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Thomas Sankara in un’opera di Dada Wa |
Trent'anni fa, come oggi, veniva assassinato Thomas Sankara, da molti
definito il Che Guevara nero. Come il Che, credeva in una rivoluzione
permanente, in un'unità del suo continente, l'Africa, da secoli sfruttato e
depredato dal nord del mondo. In quel periodo il suo Burkina Faso
(significa Terra degli uomini integri, ed era stato ribattezzato così da
Sankara stesso, cambiando il nome colonialista di Repubblica dell'Alto
Volta) era visto come un paese guida nella rivoluzione mondiale. Per
questo venne ucciso, e il processo di cambiamento dell'Africa piano
piano interrotto. Sankara era un politico modernissimo, consapevole
dell'importanza della questione ecologica. In questo articolo apparso su
il manifesto di ieri, alcune sue idee in proposito.
Etichette: Africa, Ambiente, Anni 80, Burkina Faso, Che Guevara, Comunisti, Dada Wa, Ecologia, Ecologisti, Il manifesto, l’Albero, politica, Ricordi, Rivoluzionari, Rivoluzione, Rock, Thomas Sankara
10 Commenti:
C'è sempre da conoscere e da imparare. Grazie.
Da vecchio lettore de Il manifesto ricordo da sempre citazioni, discorsi, richiami a questo rivoluzionario africano che negli anni '80 rappresentava molto per la nuova sinistra di allora. Io ero un ragazzino, e mi è rimasto ...
In passato ho pubblicato molte sue citazioni nel mio blog.
Serena giornata.
Bravo hai fatto bene a parlarne, è una figura poco nota se paragonata al Che ma non meno importante secondo me.
Assolutamente azzeccata la relazione tra i due uomini. Enorme la perdita per il mondo intero di entrambi, seppure il mondo non è capace di riconoscerla. Purtroppo!
@Cavaliere Oscuro del Web
E non sfiguravano nel tuo blog, da sempre attento a certi temi, bravo.
@Daniele Verzetti
Sì, è così, anche lui, come il Che deve essere ricordato.
@Bibliomatilda
Concordo, la sua importanza è stata sottovalutata, ma siamo in tempo per farlo.
e dopo di lui l'Africa è stata ulteriormente depredata di risorse, di uomini e di speranze!
Sì, è così, anche per questo è stato fatto fuori ...
Grazie di questo tributo a una figura importante ma poco nota. Perché tanto del continente africano non gliene frega niente a nessuno.
Appunto ... e hanno fatto in modo che i leader più "pericolosi" per il sistema non potessero esprimersi, come con Sankara.
Bentornata in palude.
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