... tornare alla terra
Etichette: Ambientalismo, coronavirus, Covid19, Ecologia, Giornata Internazionale dell'Ambiente, Il manifesto, l'ExtraTerrestre, Terra, Tornare alla terra, Vandana Shiva
Cultura Rock a 360°
Etichette: Ambientalismo, coronavirus, Covid19, Ecologia, Giornata Internazionale dell'Ambiente, Il manifesto, l'ExtraTerrestre, Terra, Tornare alla terra, Vandana Shiva
18 Commenti:
E' terribile, raggelante. Purtroppo penso non abbia tutti i torti...Quell'uno per cento ha distrutto il mondo.
Ormai lo si dice da anni, non so quanti, la forbice tra chi ha troppo e chi ha nulla è larghissima, e chi ha troppo vive in ambienti così artificiali, che non si rende conto della realtà, pensa a Marte... invece di pensare al nostro pianeta. Troppo facile, troppo egoista, troppo sbagliato. Terribile e raggelante, sì Mr Hyde, concordo...
Il nostro pianeta è in sofferenza, non riusciamo proprio a capirlo.
Serena giornata.
Già, Cavaliere Oscuro del Web, e manco quando abbiamo toccato il fondo riusciamo a capirlo, anzi, scaviamo verso Marte.
Il problema è sempre quello: alla fine le sorti dell'umanità le decidono (e le decideranno) persone che discorsi del genere non li fanno e non li faranno. Si muoverà qualcosa, credo, soltanto nel momento in cui ci ritroveremo davvero di fronte a qualcosa di catastrofico a breve raggio di tempo. Perché, finché si parlerà di futuro, tra 50, 60, 100 anni, nessuno, di quelli che contano, muoverà per davvero un dito.
Per quanto riguarda l'estinzione, poi, io credo che arriverà comunque, qualsiasi cosa faremo. Ci troviamo su un pianeta facente parte di un sistema stellare che andrà prima o poi incontro a qualche fenomeno naturale distruttivo per la vita presente su di esso. È soltanto una questione di tempo... e al riguardo, appunto, bisognerà vedere, e torniamo al discorso ecologico, se l'uomo sarà in grado di arrivarci.
@Guido P.
Be', direi che qualcosa di catastrofico a breve raggio di tempo, come la pandemia che stiamo attraversando (e, faccio notare, non è risolta) non saprei cosa aspettarmi. Nel senso, abbiamo già da molto oltrepassato il segno, e l'ambiente che soffre, messo a repentaglio da un uso sconsiderato, ci ha già dato segni rilevanti. Quindi, non abbiamo scuse, dobbiamo noi prendere in mano il futuro, ora. Al discorso ecologico ci dobbiamo tornare, anzi, ci siamo già tornati, prima con il movimento Greta, e poi con la pandemia, che è, secondo me, oltre che una questione sanitaria, una questione ecologica.
Ma hai perfettamente ragione. La realtà però è che quei signori lassù stanno e staranno comunque bene nel breve raggio di tempo, perché vivono in un mondo tutto loro, lontano da quello nostro. E non so se augurarmi a breve che la situazione peggiori, perché temo che se dovessero arrivare ad attivarsi anche i grandi capi, allora vorrà dire che ci saremo ritrovati davvero nella merda. E poi, vedendo come si sono comportati (e si stanno comportando) tizi come Trump e Bolsonaro nei confronti di una minaccia reale come la pandemia da Covid-19... vedo la situazione ancor più nera. In tutti i sensi.
Scusami se arrivo solo ora a rispondere alle tue giuste considerazioni Guido. Vero è che ci sono dei livelli, alti, dove stanno bene comunque, questo è sempre successo, anche se il mio ottimismo mi porta a credere non debba succedere sempre. La Storia non è un lungo fiume tranquillo, questo è noto, ma la Storia non finisce e non deve finire mai (solo davanti a un asteroide che ci colpisce tutti, potrebbe succedere finisca). Trump e Bolsonaro seguono la loro ideologia oscurantista e capitalista, quella che ha portato a disinvestire negli ospedali, esaltare il privato ecc. Quindi sì, bisogna essere lucidi su che personaggi e ideologie abbiamo davanti, ma per questo non ci dobbiamo arrendere, anzi, proprio per questo non ci dobbiamo arrendere.
