Cazzo, cazzo vaffanculo... figa, figa vaffanculo ... cazzo,
cazzo, vaffanculo... figa, figa, vaffanculo. L'ho visto da una settimana, ma mi
continua a ribalzare in mente questa canzoncina, questo slogan, questo mantra
dal film
Pasolini di
Abel Ferrara. Si tratta di una scena onirica, forte, la
parte più bella di questo film sconclusionato, trash, irricevibile, carnascialesco, da vedere
assolutamente proprio per questi motivi.
Se andate a vederlo per sapere come è morto uno dei più
grandi intellettuali italiani degli ultimi secoli accanto a Leopardi (imminente
pure la pellicola di Martone su/per/tra lui, con un Elio Germano
illuminato/illuminante), non anadatelo a vedere. Qui si vede come è vissuto
Pasolini, interpretato da un brechtiano William Dafoe. Se andate a vederlo per
le scene di sesso, fellatio, nudità, spezzoni porno scomparsi dal capolavoro
Salò, non andatelo a vedere. In Rete troverete di più, molto di più, almeno quantitativamente.
In pratica, la pellicola del regista di Fratelli, segue
Pasolini nei suoi ultimi giorni, tra l'inizio delle polemiche per Salò, del
quale aveva da poco terminato le riprese, e il suo brutale assassinio sul
lungomare di Ostia. In mezzo ci sono i progetti prossimi, gli articoli sui
giornali, le prese di posizione forti, le partitelle a pallone, le trattorie di una volta, le interviste e gli incontri con intellettuali,
la ricerca dei ragazzi di vita con i quali consumare del sesso corsaro in auto.
Alcuni personaggi in parte deludono, per la troppa polvere
che hanno addosso (Furio Colombo che intervista Pasolini l'ho trovato
eccessivamente caricaturale), altri invece mi sono sembrati perfetti, come la
madre del poeta interpretata da Adriana Asti, o una super Maria de Medeiros
nelle vesti colorate e festanti di Laura Betti (sembra lei, anzi, è lei).
Ninetto Davoli c'è direttamente e indirettamente (lo interpreta un quasi muto,
chapliniano Scamarcio), Valerio Mastandrea interpreta Nico Naldini sembrando sempre
Mastandrea (ma vuole essere un complimento, lui è una maschera, qualsiasi
personaggio interpreti).
E Pasolini interpretato di Willem Dafoe? Se non
parlasse sarebbe perfetto, ma parlando, con la voce di Fabrizio Gifuni, crea un
cortocircuito che brucia il film. La voce di Pasolini è una delle voci più
caratteristiche del novecento italiano. Dico, non solo come intellettuale, ma come
suono, timbrica, come la senti. Qui ci voleva un imitatore a doppiare l'attore
americano, non il bravo Gifuni. Per il resto, nulla da dire, è lui: la sua
macchina da scrivere Lettera 22, i pacchi di giornali da leggere, gli occhiali, il modo di
atteggiarsi, la sua Alfa GTV con la quale farà il suo ultimo viaggio (con essa
lo schiacceranno dopo avergliene date tante). Nella pellicola di Ferrara,
sembra quasi sia un assassinio casuale: trovano in atteggiamenti intimi lui e
il giovane ragazzo di vita Pino Pelosi, e lo uccidono per questo. Io credo invece
sia stata una cosa premeditata. Anche per questo apprezzo più il lato onirico
di Pasolini.
In analisi finale direi che è un film su Pasolini
fatto da Ferrara. Meglio, è il Pasolini secondo Abel Ferrara.
Etichette: Abel Ferrara, Alfa GTV, Cinema, Elio Germano, Fabrizio Gifuni, Film, Laura Betti, Leopardi, Maria de Medeiros, Mario Martone, Ninetto Davoli, Pier Paolo Pasolini, Riccardo Scamarcio, Roma, Salò, Willem Dafoe
20 Commenti:
prima o poi me lo vedo anche io perché mi stuzzica parecchio abel ferrara.
