mercoledì 15 luglio 2020

Profumo di donna, il film di Risi

L'abbiamo voluto vedere una di queste sere d'estate, perché Elle aveva trovato in una casetta dei libri Il buio e il miele, romanzo di Giovanni Arpino dal quale Dino Risi ha  tratto la pellicola. Più cinematografico il titolo Profumo di donna, dovuto alla trovata filmica del fatto che il protagonista, cieco, sente e riconosce le donne dal loro profumo, cosa mancante nel libro.
Cieco, come un suo commilitone, a causa dello scoppio accidentale di una bomba durante delle esercitazioni. Non si sa per quale motivo il militare ormai in pensione, decida di andare a trovare il collega non vedente come lui a Napoli. Un viaggio da Torino a Genova, Roma per arrivare nella capitale del sud. A fare cosa non si sa... almeno per buona parte del viaggio.
Ad accompagnarlo un giovane militare di leva, che assisterà il cieco, tra grossolani scherzi, il rapporto con una prostituta che deve cercare lui in quel di Genova, l'incontro con il cugino prete a Roma (e anche con la fidanzatina del militare giovane, cosa mancante nel romanzo), e infine l'arrivo in una Napoli poco da cartolina. Lì, oltre al collega, c'è una giovane innamorata del vecchio militare cieco. Una storia d'amore e disperazione, dal tragico (ma anche no) epilogo.
Il film vale la visione per la grande interpretazione di Vittorio Gassman, che vinse a Cannes come attore la Palma d'Oro. Il giovane Alessandro Momo è il militare di leva (questo è il suo ultimo film prima di morire in un tragico incidente di moto), Agostina Belli è la giovane innamorata, Moira Orfei è una prostituta genovese. Un viaggio in un Italia molto diversa da quella di oggi. Per questo è una visione che consiglio. A tratti fa sorridere, a tratti commuovere, non è forse il migliore Risi (Dino Risi), ma comunque da vedere. Prima o poi vogliamo proiettare nella sala Cinema di Elle e Alli anche il remake con Pacino, e se riesco leggerò (Elle l'ha già letto) e scriverò del libro su questi schermi.

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9 Commenti:

Alle 15 luglio 2020 alle ore 13:46 , Blogger fperale ha detto...

Il remake è molto più "americanata", con Al Pacino che gigioneggia e con tanto di discorso finale dello stesso, comunque è una pellicola che si fa guardare.. l'originale devo averlo visto una volta, concordo: veramente un grande Gassman!

 
Alle 15 luglio 2020 alle ore 14:07 , Blogger Garbo ha detto...

Film straordinario, senza dubbio, e Gassman è l’attore più indicato per interpretare questo personaggio. Un’Italia che non esiste più, uomini che non ci sono più, prostitute che ormai non esistono più (essendo diventate escort, nere, slave e trans), attendenti che non sono più previsti perché non esiste più l’esercito di leva ed anche quando esisteva, negli ultimi anni, questa mansione era stata abolita.
Una storia così oggi non si potrebbe più raccontare, dice qualcosa a me perché ho in parte vissuto il tempo in cui è ambientata, ma già i miei nipoti non la comprendono, soprattutto non comprendono i sentimenti che legano tutti gli agenti in scena e, di fatto, non comprendono il film.
Non c’è paragone con Scent of a Woman di Martin Brest con Al Pacino, un’ “americanata” (come ha scritto sopra fperale), con un classico finale all’americana per cui basta essere determinati per ottenere successo, non giustizia, come potrebbe suggerire a prima vista quella sorta di “processo scolastico” che si celebra nel finale, (l’ispirazione è al roosveltiano New Deal che istillò negli americani post-grande depressione l’insana idea che chiunque può ottenere ciò che vuole, se lo vuole davvero e lo persegue con tenacia).
L’unica cosa che regge in quest’ultimo film è la recitazione di Al Pacino (da non annoverare fra le sue migliori), che da sola ne vale la visione, ma senza tante pretese, in una sera in cui anche tu ti senti americano e porti in tavola hamburger e patatine fritte col ketchup.
Ciao

 
Alle 15 luglio 2020 alle ore 17:04 , Anonymous accadebis ha detto...

Questo si che è stato un grande film e lo è ancora oggi. Come per Garbo ho vissuto l'epoca che vediamo nel film ed è vero che oggi molte situazioni di quel film non ci sono più, come molti attori di quel film non ci sono più. Il mondo è molto cambiato, ma questo film ci fa tornare in poco tempo a quegli anni.

