Un anno al cinema… il 2020
In verità, come ben sapete, non è stato un anno al cinema, ma per noi solo due mesi, gennaio e febbraio. Quindi la consueta lista di film si ferma dopo sole sei pellicole. Il covid19 ci ha poi impedito di tornare in sala, e anche nel breve periodo di apertura non ce la siamo sentita di tornare in sala. Eppure il 2020 cinematograficamente parlando non era iniziato male. Su tutti Sorry We Missed You di Ken Loach,che ci raccontava la vita di una famiglia in crisi, con il capofamiglia che diventava un corriere con il suo furgoncino, come i tanti che poi abbiamo visto nel corso dell'anno. Una conferma quella di Loach, accanto alla novità di Teona Strugar Mitevska, regista macedone dello strano e bello Dio è donna e si chiama Petrunya, il nostro ultimo film visto al cinema. Interessante anche il Craxi rivisitato da Gianni Amelio, e pure la biopic su Judy Garland Judy, secondo me ingiustamente criticata, ma onesta come buona l'interpretazione della Zellweger. Apprezzabile l'ennesima versione di Piccole donne della talentuosa Greta Gerwig, anche se non sono riuscito a seguire bene il film per i salti temporali e l'aver mischiato i libri. Decisamente trascurabile Figli di Giuseppe Bonito. Questi i pochi film film visti in sala. Ovviamente, come molti ci siamo buttati sullo streaming o le tv online, riuscendo tra Tim Vision, RaiPlay, MyMovies, Minerva Pictures, Youtube dvd, a vedere film vecchi, altri recenti che ci mancavano, qualche novità e qualche serie TV. Tra questi segnalo quelli recensiti sul blog (clicca sul titolo per andare alla rece): Il grande passo, Profumo di donna, Lynchana 1 (spero di riprendere a vedere altri suoi film), Lontano, Lontano, I segreti di Twin Peaks, Serata femminista (Speriamo che sia femmina di Monicelli tra l'altro), Serata meditazione, La tartaruga rossa, Fischia, Leoni, Non essere cattivo.(post collettivo qui) Questi ovviamente sono solo una piccola parte delle cose belle viste sul piccolo schermo. Ricordo per esempio su MyMovies L'Agnese va a morire, di Giuliano Montaldo, nei giorni precedenti il 25 aprile, o la serie TV tratta dai romanzi con l'Alligatore di Carlotto, che consiglio di vedere su RaiPlay (meglio ancora leggere i romanzi, se vi mancano). Solo due cose tra le tante, che mi hanno in parte lenito la distanza dal Grande Schermo... dolorosa, per un cinefilo come me. Speriamo si possa tornare in piena sicurezza a Volare al Cinema.
I film del nostro 2020.
Piccole donne di Greta Gerwig 🍎🍎🍎 🍐🍐
Hammamet di Gianni Amelio 🍎🍎🍎 🍐🍐🍐🍐
Sorry We Missed You di Ken Loach 🍎🍎🍎🍎 🍐🍐🍐🍐🍐
Figli di Giuseppe Bonito 🍎🍎 🍐🍐
Judy di Rupert Goold 🍎🍎🍎🍎 🍐🍐🍐🍐
Dio è donna e si chiama Petrunya di Teona Strugar Mitevska 🍎🍎🍎🍎 🍐🍐🍐🍐🍐
(pere per Alli e mele per Elle, da uno a cinque, da bruttissimo a bellissimo).
Etichette: David Lynch, Film, Fischia, Greta Gerwig, Hammamet, Judy, Ken Loach, La tartaruga rossa, Non essere cattivo, Piccole donne, Teona Strugar Mitevska, Twin Peaks, Un anno al cinema
13 Commenti:
Ciao, non sono un cinefilo, non ho netflix e ovviamente al cinema ci vado poco. Più che altro fantascienza...
Anche noi in pratica non abbiamo visto neanche un film..tanto è vero che ci siamo arresi a Disney+ prima e a Netflix recentemente, spero proprio che si possa tornare alla normalità! Anch'io ho fatto la stessa fatica con Piccole donne, salti temporali non molto chiari
Buon anno!
Bellissimo il film di Ken Loach
anno drammatico per il cinema ... ho visto pochissimi film quest'anno.
Ken loach l'ho visto pur'io, una stagione partita benissimo e poi svanita. Poi raiplay e rai 5, e l'alligatore, molto carino anche se a volte i personaggi erano un po' troppo tagliati con l'accetta, o no?
Ci rifaremo con gli interessi
@stefanover
E allora non abbiamo gli stessi gusti in fatto di cinema e non-cinema. Anche io non ho netflix, i film visti nel 2020 in tv visti quasi tutti su piattaforme gratuite. Versato qualcosa per quelli visti su mymovies, perché poi andavano ad un cinema vero dove andavamo quando si poteva. Netflix ci tenta,produce un sacco di buone cose (tipo Sanpa, che abbiamo visto in questi giorni), ma per ora resistiamo.
@fperale
Sì, capisco la scelta di netflix e anche disney+, però non voglio normalità, è quella che ci ha portato in questa situazione di m... ma capisco cosa intendi, poter tornare al cinema, concerti, mostre ecc. Su Piccole donne, mi fa piacere il parere concorde. L'atmosfera era bella e anche le attrici e attori, ottimi, peccato per questi salti.
@Redcatas
Grazie, altrettato. Sì, il film di Loach un capolavoro (l'ennesimo).
@Marcaval
Abbiamo commentato quasi in contemporanea.Confermo la drammaticità della cosa, nel dramma più ampio del coronavirus che ancora ci avvolge.
@Alberto
Anche con te, commento quasi in contemporanea... sì, stagione iniziata benissimo, poi tanti film in tv (non rai5, che ha un bel palinsesto ma non reggo gli spot). L'Alligatore in tv è stata una bella novità. Non mi è piaciuta la storia d'amore, inventata per la tv, e certi cambi incomprensibili (tipo dove è nato il cocktail Alligatore). Per il resto una piacevole novità, che spero ampli ancora di più la platea dei lettori dei romanzi, che per i veri appassionati sono già cinema, grande cinema noir. E poi mitico Carlotto in alcune scene del film.
Tempi difficili per il cinema... come a voi mi è piaciuto moltissimo: Dio è donna e si chiama Petrunya. Tante pere e tante mele!
Vero, vero tutto Berica, dai tempi difficili alle tante mele e pere a Dio è donna e si chiama Petrunya, fim da vedere assolutamete.
Il fascino del grande schermo mi manca tanto.
Sì, parole che condivido in pieno Cavaliere.
Ciao!
Top Ken Loach, al cine.
Visto anche Tenet di Nolan ultimo al cine distanziati.
Ti aspettavo sulla serie di Carlotto: mi è piaciuta molto, sia come regia che come hanno aggiornato i personaggi spero che produrranno la seconda stagione. La sigla è bellissima.
Niente cinema distanziati per noi, quindi saltato Nolan. Ken Loach è sempre Ken Loach, non ci sono dubbi, il top per noi in questi ultimi anni. La serie TV sull'Alligatore è bella sì, da vedere e spero esca anche una seconda serie, e che incrementi la lettura dei libri di Carlotto, che sono la cosa importante (me lo sono goduto poi in quel cameo).
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