Lo voglio vedere!Ti ringrazio perchè non sapevo nemmeno l'esistenza di questo film. Anche se, come dici il film non ne spiega la morte , mi piacerebbe anche sapere perchè fu ucciso..
..però Scamarcio nella parte di Davoli...
mmmm...mi hai incuriosita Alli...ora devo vederlo e capire se mi ritrovo nelle tue stesse riflessioni. Ti farò sapere. Su una cosa concordo...su Pasolini, numero 1 ! Ti abbraccio, buon weekend :)
@Andrea
Abel Ferrara è un cineasta magnifico, uno dei pochi a meritare questo appellativo ... l'ho visto da vicino tanti anni fa a Venezia, quando presentava Fratelli (The Funeral)... praticamente immenso.
@MrHyde
Fa piacere parlare di film invisibili. Sabato scorso, in sala, eravamo solo in 5/6, e alla fine qualcuno criticò il film... sono quelle pellicole che non lasciano indifferenti. Non è un film biografico in senso stretto, sulla morte non dice nulla (anzi, quella è proprio romanzo), ma sulla sua vita dice molto.
@M4ry
Mi fa piacere incuriosire e spingere a vedere questo film... sono curioso di sapere cosa ne penserai, e cosa ne penseranno gli altri che l'hanno visto.
Con il doppiaggio quest'anno proprio non ci siamo!
A parte questo mi piacerebbe vederlo, perché mi piace molto Pasolini, almeno quella parte di lui che conosco, ce ne sono molte altre: faceva di tutto!, sempre con passione, ecco forse questa è la parte che mi piace di più: fare le cose con passione!
siamo andati a vederlo ieri sera, io controvoglia "che m'importa di Pasolini?! Io devo mangiare" invece, siccome siamo poveri, abbiamo saltato la cena e siamo andati al cinema..
Sapevo già che avrei trovato Dafoe perfetto per questa parte, nonostante proprio una foto di Dafoe fatta da un grande fotografo, mi ha fatto capire quanto mi hanno stancato le foto dei grandi attori fatte da grandi fotografe, così come non reggo più canzoni anarchiche di come la Patria sia il mondo intero, quando io non mi sento a casa mia mai..
Io come è morto Pasolini lo sapevo bene, e non so perché..forse perché quando ero piccina di Pasolini si sentiva parlare di più, molto di più...
Mi sono piaciute le facce di Scamarcio, mi è piaciuta la "Betti" e quegli spaghetti fatti mangiare al "popolo" che poi l'ha ammazzato.. Si, i cori da stadio della festa della fertilità sono stati notevoli ma la scena che mi ha colpita di più è stata quando la nipote ha detto "come faccio a dirgli che gli hanno ucciso un'altro figlio?" ...
p.s. Il film su Leopardi lo devo vedere e devo farlo a Pisa, città dove lui ha trovato il sole, l'amicizia e quell'atmosfera sospesa tra città e campagna che gli hanno regalato "A Silvia"...l'altro giorno abbiamo attaccato un quadretto proprio con quella poesia insieme a un ritratto di leopardi) presi qualche settimana fa a Recanati, dove ho potuto sentir parlare di Leopardi finalmente nel modo giusto... aspettiamo poi il film e scusa il poema, ma non ho voglia di prepararrmi pe rio lavoro di domani..uffa
li vedrò, appena il mio distributore, ovviamente di contrabbando, li avrà, e ti farò sapere.So come e' morto Pasolini, lo sanno in tanti, perché lui scrisse, sulle stragi e sulle morti istituzionali, un editoriale " Io so!
Mi dispiace deludere la tua commentatrice, ma l'unico posto in cui fu felice Giacomino, fu a Napoli... dove vi mori
e fu felice perché non era visto come uno storpio, capirai da noi un gobetto porta bene e, ullalla poteva esprimere la sua omosessualità, mi aspetto un coro di Oooh!
giuro che non l'ho inventato, basta fare una ricerca storiografica sulle epistole con il Conte Ranieri, suo caro amico napoletano...beh vediamo Martone che ha combinato, mi è capitato di vedere qualche scena un giro per la città. ciao Ally :)
@Elle
Pure io non conosco tutto di Pasolini, ma concordo pienamente, faceva tutto con profonda passione (civile).
