NOTE
SINTETICHE ALL’ASCOLTO DEL DISCO
GENERE cantautorato
LABEL Area51 Records
PARTICOLARITA’ unghie sporche nei giorni dispari
CITTA’: Roma
DATA DI USCITA 22/09/16
L’INTERVISTA
Come è nato Caratteri
mobili?
Ho una cartella sul computer che si chiama “Archivio”
dove metto tutti i brani che scrivo nel corso degli anni, che negli ultimi mesi
stava diventando più pesante del computer e di tutta casa, rischiando di
rallentare troppo il pc e mandare in crash il condominio.
A un certo punto ho sentito la necessità di prenderne alcuni e provare a dargli
una forma più reale, ho iniziato con “Miracoli e maledizioni” che è il disco
precedente, per poi fare più “sul serio” con “Caratteri mobili”, arrivando a
coinvolgere altre persone.
Credo di averlo fatto perché a un certo punto per varie ragioni non avevo più
nulla da perdere.
Perché un ep? …
Perché per fare bene cinque brani per come li avevo in
testa io ci vuole un’enormità di tempo, anche così ne avrei voluto il triplo
prima di dire in maniera serena: “Ok, facciamolo uscire”.
Senza avere tempo e mezzi un singolo è un proposito ragionevole, un EP
un’avventura, un disco un tentativo di suicidio
Se c’è una cosa che detesto negli album che escono in
questi anni è la superficialità, che può essere interessante nel punk,
nell’hip-hop o in tanti generi ma non in tutti, e di sicuro non per il mio,
qualunque esso sia.
Come è stata la genesi del disco, dall’idea iniziale alla sua realizzazione
finale?
Vedi 1, non c’è molto altro da dire.
Qualche episodio che è rimasto nella memoria durante la lavorazione del
disco?
Molti ma nessuno di questi è raccontabile perché
altrimenti metà degli interessati rischierebbe la denuncia. E in ogni caso
questo genere di aneddoti non funziona senza un uso immotivato di parolacce,
mimica del corpo e una birra. Quindi per chi fosse interessato rimando questa
domanda al prossimo concerto.
Se questo cd fosse un concept-album su cosa sarebbe? … può esserlo?
Sulla separazione di un uomo e una donna. Sì.
C’è qualche pezzo che preferisci? Qualche pezzo del quale vai più fiero
dell’intero ep?… che ti piace di più fare live?
Mi piacciono Cos’era che volevo dire e Andiamocene a Taiwan, ma sono abbastanza
fiero di tutto il lavoro.
Come hai prodotto l’album? … chi ti ha aiutata a farlo?
Il disco è stato realizzato insieme
a Gianluca Lo Presti e
Massimo De Simone, per Area51 Records. Il primo è uno dei migliori produttori con cui mi sia
mai trovato a lavorare, per sensibilità, pazienza e cura dei dettagli, con
Massimo c’è un rapporto di amicizia e stima ormai da tanto tempo e mi reputo
fortunato ad aver averlo avuto lì a consigliarci durante le registrazioni e di
avere lui ad occuparsi del lato manageriale adesso che il disco sta per uscire.
Copertina strana, fuori dal tempo, con questa gente in spiaggia. Come è
nata e chi è l’autore? Prima o dopo il disco? … durante?
La copertina è nata prima del disco, fa parte
di una serie di collage di Antonio GRNG Gargiulo, un ragazzo romano con una
valanga di talento, in larga parte inconsapevole. Appena ho visto i suoi
lavori, un paio d’anni fa ormai, mi sono fatto un appunto mentale di chiedergli
di collaborare appena fosse arrivata l’occasione, quel collage in particolare
era perfetto per essere la copertina di questo disco.
Come presenti l’album? …
- Ciao lui è Caratteri mobili.
- Piacere.
- Piacere.
Altro da dichiarare?
Vorrei mettermi sul fianco destro e aspettare che
smetta di piovere senza fare o dire assolutamente nulla.
Etichette: Area51 Records, Cantautorato, Caratteri mobili, Carlo Martinelli, Gianluca Lo Presti, In palude con ..., Intervista, Lazio, Luminal, Rock, Roma
14 Commenti:
EP, disco breve (cinque brani), ma urgente, come dice Claudio nell'intervista e come si sente ascoltandolo.
Brani intensi, intrisi di malinconia e allo stesso tempo di ironia, la stessa dei Luminal, gruppo più volte passato in palude dove Carlo milita ... Carlo, Carlo, non Claudio (mi scuso con lui).
Da Caratteri mobili si viene presi, e si vuole poi ascoltarlo di nuovo, e ancora di nuovo ...
Da Un banale fatto di cronaca, cantautorato beat senza tempo, a 1984, finale lento, nostalgico, psichedelico con una chitarra a costruire il classico muro del suono, è tutta una goduria sotto forma di parole e suoni.
Notevolissime , pop-rock che ricorda Lou Reed, con un testo d'amore timido dal sublime testo ironico (più una tromba magggica), e Cos'era che volevo dire? con chitarra giocosa, archi e un testo ermetico surreale.
E Nella bocca del leone? ... da questa si viene mangiati. Pezzo duro, forte, su di un amore non andato bene.
Grazie Carlo per questo nuovo disco ... ti aspetto in palude ancora, con altre cose belle, come queste. E voi, che dite?
Bellissima 1984 piace molto anche a me, farei il bis, posso?
Interessante la genesi, ne so qualcosa di cartelle di "appunti" a cui trovare una casa vera: se non li bruci li usi, e approvo in pieno l'uso perfezionista che ne ha fatto Carlo, altrimenti tanto vale continuare a cantare sotto la doccia ;)
Io sono curiosa, e poi andare a un concerto e concludere con alcool e aneddoti mi sembra molto più divertente, teniamo d'occhio le date Alli?
Ottimi brani!
Ti auguro un buon pomeriggio.
@Elle
Certo, facciamo il bis, e anche il tris, e per il concerti di Carlo speriamo ci avverta quando passa da noi (come quando ha aperto, come Luminal, in Arena ai Placebo).
@Cavaliere oscuro del web
Grazie per l'ascolto Cavaliere e buona notte ...
Volevo segnalare la mancanza del titolo della canzone nel mio commento sopra: quando scrivo "Notevolissime , pop-rock che ricorda Lou Reed, con un testo d'amore timido dal sublime testo ironico (più una tromba magggica), e ..." mi riferisco a Andiamocene a Taiwan.
sempre buona musica grazie
Bel disco divertente, punnk dentro.
@Ernest
Grazie a te.
@George
Ah, ah, ah, grazie anche a te, ben detto :)
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