mercoledì 7 giugno 2023

In palude con Filippo Cosentino


NOTE SINTETICHE ALL’ASCOLTO DEL DISCO

GENERE  JAZZ CONTEMPORANEO

DOVE ASCOLTARLO: APPLE MUSIC, SPOTIFY, YOUTUBE

LABEL: IPOGEO RECORDS

PARTICOLARITA’: IL DISCO E’ INCISO CON MARC COPLAND, PIANISTA STRAORDINARIO GIA’ NEL GRUPPO STORICO DI JOHN ABERCROMBIE

SITO FB INSTAGRAM

DATA DI USCITA, 40 anni fa

Continua a leggere...»

Etichette: , , , , , , , ,

martedì 2 agosto 2022

In palude con Filippo Cosentino

NOTE SINTETICHE ALL’ASCOLTO DEL DISCO

GENERE Jazz/Hip Hop/Contemporanea

DOVE ASCOLTARLO qui

LABEL IpogeoRecords

PARTICOLARITA’ let’s dance

SITO  INSTAGRAM          FB

CITTA’ Alba (Cn)

DATA DI USCITA 18 maggio 2022 

Continua a leggere...»

Etichette: , , , , , , , , , ,

martedì 29 gennaio 2019

Rece d'Alligatore: Andrea Giraudo


Andrea Giraudo, Stare bene
Rossodisera
Un disco semplice e diretto Stare bene, come lascia intuire la copertina: divertito/divertente, ottimista, solare, energico. Tanto da far pensare a cantautori come Roberto Vecchioni, Lucio Dalla o un Paolo Conte più roboante e rock. Nomi importanti, ai quali merita di essere accostato Andrea Giraudo, da Cuneo, per questo album uscito da una decina di giorni con Rossodisera.
Continua a leggere...»

Etichette: , , , , , , , , , , , ,

sabato 1 luglio 2017

In palude con Federica Gennai e Filippo Cosentino


NOTE SINTETICHE ALL’ASCOLTO DEL DISCO
GENERE contemporary jazz, european jazz, mediterranean jazz, songwriting.
DOVE ASCOLTARLO (in parte o tutto) Abbiamo una bella pagina sul sito dell’etichetta discografica, qui
LABEL  Naked Tapes
PARTICOLARITA’ unconventional guitar and vocals duo
SITO O FB DEL GRUPPO: diamo un po’ di indicazioni per trovarci :)
CITTA’: Pescia(PT)/Alba(CN)
DATA DI USCITA 8/4/2017

Continua a leggere...»

Etichette: , , , , , , , , , , , , , ,

domenica 22 novembre 2015

In palude con Filippo Cosentino

NOTE SINTETICHE ALL’ASCOLTO DEL DISCO
GENERE JAZZ 
DOVE ASCOLTARLO 
Si può ordinare il CD fisico a questo indirizzo http://151.236.46.98/moonlightrecords/?q=node/118772


LABEL ERL - Emme Produzioni Musicali 
Distribuito su catalogo IRD 
PARTICOLARITÀ ’ e' un disco con molti colori, pieno di vita
SITO O FB DEL GRUPPO www.filippocosentino.com 
CITTA’: mia? Alba (CN)
DATA DI USCITA 18 settembre 2015 

Continua a leggere...»

Etichette: , , , , , , , , , ,

giovedì 19 febbraio 2015

Due parole con i Tuttonero!



La provincia italiana come il selvaggio west? Questo ci si chiede dopo aver ascoltato gli undici pezzi dell’omonimo esordio dei Tuttonero! (il punto esclamativo è parte del nome, non l’ho messo io) fissando la surreale copertina. Un mondo impazzito, violento, dove le scelte degli uomini risultano spesso inquinate dalla ricerca del dollaro, e l’alienazione, la follia, la stupidità dei comportamenti è spesso prevalente. Il tutto è reso da dei testi pieni di ironia e disincanto. Una critica sociale post-rock, con attitudine punk, accenni blues e gioiosa psichedelia. Provate ad assaggiare il disco dei Tuttonero! qui e mi direte.
I Tuttonero! si sono formati nel 2013 in quel di Torino, città zeppa di band a parte, sia nei suoni sia nei testi. Provenienti da svariate esperienze musicali iniziate negli anni novanta, i cinque amici piemontesi (non solo di Torino, ma anche Cuneo e dalla Val d’Aosta), hanno portato nel gruppo il loro vissuto seminale: dai Frontiera ai Kina, da Francesco-C a Noir, Personal Velocity, I Treni all’Alba … e ora Tuttonero!  A produrre una label di gran fascino, quale I Dischi del Minollo, già passata in palude con altri ottimi nomi. I Tuttonero! saranno all’altezza. Parliamone. Pronti?