@Serena
Il tuo lungo commento è molto, molto pasoliniano, trasuda quella passione civile, perché come sai, tra le tante cose Pasolini era un comunista, come noi ;)
Sì, è vero, quando ero bambino io, si parlava molto di più di Pasolini, intellettuale i popolo come pochi.
@S.
Sì, vero, noi sappiamo i nomi di chi ha ucciso@Elle
Pure io non conosco tutto di Pasolini, ma concordo pienamente, faceva tutto con profonda passione (civile).
@Serena
Il tuo lungo commento è molto, molto pasoliniano, trasuda quella passione civile, perché come sai, tra le tante cose Pasolini era un comunista, come noi ;)
Sì, è vero, quando ero bambino io, si parlava molto di più di Pasolini, intellettuale i popolo come pochi.
@S.
Sì, vero, noi sappiamo i nomi di chi ha ucciso Pasolini, come lui sapeva quelli di tutti gli stragisti... solo che, come lui, non ne abbiamo le prove.
Su Leopardi, mi astengo, essendo molto ignorante sulla sua biografia, sul dove sia stato felice (anche se, la parola felicità per Leopardi mi sembra sbagliata). Aspetto, trepidante il film di Mario Martone.
Ciao S :)
Messo in lista, appena posso lo vedo volentieri! Ciao!
Aspetto un tuo commento dopo la visione ;)
Questo lo devo vedere assolutamente, era già in lista.
P.s. nella foto da te inserita con Davoli e Scamarcio, si nota un treno non propriamente anni '70 (ha i graffiti con lo spray)... è una cosa voluta?
Moz-
Allora vola al cinema MikiMoz ;)
p.s. nel film ci sono delle parti ambientate anche ai tempi nostri (in quella della foto c'è Davoli che fa Davoli oggi, mentre Scamarcio è il Davoli anni '70, magicamente insieme). Il film spazia, nel tempo, vero/falso, fantasie e ricostruzioni (quali le più vere?).
Ah bene, ho capito!
Grazie mille!! :D
Moz-
Me ne hanno parlato qui nella residenza, adesso 'sti americani non sapranno mai i retroscena della morte di Pasolini, continueranno a pensare che è andata come glielo ha raccontato Ferrara. E questo non mi piace per niente. Mi piace Dafoe, ma non credo che sia un motivo sufficiente per andare a vederlo.
@MikiMoz
Prego, quando lo andrai a vedere fammi sape ...
@Silvia
In effetti, questo finale "inventato" lascia l'amaro in bocca (come il doppiaggio, ma chissà come sarà vederlo con la voce di Dafoe).
Non mi convince questo film.
Buona giornata!
Abel Ferrara è Abel Ferrara.
Ogni suo film è un film assolutamente da vedere ed è per questo motivo che ho tutta l'intenzione di vedere il film. Per quanto concerne Pasolini, nonostante io lo ritenga un grande precusore dei tempi e le riconosca sensibilità, intellettualità e tante altri grandi doti, è un personaggio che faccio fatica ad accettare.
Sarebbe troppo lunga affrontare qui "la tematica Pasolini"riassumendola in poche parole ma di fatto non è una persona che ho amato o che in futuro amerò.
Ciao Ally.
Francesca
@Kyl
In effetti, non è un film alla portata di tutti. Grazie, buona notte.
@Francesca
Concordo pienamente sulla prima parte, Abel Ferrara è Abel Ferrara, non è una banalità, ma verità... su Pasolini, dissento, credo sia fondamentale per la cultura italica, conosco e apprezzo il Paolini regista e intellettuale consapevole. Il suo fare cinema, incredibile, anticipatore, Salò un capolavoro. Comunque, avrai le tue motivazioni...
Oh.finalmente un giudizio che vale & pesa.Grazie.Riferirò e guarderò, che per ora ciò che ho letto in giro non valeva i byte usati per spiegarlo, e si era in ansia.
@GIOCHER
Grazie, credo sia un film da vedere assolutamente, a te piacerà un sacco...
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