lunedì 16 gennaio 2017

Non vorrei ...

Non vorrei mai far parte di un club che accettasse tra i suoi soci uno come me.

 Groucho Marx

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lunedì 3 novembre 2014

Due parole con Musica per bambini



Musica per bambini finalmente su questi schermi. Nonostante sia uno dei nomi più importanti de La Famosa Etichetta Trovarobato, con la quale ha fatto ben tre dei suoi sei dischi ufficiali, non era mai finito in palude. Ci arriva con questo Capolavoro!, titolo che è tutto un programma, ufficialmente fuori proprio oggi. In questi giorni lo potete ascoltare anche su Rockit in streaming gratuito (cliccate qui), e divertirvi (ma anche pensare) ascoltando le sue filastrocche elettro-punk, i suoi giochi di parole, le ironie taglienti, il surreale come via da seguire. Sono curioso di sentirlo tra poco in diretta, questo situazionista dei nostri giorni.
Musica per bambini, per chi non lo sapesse, è Manuel Bongiorni, attore, scrittore, umorista, e ovviamente musicista. Con questo Capolavoro! ha dato vita a un vero e proprio concept-album incentrato, come si può intuire dalla copertina, sul lavoro, sui mestieri. I mestieri più strani, meno convenzionali, che solo la mente sgombra di un bambino può (ri)pensare. Un gesto musicale davvero forte, nell’era conclamata del non-lavoro, del lavoro virtuale, del lavoro insicuro, precario. In questo album, un bambino si inventa i lavori che vorrebbe fare da grande, inventandosene di assurdi e fantastici. Ascoltiamolo. Pronti?
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martedì 29 aprile 2014

Due parole con Wu Ming Contingent




Wu Ming Contingent in palude, non ci posso credere! Sì, sono loro, il collettivo letterario più forte e radicale d’Italia, i situazionisti delle nostre lettere, al debutto ufficiale (almeno con questo nome), con la musica. È uscito da poco infatti, il primo disco a firma Wu Ming, Wu Ming Contingent,  (in cinese 无名 军队, wu ming jun dui - omaggio all'album collettivo Wu Liao Contingent, pubblicato nel 1999 dalle quattro principali band di Oi! Punk cinese). Il disco s’intitola semplicemente Bioscop, perché racconta dieci sbilenchi personaggi maschili, come dicono nella presentazione. I testi provengono dalla rubrica Wu Ming Wood, scritta per GQ.
Bioscop è in formato cd e in cd+vinile (golosissimo quello rosa trasparente), prodotto dalla Woodworm label. Lo potete liberamente ascoltare dal Soundcloud dell’etichetta qui, o da SentireAscoltare qui. Testi e musica rilasciati con licenza Creative Commons (che lo scrivo a fare). Tra i dieci personaggi raccontati, con uno stile personale, senza copiare gli illustri predecessori tipo Massimo Volume, Offlaga Disco Pax, sentirete di Ho Chi Min (la mia preferita), o del calciatore impegnato politicamente Socrates nell’Italietta anni ’80, e poi il soldato Manning, Peter Norman (vi ricordate i pugni chiusi a Città del Messico sul podio olimpico?), Vittorio Arrigoni… insomma, temi cari a questo blog, anzi temi di questo blog. Parliamone.  Pronti?
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mercoledì 9 aprile 2014

Wolf, quei pazzi, pazzi porcelloni della finanza

Ne scrivo solo ora perché l'ho visto in ritardo rispetto a tutti voi, perché aspettavo la notte degli Oscar, dove sapevo sarebbe uscito a bocca asciutta: troppo sovversivo, troppo forte, The Wolf è un vero Scorsese, lontano dallo stile laccato e pretenzioso dei suoi ultimi film. Infatti ero andato al cinema prevenuto, nonostante le molte rece di amici blogger entusiasti, perché lo Scorsese senza barba ha fatto pellicole inguardabili, da Kundum in poi avevamo perso un grande cineasta. Per nostra fortuna è tornato con questo The Wolf of Wall Street.
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sabato 1 dicembre 2012

Transylvania mon Amour

Cliccate sulla foto, se volete vedere meglio e ridere degli scherzi della tecnologia. Si tratta di un pezzo del libretto che pubblicizza i film di alcuni cinema della mia città. Il refuso è veramente esilarante, quasi una provocazione situazionista. Chissà se l'errore era solo sul mio o su altre copie. Magari è una rarità, tipo il Gronchi rosa. Mi immagino la faccia di Haneke o Isabelle Huppert.
Confuso, ho finito per vedere Hotel Transylvania, al posto di Amour.  Erano anni non vedevo un cartoon al cine, e, devo dire, hanno fatto passi avanti (almeno tecnicamente). Me ne sono accorto alla fine, quando le immagini dei titoli di coda, ricordavano i vecchi cari cartoni animati, piatti, meno videogame. Pensandoci bene, mi chiedo se abbiano fatto veramente passi avanti ...

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