Rece d'Alligatore: The Rocker

The Rocker, Keep rock’n roll alive

Autoproduzione

The Rocker al loro orgoglioso terzo disco di inediti. Perfetto nella loro aderenza al rock più vero e puro questo Keep rock’n roll alive, con chitarre, il giusto ritmo, battaglie per i diritti, miti come i Clash o ACDC, e chi più ne ha…un gioiellino di intensità e coerenza, che gira alla grande e fa riflettere.

Dieci pezzi che si ascoltano con vero piacere da Keep rock’n roll alive, che apre giustamente il disco: partenza a razzo, con chitarre, basso batteria, e poi la  voce di Edo Arlenghi, per un classico rock, dedicato al club dei 27, Hendrix, Joplin, Cobain e tanti altri... uniti da un numero maledetto. Appartenere a una rock-band deve essere una gran cosa, Let the music take control lo racconta con i mezzi, gli strumenti, la voce, le chitarre, la coralità, come One minute, cinematico e liberatorio pezzo, narra di lui e lei che rapinano banche, o Under the low lights riferisce del periodo di merda che stiamo vivendo, tra pandemia, conflitti, guerre.

Police on my back è il rifacimento di un brano di Eddy Grant contro il regime dell'Apartheid sudafricano, ripreso dai Clash, ai quali si ispirano per questa perfetta cover. E che dire di Glorious day, gran finale dell’album? Ginnico, intenso, con chitarre rock e una voce roca. È già diventata la sigla della piscina Y40, la piscina più profonda del mondo con i suoi 40 metri (è in Italia). È solo rock’n’roll, ma ci piace.

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