Francois Truffaut oggi farebbe 90 anni
Francois Truffaut (6.2.32- 21.11.84)
Truffaut è per me il Cinema. Oggi farebbe 90 anni, come mio padre quest'anno, anche lui scomparso tanti anni fa. Truffaut è I quattrocento colpi, il suo folgorante esordio (se non l'avete mai visto cominciate da quello) è l'amore per il cinema, per i libri, per la Storia. Truffaut è Jean-Pierre Léaud, il suo alter ego presente in tanti suoi cult, a partire proprio da I quattrocento colpi, quando era bambino. Truffaut è la cinefilia pura, è la bellissima Fanny Ardant, ultima sua compagna di vita (con lei anche l'ultimo film Finalmente domenica, altra pellicola che vi consiglio), è la pellicola in bianco e nero, è una faccia da francese, le canzoni popolari che contengono verità (come il suo Cinema). Truffaut è Jules e Jim, La mia droga si chiama Julie, Effetto notte, Tirate sul pianista, La signora della porta accanto, La camera verde, L'uomo che amava le donne, tutti i film del ciclo Antoine Doinel...
Etichette: Cinema, Compleanno, Fanny Ardant, Francia, François Truffaut, I quattrocento colpi, Jean-Pierre Léaud, L'uomo che amava le donne, La camera verde, Letteratura, Morte, Ricordi
13 Commenti:
Un grande!
Un grande rimasto insuperato...
Pura storia
E la storia è sempre attuale
Storia, vero Alberto, anche se sembra incredibile. Forse per questo è sempre attuale.
Truffaut, come Monica Vitti, ha fatto la storia del cinema.
Sì, viene naturale pensare anche alla Vitti in questi giorni. Io, devo dire la verità, l'ho conosciuta poco, se non da bambino quando in Tv passavano un sacco di film suoi. Non mi sono espresso con post (a parte una foto su Instagram) proprio per la scarsa conoscenza della materia (mi mancano quasi tutti i suoi film con Antonioni, per esempio). Comunque sì, ci sta.
L'ho conosciuto con Fahrenheit 451 perché lo sai che sono fissato con la fantascienza. Poi non ho visto altro. Inizierò allora coi Quattrocento colpi.
E' vissuto brevemente ma la sua arte è eterna.
Grazie per queso omaggio al quale aderisco
@Clarke è vivo
Sì, conosco la tua passione per la fantascienza, che segui alla perfezione. Credo sia un film importante quello tratto dal romanzo di Ray Bradbury, anche se viene citato meno. Sì, I quattrocento colpi è da vedere, come tutto il Cinema di Truffaut ;)
@Berica
Sì, sono rimasto impressionato da quanto giovane fosse quando è morto, almeno oggi, a 50 anni si è giovani, e quanto ci abbia lasciato in quei suoi meravigliosi 52 anni, tra film, libri, interviste, teorie...
Ho visto "I 400 colpi". Finale clamoroso. Film di grande carattere. Attore formidabile.
Bravo Clacrke è vivo, appasionato di fantascienza, ma non solo... e sì, Jean Pierre Leaud, sarà poi l'attore di tutti i film più "autobiografici" di Truffaut. Forse unico caso al mondo, di attore che cresce e vive accanto al "suo" cineasta (un po', in verità, come il Nietto Davoli di Pasolini). Attore poi, protagonista anche in film di altri, ma tornando ciclicamente a girare con Truffaut. Grazie per essere tornato qui con questo commento ...
Alla fine però non capivo che c'entrava il titolo. Poi ho letto su Wikipedia che quella italiana è la traduzione letterale del titolo originale che è, in realtà, un modo di dire francese che vuol dire altro. Insomma la traduzione italiana è una bella gaffe, però resta un titolo ad effetto.
Sì, titolo ad effetto, che alla fin fine ci è andata bene. Pensa che un film con Antoine Doinel adulto, in francese intolato Domicile Conjugal, in italiano venne tradotto ... Non drammattiziamo, è solo una questione di corna. Incredibile ma vero (anni fa dedicai a questa cosa un post su questo blog, se clicchi su Francois Truffaut nelle etichette, lo trovi...
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