In palude con i Vintage Violence
NOTE SINTETICHE ALL’ASCOLTO DEL DISCO
GENERE Rock, Punk, Garage
DOVE ASCOLTARLO Soprattutto LIVE! (Ma se siete lontani vanno bene anche YouTube, Spotify, BandCamp, AppleMusic, ecc ecc ecc).
LABEL Maninalto! Records
PARTICOLARITA’ I migliori brani della discografia dei VV, scelti direttamente dai fan.
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CITTA’ Lecco
DATA DI USCITA 11.11.2022
L’INTERVISTA
Come è nato Violenza primordiale20?
A inizio anno ci siamo accorti che “ridendo e sterminando” (10 punti stima a chi coglie la cit) erano già passati 20 anni dal nostro primo concerto, nel giugno 2002, per la consulta studentesca di Trento. Abbiamo pensato quindi di associare al nuovo singolo Tema un disco “best of” con i migliori brani della nostra discografia, scelti direttamente dai nostri fan con un sondaggio online. Ci piaceva l’idea di far conoscere a chi ci ha “scoperto” solo con l’ultimo album “Mono” anche il resto della nostra produzione, inclusi pezzi anche vecchissimi, scritti in piena adolescenza. Il messaggio vuole essere una sorta di “Ehi guarda che c’è tutta una storia dietro questa band, un legame di amicizia profondo che dura da 20 anni, non siamo come tutti gli altri progetti che nascono per spaccare e se non ci riescono si sciolgono. E non lo saremo mai”.
Come mai questo titolo?
È una citazione dal brano che ha ottenuto più voti nel sondaggio, Senza paura delle rovine, la traccia conclusiva dell’omonimo disco del 2014. È anche una sorta di traduzione non letterale del nome Vintage Violence.
Come è stata la genesi del cd, dall’idea iniziale alla sua realizzazione finale?
Dopo la pubblicazione dei risultati del sondaggio abbiamo rimasterizzato completamente ogni pezzo della tracklist, andando a riaprire mix vecchi di 15 anni e cercando di valorizzarli al meglio perché il suono globale fosse coerente e compatto.
Qualche episodio che è rimasto nella memoria durante la lavorazione del disco?
I CD dovevano essere inizialmente stampati in Polonia ma nel calcolo dei giorni lavorativi necessari alla stampa e alla spedizione non avevamo fatto i conti con la Festa della Liberazione polacca che cade l’11 novembre e ci avrebbe impedito di avere i dischi pronti per la data del 19 al Bloom di Mezzago: dopo una mattina di panico siamo riusciti a spostare la produzione in Italia e ad avere i CD in tempo, non senza un viaggio alla TNT di Orio al Serio (BG) veramente last-minute. È stato un miracolo avere tutti i dischi in tempo per il concerto!
SeViolenza primordiale20 fosse un concept-album su cosa sarebbe? … tolgo il fosse?
Trattandosi di una compilation di brani non lo è, ma se lo fosse sarebbe, in modo assolutamente narcisistico, un tributo alla nostra amicizia ventennale.
C’è qualche pezzo che preferite? Qualche pezzo del quale andate più fieridi questo vostro disco?… che vi sembra ideale da fare live?
Siamo molto orgogliosi della resa live del nuovo singolo Tema che apre il disco: starà in scaletta per un bel po’…
Chi citare nella produzione ufficiale del disco?
Franco Cassinelli alla seconda chitarra, Matteo Canali che ha scritto la parte di batteria e il nostro fonico preferito Lorenzo Monti che si è fatto un mazzo tanto sia nelle registrazioni, nel mix e nel master di Tema, sia soprattutto nel rimasterizzare tutti gli altri 19 brani.
Copertina molto semplice e diretta: titolo e nome della band rovesciato… Come è nata? Chi la pensata così?
Volevamo una copertina assolutamente neutra perché non richiamasse in particolare nessun album della nostra discografia. Ci siamo ispirati a Antics degli Interpol.
Come presentate il disco dal vivo?
La scaletta live è diversa dalla tracklist di Violenza Primordiale, ma grazie a quest’ultimo abbiamo ricominciato a suonare live pezzi “dimenticati” (ad esempio Finiremo tutti in ospedale) che d’ora in poi torneremo a fare dal vivo, e che magari arrangeremo anche in acustico.
Altro da dichiarare?
Siamo contrari alla liberazione della Polonia.
Etichette: Bloom, Garage, In palude con ..., Interpol, Intervista, Lecco, Lombardia, Maninalto Records, Polonia, Punk, Roc, Trento, Vintange Violence, Violenza Primordiale20
10 Commenti:
Gran piacere iniziare l'anno con questo gruppo di vero rock indipendente italiano, che si sbatte sui palchi da un ventennio e che ha fatto un disco veramente forte.
Un disco sì, come dicono all'inizio dell'intervista da ascoltare live... ma intanto iniziate dal link che vi ho messo, scoprirete un gran bel gruppo.
Canzone preferita? Direi che è dura, tra queste 20 canzoni, canzoni scelte con un sondaggio, canzoni che vanno dal 2004 al 2021, anzi a oggi, visto che tema è del 2022...
Tema che apre il disco e racconta gli ultimi vent'anni con chitarre in gran spolvero e ritmo sostenuto, che non ci abbandoeranno più lungo tutta l'ora di piacevole ascolto.
E ceh dire di Zoloft, corale, acustico all'inizio, con delle staffilate rock che esaltano e un testo da ri-mandare a memoria...
... e della seguente sartreiana Piccolo tramonto interiore(forse la mia preferita), contro la banalità della vita, sulla banalità del lavoro... dal gran ritmo e chitarre incisive.
Mi piace molto anche Primo ostacolo (che bei titoli), cavalcata elettrica con ritmo animale e un testo esaltante cantato con la giusta enfasi.
La chiave è un pezzo che senti scritto in questo periodo di grandi incertezze (o almeno sembra), dal taglio rock-biografico.
Ma è tutto un disco rock e autobiogrfico, anche nei pezzi più esplicitamente politici come il trittico che chiude alla grande Il processo di Benito Mussolini forte rock antifascista, Neopaganesimo, marcia politico-poetica, Senza paura delle Rovine, con tutta la band a darci dentro come un solo uomo.
Bravi Vintage Violence.
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