mercoledì 24 giugno 2020

In palude con Vossa

NOTE SINTETICHE ALL’ASCOLTO DEL DISCO
GENERE Elettronico
DOVE ASCOLTARLO Spotify e tramite gli store digitali
LABEL Tip Off Records
PARTICOLARITA’ 
FB IS
CITTA’ Palermo
DATA DI USCITA 28/05/2020

L’INTERVISTA 
Come è nato questo vostro disco omonimo? 
Il disco è nato successivamente a una performance organizzata a Palermo da Tip Off Records. Ci siamo trovati sul palco casualmente a improvvisare. Il pubblico ha apprezzato
tantissimo, e
Tip Off ci ha suggerito una collaborazione per proseguire il percorso.
Come mai nessun titolo, se non il nome della band? Per dire noi siamo le nostre canzoni?
Un pomeriggio ci siamo chiesti: “Ma noi come ci chiamiamo?”. Il nome è venuto
spontaneamente giocando con le parole, non pensando alla lingua, lasciando ramificare i
pensieri. Quindi abbiamo unito l'idea anche all'estetica generale: diretta e spontanea.
Come è stata la genesi dell’album, dall’idea iniziale alla sua realizzazione finale?
Il disco è nato anche e soprattutto dall'esigenza di poter proporre abbastanza materiale per il nostro primo concerto. Abbiamo impiegato un mese per la stesura generale, poi al primo live abbiamo fatto un sold-out, infine abbiamo impiegato molti mesi per comprendere come
tradurre quell'energia sull'effettiva produzione di un disco.
Qualche episodio che è rimasto nella memoria durante la lavorazione del disco?
Sergio si stupiva che Gaetano gli preparasse del tè durante le registrazioni: “Eppure sei
mezzo inglese”, è stato uno dei leitmotif di Gaetano durante tutto il periodo di rec.
Se fosse un concept-album su cosa sarebbe? … tolgo il fosse? 
Nessuna idea, non pensavamo a un concept ma a un mood.
C’è qualche pezzo che preferite? Qualche pezzo del quale andate più fieri dell’intero
disco? … che vi piace di più fare live?
 
Bastard è un brano che ci piace davvero molto fare live, è molto selvaggio. Effettivamente ci
piace stravolgere tutti i brani durante la performance ed ad ognuno di loro vogliamo molto
bene, proprio perché sono stati composti tutti in modo da poter essere adattati e traditi in
base all'energia di ogni singolo concerto.
Tiff Off Records a produrre. Come vi siete incontrati? Come mai con loro? 
I ragazzi di Tip Off sono prima di tutto nostri amici. Abbiamo accennato sopra al successo
della nostra prima performance, e a come loro successivamente ci hanno proposto un altro
live e la produzione di un disco. Si stanno spendendo e impegnando con tantissima passione.
Per un progetto del genere serve contatto umano.
Copertina semplice e diretta, in linea con la vostra musica. Chi l’ha fatta? Chi vi segue a
livello grafico?
Il lato grafico di Vossa è stato curato da Caterina Saverino, una delle menti brillanti della label. Abbiamo promosso noi la scelta della copertina con il nostro logo. Si è impegnata moltissimo e con grande pazienza (nei nostri confronti, in particolare) nella ricerca di uno stemma efficace e identificativo.
Come presentate dal vivo il disco?
Dal vivo Sergio ha la sua loop station, con la quale sovrappone e incide le sue parti vocali,
claps e snaps, e si lascia accompagnare anche da un controller midi su cui applica un vst di
piano agganciato al laptop. Gaetano ha un laptop con ableton, suoi synth analogici e drum
machine con cui elabora il groove e le parti melodiche.
Altro da dichiarare? 
Gradisci del tè?

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9 Commenti:

Alle 24 giugno 2020 alle ore 12:14 , Blogger Alligatore ha detto...

Bello ospitare in questa giornata di calda estate (finalmente) i Vossa, duo elettronico made in Sicilia dai suoni avvolgenti.

 
Alle 24 giugno 2020 alle ore 12:17 , Blogger Alligatore ha detto...

"Vossa, che in portoghese vuol dire letteralmente vostra, nasce abbracciando appieno il concetto di musica come condivisione e comunione, portando questa idea anche nel titolo del loro esordio" così dice la cartella stampa e io la copio pari pari perché mi piace.

 
Alle 24 giugno 2020 alle ore 12:21 , Blogger Alligatore ha detto...

Come le otto canzoni del disco, un disco che sale ascolto dopo ascolto, canzone dopo canzone, dalla tensione elettronica (sembra uno scacciapensieri elettronico) di Change, che apre il disco al gran finale di Andino, ritmico, ballabile, tantrico nei suoni quanto nelle vocalizzazioni (gran bel modo di chiudere l'album).

 
Alle 24 giugno 2020 alle ore 12:24 , Blogger Alligatore ha detto...

Ma potrei dirvi anche di Sail pezzo che è molto naturale, dilatato/dilatante, con la voce a fondersi magicamente nell'elettronica.

 
Alle 24 giugno 2020 alle ore 12:26 , Blogger Alligatore ha detto...

O anche Bastard, forse la mia preferita dell'intero esordio: gran ritmo, suoni ancestrali ... il tutto che prende e ti costringe a muoverti anche se non ne hai voglia.

 
Alle 24 giugno 2020 alle ore 12:28 , Blogger Alligatore ha detto...

Insomma un album bello suggestivo, ricco di suoni e momenti che non ti aspetti ... sempre bello da ascoltare.

 
Alle 24 giugno 2020 alle ore 12:32 , Blogger Alligatore ha detto...

... e per rispondere alla domanda sì, grazie, gradirei del té. Verde se possibile, con zenzero, limone.

 
Alle 24 giugno 2020 alle ore 21:35 , Blogger Nella Crosiglia ha detto...

Album molto interessante e innovativo, a partire dalla copertina con questo logo in black and white che è un preludio per quello che poi andiamo ad ascoltare.
Da non perdere.
Grazie Alligatore, come sempre gradevoli scoperte!

 
Alle 24 giugno 2020 alle ore 22:27 , Blogger Alligatore ha detto...

Grazie Nella, come sempre competente e con i termini giusti a portata di testa ... si vede che ne sai... e ovviamente, sottoscrivo.
Grazie ancora a te.

 

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