Francesco Rosi (Montecalvario, Napoli, 15 novembre 1922), José Saramago
(Azinhaga, Portogallo, 16 novembre 1922), Martin Scorsese (Flushing, New
York, 17 novembre 1942), tre giorni di novembre, tre miti uno dietro
l'altro e io non dedico loro nessun post. Sto perdendo colpi, non sono
più sul pezzo, come si dice oggi. Sarà l'età, anche se non sono i 100
che avrebbero fatto il grande regista partenopeo o il Nobel portoghese,
sono un bel po'. Meno anche del mitico Martin, tra i miei registi
preferiti di sempre. Avrei voluto scrivere di Cecità, il
capolavoro di Saramago, letto per la prima volta circa un mese fa (avevo
il covid, come saprete se mi seguite su altri social), o del film che
amo meno di Scorsese (l'hanno chiesto ieri alla trasmissione radio
Hollywood Party: è Shutter Island), o dei capolavori di Rosi
visti al cinema in perfette riedizioni qualche anno fa (Salvatore
Giuliano e Le mani sulla città, pellicole magnifiche ancora oggi). Auguri a tutti e tre e scusate il ritardo. Etichette: Cecità, Cinema, Covid, Film, Francesco Rosi, José Saramago, Le mani sulla città, Libri, Martin Scorsese, Miti, Napoli, New York, Portogallo, Salvatore Giuliano, Shutter Island
7 Commenti:
Auguroni!!!! Che trio!
@Berica
Grazie Berica, sì, è stato all'inizio di ottobre, l'ho passato in tutta tranquillità. E poi sì, sono riuscito finalmente a leggere il capolavoro di Saramago (ed è stata dura, visto che stavo poco bene, recluso in camera, ma alla fine grande soddisfazione).
@Enri1968
Grazie da parte loro (mi hanno detto di ringraziarti).
Beh auguri Alli!! Dai!!!!!!
Tre grandi personaggi, mi unisco ai tuoi auguri.
@Marcaval
Grazie, glielo dirò... sì, dai!!!!
@Cavaliere Oscuro del Web
Grazi, dir anche dei tuoi auguri... sì, tre grandi.
Non sono più sul pezzo nemmeno io, e pensare che adoro Martin... a prescindere, auguri a tutti!
Siamo su troppi social, cara Babol. Una volta c'era solo blogger, e questo ci frega...
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