita' sperimentali
CITTA’: Treviso, Venezia, Teramo
DATA DI USCITA: 20 Marzo 2017

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venerdì 13 maggio 2016

In palude con gli Heathens


NOTE SINTETICHE ALL’ASCOLTO DEL DISCO
GENERE elettronica/trip-hop
DOVE ASCOLTARLO (in parte o tutto) spotify, soundcloud, bandcamp
LABEL Irma Records
PARTICOLARITA’
CITTA’: Feltre
DATA DI USCITA 5 febbraio 2016
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giovedì 9 aprile 2015

Due parole con Sophie Lillienne


Sophie Lillienne tra poco in palude, credo sia il posto giusto. Lo è perché nella loro musica esiste un impressionante intreccio di arti (suoni e immagini in particolare), che ha da sempre affascinato questo blog. Parlando oggi di Sophie Lillienne infatti, si parla di un vero e proprio duo composto da VeZzO, musicista/cantante/produttore, e da Gioia Guadagnin, curatrice di arte contemporanea. Insieme hanno realizzato questo The Fragile Idea, una raccolta di 14 fragili idee trasfigurate in 14 immagini, che esplorano una dimensione intimista, legata alle convinzioni e agli ideali che creano la nostra individualità e che formano la nostra coscienza. Sembra un progetto di altri tempi, invece è oggi.
Il progetto Sophie Lillienne è da sempre abituato a volare alto, collaborando e confrontandosi con il meglio della scena europea trip-hop/electro-alternative fin dal primo EP del 2006. Molti nomi passati di qui nel percorso sonoro del gruppo trevigiano, dall’amico Tommaso Mantelli (Captain Mantell), ai Phinx e ai Drunken Butterfly, tutti targati Irma Records, che è pure la label di The Fragile Idea e del precedente  Immigrants EP del 2014 (ben 22 canzoni in totale, nel giro di due anni).The Fragile Idea, che vi invito a cercare e gustare in tutte le sue forme andando al sito ufficiale qui, è un lavoro semplice complesso. VeZzO e Gioia si sono avvalsi delle fotografie di Enrico Zambusi (fotografo paesaggista e pubblicitario), oltre alla collaborazione con BigFog production, già collaudata dall’uscita del video di Immigrants. Troppe cose? Parliamone. Pronti?

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lunedì 25 giugno 2012

Due parole con Davide Vettori


Per la prima volta in palude Davide Vettori, giovane musicante ironico e vivace, con uno stile unico, finalmente all’esordio con questo bel disco dalla copertina geometrica e dal sapore da cinema in bianco e nero. Visione cosmetica s’intitola ed è targato Garage Records (che bel nome questa label). È la visione di Davide questa Visione Cosmetica? … e che vuol dire? Lo scopriremo, forse, con le mie domande, di certo, dalle parole e suoni, Davide mi sembra un uomo con una visione, e non è poco oggi. Provate a sentire le sue canzoni, e mi direte…
Accanto a lui, nella produzione artistica di questo disco, un altro uomo di musica con una visione ben definita: Tommaso Mantelli, il Captain Mantell già gradito ospite un paio di volte su questi schermi. Una bella squadra, che ha fatto un buon disco. Mi è sembrato già al primo ascolto, un concentrato di elettronica per la liberazione della mente e del corpo, come si può ben vedere pure dal video Morire a metà, creato dallo stesso Davide. Il desiderio di morire a metà, per rinascere intero, spogliandoci di tutto. Un desiderio più o meno conscio, da sempre legato all’uomo, ma in certi periodi più pressante, più urgente. Come in questo. Pronti? …  
PERCONOSCERLO MEGLIO CLICCA QUI

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venerdì 14 ottobre 2011

Due parole con i Captain Mantell

Ritornati sulla terra i Captain Mantell fanno subito un salto nella palude. Un gradito ritorno (mi sarei offeso, altrimenti) anche perché il loro nuovo cd, Ground Lift, chiude una sorta di trilogia. Per chi non si ricorda, i Captain Mantell prendono il nome dal Capitano Thomas Mantell (quasi omonimo del cantante/bassista Tommaso Mantelli), il primo pilota della storia morto all’inseguimento di un UFO. A questo inseguimento era dedicato Long Way Pursuit, loro disco del 2007. Tre anni dopo il secondo capitolo della saga, Rest In Space, a raccontare l’esito dell’inseguimento: la scoperta di uno spazio siderale pieno di ricordi, illusioni, aspirazioni.
Ground Lift, in uscita ancora con Hypotron/Irma Records (il 10 ottobre in digitale, il 28 in carne ed ossa), segna il ritorno sulla terra dopo il viaggio nello spazio. Sembrano aver ritrovato il nostro pianeta cambiato, dicono. Oppure il viaggio interstellare di Captain Mantell, Doctor Ciste, Sergente Roma, ha cambiato le loro personalità e il modo di guardare le cose? Di sicuro è un disco che si sente scoppiare in testa. Si sente l’impatto, si sente la differenza tra i suoni dello spazio, elettrici e volatili, con quelli più hard della terra, del loro impatto con essa. Ma non voglio anticipare nulla. Saranno loro a raccontarci tutto … o quasi. Pronti? Questa sera parliamo di dischi … volanti e no.
VAI AL LORO MYSPACE http://www.myspace.com/captainmantell

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martedì 23 febbraio 2010

Intervista ai Captain Mantell

Musica spaziale questa sera. Musica per chi crede possano esistere altre forma di vita nello spazio siderale: la musica dei Captain Mantell, trio veneto così chiamato in omaggio al capitano Thomas Mantell, il primo pilota militare scomparso all’inseguimento di un UFO (e ovviamente al bassista/voce della band, il quasi omonimo Tommaso Mantelli, fresco nuovo componente anche de Il Teatro degli Orrori). Completano il gruppo Nicola Lucchese, alias Doctor Ciste (elettronica) e Omero Vanin, alias Sergente Roma (batteria).
Forse Kubrick si era sbagliato, la vera odissea nello spazio è quest’anno, il 2010, a sentire il punk sbatticoda del loro cd da poco uscito per Hypotron/Irma Records: Rest in Space. Dieci pezzi per trenta minuti di musica dove l’elettronica viene usata per espandere la mente e il corpo. Da Uri Geller a Incident 33 è tutto un battere e sbattere tra musica e icone pop, come dentro la più alternativa disco del mondo, mentre fuori il mondo si sta sfaldando. In realtà non è una discoteca, ma una navicella spaziale che ci potrà salvare. L’unica per noi! Ma per avere informazioni di prima mano sul come salirci è meglio sentire l’equipaggio … Pronti per il viaggio?
VAI AL LORO MYSPACE http://www.myspace.com/captainmantell

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