lunedì 17 ottobre 2016

Rece d'Alligatore: Pier Mazzoleni


Pier Mazzoleni, Gente di terra
Autoproduzione
Quinto disco di Pier Mazzoleni, cantautore bergamasco (anche scrittore) ricco di suoni e parole, tra il mistico e il sociale. Undici pezzi maestosi, che colpiscono per questa loro pienezza, questa ricerca di suoni e spiritualità, a volte eccessiva. Pier Mazzoleni non è certo nelle mie corde, ma alcune canzoni, ammetto, possono suonare suggestive.
Penso a Esmeralda, bel racconto di una sofferenza d’amore voce/piano con flauto magico in coda, o Una rosa che non c’è, folk voce/piano con un bel fischio da western all’inizio, Volo, esaltazione totale del sogno, con tanto di archi, Per chi, dal testo non certo nuovo, ma con una fisarmonica che sembra uscire da altri tempi.
Gente di terra è un disco ambizioso nei suoni, con testi che vogliono rappresentare la semplicità dell’uomo, ma alla fine risultano troppo ermetici. Paragonarlo a Tenco o De André, come ho letto in giro, mi sembra esagerato, fa più male che bene a Mazzoleni. La vita è un viaggio, o i viaggi aiutano a vivere meglio? Esco con questo interrogativo marzulliano, dopo l’ascolto di un album che mi è piaciuto poco. Alla prossima.

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