Lello Savonardo, Bit Generation
La Canzonetta Record
Bit Generation, attenzione, no Beat
Generation, il sociologo-cantautore Lello Savonardo lo sa bene. Sull’argomento
ha scritto un libro, edito da Franco Angeli, ha tenuto dei seminari all’Università
di Napoli e ora un disco. Dodici pezzi, più una ghost-track, per trasformare in
musica questi suoi studi.
I pezzi più riusciti sono
quelli nei quali affronta direttamente l’argomento, a partire dalla
title-track, elettronica, liquida, come il testo vuole, a raccontare la gioventù
sempre connessa, “figli dei fiori virtuali” (esiste una versione dub e una
reggae). Stessa musica per Alway on,
che si apre con versi
pronunciati da Derrick de Kerckhove, guru della
comunicazione, erede di McLuhan, Il sole
della tribù, sulla tv insegnate (unica?) delle masse, Messaggi segreti, con organo e voce sexy per raccontare il bisogno
di interazioni più profonde. Molto bella L’equilibrista,
che sembra un classico da cantautore anni ’70, I nuovi padroni, per il coraggio di gridare un paio di cose a ritmo
dance, Spread emozionale, rock
divertito/divertente alla Litfiba.
In definitiva un
buon disco, anche grazie (ma non solo) all’apporto di un sacco di nomi cult da Edoardo Bennato agli
Almamegretta Gennaro
T e Mario4mxFormisano, poi Maurizio
Capone, Ciccio Merolla, i dj Danilo Vigorito e Gianluca Tripla Vitiello, Gennaro Porcelli, Giovanni
Block ...
Etichette: Almamegretta, Beat Generation, Bit Generation, Campania, Derrick de Kerckhove, Dub, Edoardo Bennato, Elettronica, La Canzonetta Record, Lello Savonardo, Marshall McLuhan, Musica, Napoli, Rece d’Alligatore, Rock
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