lunedì 30 marzo 2015

Cavoli, cent'anni! Tanti auguri a Pietro Ingrao


Siamo usciti dalle catastrofi della seconda guerra mondiale, con la speranza, e il proposito, che non sarebbero ritornate. Invece, senza grande scandalo, la guerra è tornata.
Dopo l'11 settembre 2001, George Bush jr ha parlato di guerra permanente. Ricompaiono la guerra giusta e, persino, la guerra santa. Nel Kosovo ha trionfato l'ossimoro guerra umanitaria.
da Indignarsi non basta, Aliberti Editore 2011
 
Questo il mio modo di ricordare Pietro Ingrao, che oggi compie 100 anni. Lo storico dirigente comunista l'ho conosciuto e apprezzato politicamente nel 1991, quando in parlamento si scagliava contro la prima guerra del Golfo, allora definita chirurgica. Mi piace quindi citarlo per il suo pacifismo, imprescindibile per chi vuole dirsi di sinistra, fondamentale per questo blog. Tanti auguri compagno Pietro.

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domenica 11 settembre 2011

... giocavo a basket

Altro capitolo del mio 30, un romanzo e-pistolare formato da uno scambio di email tra due amici nel 2001/2002. Ogni tanto pubblicherò dei pezzetti, in occasioni particolari. Un modo di ripercorrere un periodo che ha pesato e pesa molto su tutti noi ...



Da: jacopo@30.it

A: lorenzo@30.it

Data invio: martedì 11 settembre 2001 13.01

Oggetto: Ho sognato il mio gatto

Ieri notte ho sognato il mio gatto. Il mio vecchio gatto Cirillo (diciotto anni). L’ho sognato che dormiva nel mio letto, come quando era piccolo. L’ho sognato che mi svegliava per graffiarmi… O forse che mi graffiava per svegliarmi?… ?! Cirillo non mi graffia più da un pezzo. Freud diceva che i sogni sono desideri repressi. Facendo un’autoanalisi superficiale direi che ho un profondo desiderio di ritornare piccolo, quando Lei non mi faceva soffrire, non avevo un lavoro così seccante, il mio gatto era forte, vispo, pieno di salute. Questa mattina ho provato a scrivere un racconto. Non mi è venuto nulla di buono. Alla fine ne ho buttato giù uno pessimo intitolato Il lavoro uccide la mia creatività (due paginette, metà delle quali occupate dalla frase del titolo ripetuta alla noia). Poi ho giocato a basket con NBA 98. Ovviamente con i miei Chicago Bulls (ti ricordi il racconto con il quale ho vinto il premio letterario? bei tempi quelli…). Be’ lasciamo stare. Domani si ritornerà al vecchio tran tran (che espressione orribile): sveglia alle 6,58, acqua gelata in faccia, pipì, pupù, lavoro precario. Spleen.

jacopo@30.it

P.S.

Non ci siamo scontrati con le nostre vetture. Niente crash tra me e Teresa. Peccato!

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