lunedì 29 dicembre 2014

Due parole con i Metibla


Mi fa piacere chiudere le interviste del 2014 con i Metibla. Mi fa piacere perché sono già passati in palude, più di due anni fa, ed era stata una divertente blog-intervista: si parlava del loro disco d’esordio, Hell Holes, che molte soddisfazioni ha dato alla band romana. Questa volta è il turno di Crimson Within, autoproduzione come al solito, uscita in novembre, e che promette altre soddisfazioni. Disco strano, a partire dalla copertina cinefila, quasi alla Hitch, e, a quanto dicono le note stampa, nata dalle ricerche di Riccardo Ponis nel garage del defunto padre. Sono saltate fuori molte cose interessanti poi finite nelle canzoni dell’album, citazioni alte, citazioni basse, la vita e la cultura nel suo scorrere.
Si parla esplicitamente di concept-album, e questo mi piace. Fare un concept-album vuol dire osare, andare oltre un normale disco. Crimson Within si presenta come un concept-album sull’inadeguatezza, un disco rock tendente a riassumere sei decadi della nostra musica più amata con tutte le sue deviazioni. Tredici pezzi intensi, tredici pezzi da mandare a memoria, fatti con la giusta intensità e le giuste emozioni. Registrato e mixato dal fido Valerio Fisik presso l’HombreLobo Studio di Roma, tra il 2012 e il 2013, prodotto dallo stesso Fisik insieme ai Metibla, è il disco giusto con il quale chiudere le interviste 2014 in palude. C’è pure un frammento da Animal House … Pronti?

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