Personalmente mi piace anche "Scient of Woman" che mostra il volto nascosto di quei college e di quelle università americane dove i figli dei ricchi vanno avanti calpestando i diritti altrui io fregandosene degli altri.
Un salutone e alla prossima

 
Alle 15 luglio 2020 alle ore 20:47 , Blogger amanda ha detto...

Mi hai fatto venire voglia di rivederlo

 
Alle 15 luglio 2020 alle ore 21:45 , Blogger Nella Crosiglia ha detto...

Impensabile non vedere questa pellicola con una magistrale interpretazione di Gassman e con il ricordo del povero ragazzo morto così giovane in un incidente stradale. Ho visto pure la stessa pellicola interpretata da Pacino, diversa dalla nostra, più sanguigno e carnale il nostro Vittorio, più romantico e scettico il nostro Al.
Due pellicole da non dimenticare , dove le interpretazioni di questi due mostri sacri, rendono la pellicola semplicemente fantastica( da vedere con attenzione il tango ballato da Al Pacino nel film americano)
Grazie ancora mio caro a te ed a Elle per farci ricordare delle così grandi preziosità

 
Alle 15 luglio 2020 alle ore 22:55 , Blogger Alligatore ha detto...

@fperale
Americanata? Allora devo starne alla larga... ah, ah, ah. In realtà è sempre bello vedere un film con Pacino all'opera, e il suo gigioneggiare fa parte del bagaglio attoriale. Anche Gassmann, alla sua maniera gigioneggia, in questo e altri film. Io questa prima versione l'avevo vista molti anni fa in tv, e devo dire ne avevo un ricordo sbiadito. Interessante rivederlo ora dopo molti, molti anni (più di trenta, di sicuro).
@Garbo
Bella disquisizione, concordo in pieno su Vittorio Gassman, e ora che ho letto anche il romanzo posso dire che il personaggio sembra scritto proprio per lui, ed è uno dei suoi ruoli memorabili. Non mangio hamburger e patatine fritte col ketchup, da vegetariano ormai convinto, ma sì, mi incuriosisce vedere Pacino come se la cava (ne ho visto solo alcune parti, chi l'ha visto, tipo mia madre, l'ha adorato in questo ruolo). Non ho nostalgia di quell'Italia (non potrei, io ero un baby quando lo girarono), ma posso capire, anche da obiettore di coscienza, quello che dici, in particolare riguardo al mettere un giovane di oggi di fronte a questo film. Cosa capirebbe? Poco. Quindi, è anche una bella lezione di storia, alla fin fine.
@Accadebis
Sì, molte situazioni presenti in Profumo di donna non ci sono proprio più, del resto sono passati quasi 50 anni, naturale sia così, come naturale è sia scomparsa buona parte del cast (anche se Momo potrebbe, anzi, dovrebbe esserci, morto lo stesso anno della pellicola, poco prima di fare 18 anni).
Mi fa piacere che tu spezzi una lancia a favore di Scent of Woman, che credo, a sto punto, dovremo vedere, senza hamburger e patatine fritte col ketchup.
@Amanda
Lo devi rivedere allora ... e magari tornare in questo post a dire le tue impressioni.
@Nella
Grazie a te, in primis per questo bel commento, e anche a te dico che mi fa piacere il tuo spezzare una lancia a favore del film con Al Pacino (siamo 2 a favore, 2 contro), che così, a naso, non credo sia male, retto proprio dall'interpretazione del bravo attore. Ovviamente dirò se mi è piaciuto dopo averlo visto (credo lo prenoteremo presto in biblioteca). Grande Vittorio Gassmann, sì, e da ricordare il povero Alessandro Momo, che così giovane aveva già interpretazioni importanti, come questa, dove tiene testa al grande mattatore.

 
Alle 18 luglio 2020 alle ore 10:17 , Blogger Cavaliere oscuro del web ha detto...

Un grande film, da rivedere sicuramente.
Saluti a presto.

 
Alle 18 luglio 2020 alle ore 11:37 , Blogger Santa S ha detto...

Sei una cornucopia :)
Molto bello e come sempre grande interpretazione di Gassman, poi trovo che Risi sia riuscito a rendere magistralmente la solitudine.
Da vedere anche Al Pacino a mio avviso.

 
Alle 18 luglio 2020 alle ore 12:27 , Blogger Alligatore ha detto...

@Cavaliere Oscuro del Web
Sì, confermo: da rivedere sicuramente.
@Santa S.
Mi sento un bazar della cultura, cornucopia è troppo :)
Tutto vero, su Gassman e su Risi ... e allora ci prenotermo anche la versione con Al.

 

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