Etichette: , , , , , , , , , , , , , , , , ,

lunedì 6 ottobre 2014

Due parole con La Moncada



Per la prima volta in palude La Moncada, quintetto piemontese portatore di un rock intimo e intimista, dall'umore nero come il titolo e la copertina stessa. A me, ascoltandoli, è venuto in mente Cesare Basile, per il piacere quasi fisico della parole nere, ma molti altri e buoni sono i riferimenti/incroci della band. E quando è così, vuol dire che hanno una loro specificità, ascoltando questo Nero, da poco uscito con la Goat Man Records/ABuzzSupreme, ve ne accorgerete. Provate a sentire qui.
Il gruppo guidato da Mattia Calvo, a tre anni dall'esordio Torino sommersa, ha saputo creare un secondo capitolo convincente, grazie anche all'arrivo di Carlo Barbagallo, alla supervisione del talento di Manuel Volpe (suona pure l'hammond nella title-track), e a una chiarezza negli obiettivi. Così, nell'estate del 2013, tra le registrazioni in quel di Mondovì al Blue Record Studio con Massimiliano Moccia e la masterizzazione a Tuscson- Ariziona, ad opera di Jim Blackwood, è nato Nero, ufficialmente fuori per il 17 ottobre. Noi ne parleremo adesso... Pronti?

Etichette: , , , , , , , , , , , , ,

venerdì 7 marzo 2014

Due parole con Chiara Rosso



Questa sera in palude ci sarà una donna, ma è un caso che arrivi alla vigilia dell’Otto marzo, giornata importante (non semplice festa). Su questi schermi non c’è spazio per quote rosa, o ricorrenze un giorno solo e poi basta, chi mi legge lo sa: la rivoluzione è sempre o non è, e qui ospito chi mi piace, indipendentemente dal sesso. Detto questo, parliamo di Chiara Rosso, giovane voce proveniente dalla provincia piemontese, che si presenta con questo disco dedicato all’elemento naturale per eccellenza, l’acqua. L’acqua, sottolinea lei nelle note stampa, “con il suo fluire è emblema di femminilità, pace e rigenerazione”. Messa così mi piace molto, messa così la riconosco come il mio elemento preferito.
Elemento H2O è uscito da qualche settimana, grazie all’etichetta tutta al femminile (rieccoci) Geco Records. Tredici pezzi scritti da Chiara Rosso nella nostra lingua. Tredici bozzetti poetici e liberatori, tra canzone d’autore e jazz, pop dinamico e blues dei nostri giorni. La copertina sognante e diretta, dice molto del suo contenuto: c’è la sua autrice e dietro sempre lei sotto un’altra forma, quella della creazione artistica. Mondi paralleli dentro ogni vero artista. Ma Chiara Rosso non è sola, con lei, il meglio della giovane scena del jazz italico. Troppi per citarli tutti, potrete scoprirli dopo l’intervista, andando nel bel sito di Chiara. Ora sentiamo cosa ha da dire lei. Pronti?
PER CONOSCERLA MEGLIO

