Mi fa piacere chiudere le
interviste del 2014 con i Metibla. Mi fa piacere perché sono già passati in
palude, più di due anni fa, ed era stata una divertente blog-intervista: si
parlava del loro disco d’esordio, Hell Holes, che molte soddisfazioni ha dato
alla band romana. Questa volta è il turno di Crimson Within, autoproduzione
come al solito, uscita in novembre, e che promette altre soddisfazioni. Disco
strano, a partire dalla copertina cinefila, quasi alla Hitch, e, a quanto dicono
le note stampa, nata dalle ricerche di Riccardo Ponis nel garage del defunto
padre. Sono saltate fuori molte cose interessanti poi finite nelle canzoni
dell’album, citazioni alte, citazioni basse, la vita e la cultura nel suo
scorrere.
Si parla esplicitamente di
concept-album, e questo mi piace. Fare un concept-album vuol dire osare, andare
oltre un normale disco. Crimson Within si presenta come un concept-album
sull’inadeguatezza, un disco rock tendente a riassumere sei decadi della nostra
musica più amata con tutte le sue deviazioni. Tredici pezzi intensi, tredici
pezzi da mandare a memoria, fatti con la giusta intensità e le giuste emozioni.
Registrato e mixato dal fido Valerio Fisik presso l’HombreLobo Studio di Roma,
tra il 2012 e il 2013, prodotto dallo stesso Fisik insieme ai Metibla, è il
disco giusto con il quale chiudere le interviste 2014 in palude. C’è pure un
frammento da Animal House … Pronti?
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