Tuttavia sino allo scorso anno l'unico settore in crescita in Italia era l'agricoltura, può sembrare un paradosso, e ho visto su alcuni canali TV dei servizi speciali che spiegavano e intervistavano chi ha investito. Aveva un crescita a +25% quando gli altri settori economici italiani annaspavano. Soprattutto molti giovani, con lauree di vario tipo, hanno rinunciato alle loro attività per recuperare ruderi trasformarli in case con terreno annesso che ha ripreso a produrre agricoltura. Un risultato insperato e non previsto da molti
Non so quanto sia insperato e imprevisto, di sicuro le nuove generazioni, giovanissimi come Greta, ma non solo, anche giovani quasi cinquantenni come me (ormai si è giovani ben oltre le solite soglie) hanno ripreso a lavorare la terra. Noi, nel nostro piccolo coltivando un orto bio (ci sono molti anche che fanno l'orto, in campagna, ma anche in città), e l'agricoltura non intensiva è un bene. Io credo che vadano anche fatti passi avanti ulteriori, come smettere di allevare e mangiare animali (non solo quindi stop agli allevamenti intensivi, i principali indiziati del covid19).
Ma sai che i programmi che avevo visto (uno era su RAI3, se non sbaglio era officina Italia il sabato o la domenica prima di pranzo) aveva alcune specifiche, tipo:
La maggioranza dei ragazzi che hanno investito tutto solo nell'agricoltura (senza allevamento animali) avevano una età media fra i 25 ed i 35 anni, da nord a sud Italia, tutti laureati (questo si che fa notizia) anche in materie che oggi vanno per la maggiore (ingegneria elettronica e roba del genere) ed erano la maggioranza
Giovani che a loro volta avevano coinvolto altri giovani nelle loro imprese spesso create in forma cooperativa o consorzio.
Molti di questi giovani erano riusciti (ma non so oggi con il corona virus) a creare un loro mercato autonomo (fra cui il Fair Trade solidale) grazie anche al web facendo consegne a domicilio, oppure la gente va nelle loro fattorie a fare compere
...insomma, ti dico, era veramente interessante e anche bello vedere che esiste una generazione giovane (nata prima del movimento di Greta) che ha deciso di investire tutto nell'agricoltura e nell'agroalimentare.
C'è anche "Il posto giusto" un programma sempre di RAI3 la domenica prima di pranzo verso l'una
Un salutone e ancora grazie per le tue visite
Tutto molto interessante, altro che Marte :)
grandissimo articolo dove ci è stato spiegato chiaramente quello che abbiamo fatto distrutto e deturpato con l'ottimismo di poter raccogliere dalla nostra terra ancora se generosa nel darci quelle ricchezze che ci permetteranno di vivere.
Un abbraccio serale Alli
Be', direi una sintesi perfetta Nella, è così, è stato così, lo sarà ancora? Speriamo in più saggezza e mitezza, per una vita in contatto con la natura, non sopra ...o su Marte.
Abbraccio anche a te, grazie.
Certo, dovrebbe essere una scelta condivisa da molti, nel rispetto della naturalità stessa, quindi poca, molto poca chimica... e rotazione delle colture...
Certo, politica condivisa, ma politica, che vuol dire direzione, idee per il bene comune e quindi difesa dell'ambiente.
Tutto giusto, tutto vero ma è illusione pensare che l'ecologia ci possa difendere dalle pandemie, quelle ci sono sempre state anche quando il mondo era solo rurale. Tragiche e devastanti.
@Vera
Con le conoscenze che abbiamo oggi credo che l'ecologia ci possa difendere dalle pandemie, ma questo è un pensiero mio, non mi pare ci sia scritto nell'articolo. Come credo che una delle principali indiziate per il salto di specie che ha causato la pandemia sia l'agricoltura intensiva.
Posta un commento
Iscriviti a Commenti sul post [Atom]
<< Home page