Etichette: , , , , , , , , , , , , , , ,

sabato 30 maggio 2009

Marlene Kuntz live – Verona, Teatro Romano 29.05.2009

È stato uno dei più bei concerti della mia vita. Per l’umiltà, la disponibilità, la maturità, il rock nelle vene, un mucchio di belle canzoni, il darsi totalmente all’arte, lo splendido scenario tra antico e moderno. Tutto era cominciato nel pomeriggio di venerdì, quando Cristiano Godano (privo del barbone, male) e compagni, si erano presentati alla Fnac di fronte ad un pubblico giovane e attento, per sottoporsi ad una sfilza di domande sulla loro musica e su ciò che le gira attorno (scrittura, poesia, cinema, amore…). Quaranta minuti intensi e simpatici, a mostrare un gruppo compatto, con le idee chiare e la consapevolezza nei propri mezzi.
La sera, saliti sul palco dell’intimo Teatro Romano di Verona , quasi totalmente gremito nonostante il freddo (quasi in perfetto orario, da veri professionisti), cominciano a snocciolare classici e qualche pezzo recente, con un’energia ed una freschezza straordinarie. Nel pomeriggio avevano parlato degli anni che passano, ma non sembrano siano passati gli anni per i Marlene Kuntz. Precisi, se non per qualche capello bianco, a quando andavo a vederli ai primi concerti da ragazzino.
Il pubblico è molto vario. Dai quarantenni ai trentenni che con i Marlene sono cresciuti, ad un pubblico più giovane, ma molto entusiasta, che quando il terzetto aveva cominciato a suonare era appena nato; sembrano conoscerli meglio del sottoscritto: cantano, chiamano la canzone, scattano immagini con il telefonino. Una ragazza davanti a me, tutta ricci ed energia, corre vicino al palco e abbraccia e bacia Godano alla fine del concerto, fregando i gorilla attenti (ma, almeno in questo caso, tolleranti). Fine del concerto per modo di dire, perché i Marlene Kuntz non si stancano mai, e concedono due bis tirando fino alle undici e mezza passate.
Alla vera fine il pubblico si avvicina al palco ed abbraccia (proprio fisicamente) la band, anche qui estremamente generosa nello stringere mani e regalare sorrisi. Non in modo ruffiano, come fanno i politicanti a caccia di voti in questi giorni, ma da amici di sangue. La ragazza di prima si prende in regalo la bacchetta e il plettro (se li è guadagnati), ed io rincaso felice, quasi ritornato adolescente. Nella mezz’oretta di viaggio non accendo la radio. Ho nelle orecchie buona musica a sufficienza per un bel po’.
Ho detto di Godano, leader carismatico senza pose da duro. Ma i Marlene sono anche una grande chitarra, umile ma necessaria come quella di Riccardo Tesio (c’è sempre) e un fantasista dietro alla batteria come Luca Bergia. Questo è il gruppo, il terzetto così entrato nella storia del nostro rock (e così Godano ama, come ha detto nell’intervista, essere ricordato), ma fondamentale è l’apporto di due innesti come il sicuro basso di Luca Lagash Saporiti e il giovane ma molto bravo Davide Arneodo (tastiere, violino e percussioni). Due Marlene Kuntz extraparlamentari, che spero rimangano a lungo accanto al terzetto. Le canzoni. Le canzoni. Non sono bravo a ricordarmi le canzoni, è un mio difetto. Ho la memoria di pasta frolla e ho sempre invidiato chi se le ricorda tutte e le canta a squarciagola. A fine concerto non ho avuto la prontezza di riflessi di prendere al volo la scaletta, altrimenti sarei qui a sparare titoli. L’ha presa la ragazza di prima (no, scherzo, questa l’ha preso un ragazzo). Ho avuto l’impressione di un concerto molto rock, con un sacco di energia e qualche momento psichedelico. Accanto ai classici fatti fuori uno dietro l’altro, nuovi piacevoli pezzi, come quello che chiude il recente film di Davide Ferrario (Tutta colpa di Giuda, dove Godano stesso ha recitato) Canzone in prigione, bel rock sociale e Pregiudizio, ritmico, nervoso, instabile come una vera marlenekuntzsong. Nota a parte per Impressioni di settembre, cover della PFM: acida, dilatata/dilatante, vera ecologia per la mente e il corpo; i Marlene Kuntz l’hanno fatta loro come nessuno altro mai. Ciliegina sulla torta di un grande concerto rock.
SITO E MYSPACE MARLENEKUNTZIANI

Etichette: , , , , , , , , , ,