L'arbitro di Paolo Zucca
Cult-movie dell'anno. Girato in bianco e nero in gran parte in
Sardegna, dove si svolge un surreale campionato di calcio di terza
categoria in campetti sterrati, sarebbe piaciuto un sacco ad Osvaldo
Soriano. C'è una squadra scarsa composta da poveri peones,
l'Atletico Parabile, umiliata spesso e volentieri dalla vicina
Montecrastu, guidata da un arrogante proprietario terriero. Ma le
cose cambiano, quando dall'Argentina arriva il Matzutzi, fuoriclasse
da molti gol a partita, capace, da solo, di cambiare volto al
campionato, fino alla fine ... Parallelamente assistiamo alle
imprese dell'arbitro internazionale Cruciani, con il sogno di
arbitrare una finale di coppa europea: sempre sotto stress, tra
allenamenti massacranti, attacchi e parole da parte dei tifosi,
corruzione, soldi, dirigenti internazionali trafficoni e falsi. Ma
Cruciani ha una fede incrollabile, e cerca di non cedere alle
tentazioni (di culto quando ignudo si auto-fustiga nella doccia di
qualche mega-hotel europeo), ma alla fine ... Alla fine le vicende
dei primi si intrecciano con quelle del
secondo, e sarà festa. Gran film, con facce incredibili, storie
impossibili, ma vere. Benito Urgu nel ruolo della sua vita, così, come del resto, Stefano Accorsi (è lui l'arbitro del titolo), Geppi Cucciari, e
tutti gli attori sardi presenti. Menzione speciale per Marco
Messeri, da sempre vero e proprio gigante nei piccoli ruoli.
VOTO
Che strano chiamarsi Federico di Ettore Scola
Una pellicola travestita da biografia/doc (su Fellini), un omaggio
al maestro a vent'anni dalla morte, che finisce per essere il
racconto dell'amicizia tra Fellini e Scola, ritornato al cinema per
l'occasione. Fellini e Scola, pur avendo dieci anni di differenza,
si sono ritrovati a fare, a poca distanza di tempo, le stesse
esperienze artistiche: autori sul giornale satirico Marc'Aurelio (il
primo nell'ultimo periodo del fascismo, il secondo nell'immediato
dopoguerra), poi il cinema come sceneggiatori e quindi registi. E
poi, entrambi provenienti dalla provincia, con le stesse amicizie
(da Maccari a Mastroianni), la stessa curiosità intellettuale. Qui
Scola è al suo meglio, nel narrare i suoi ricordi, tra immagini di
repertorio e immagini con gli attori. Tra finzione (molta) e realtà
(spezzoni di film di Fellini in particolare), si fa un bel viaggio
nell'Italia del secolo scorso. Bello poetico l'arrivo di Fellini
nella redazione del Marc'Aurelio, con tutti i satiri ad accoglierlo
(alcuni di questi poi passeranno al cinema), bello il suo ricordo
della partecipazione a C'eravamo tanto amati, cult-movie di Scola
sulle promesse deluse di un'Italia diversa, bella la sua fuga dalla
bara, seminando i carabinieri, per salire su di una giostra. Partono
quindi le immagini dei capolavori felliniani, ed è una gioia per gli
occhi e la mente. Ben fatto.
VOTO
L'intrepido di Gianni Amelio
Un film molto deprimente, come la realtà che vuole raccontare,
quella dell'Italia di oggi, in crisi. La crisi che prova a narrare, è
principalmente quella del lavoro (ma non solo). La racconta con un
moralismo laburista tipico di Amelio (e anche dell'Albanese più
melodrammatico). Ne esce un film tristissimo. Albanese, nel ruolo di
un uomo buono come il pane (è pure il suo cognome), disoccupato di
mezza età, che si presta a fare il "rimpiazzo", cioè qualsiasi
lavoro capiti, per un'ora come per un giorno o di più. Il boss che
lo gestisce non lo paga, se non di rado, ma a lui va bene così,
intanto si mantiene in forma... troppo surreale. E troppi luoghi
comuni: la ragazza di buona famiglia che si toglie la vita (troppo
viziata?), il figlio di Albanese, musicista alternativo incapace di
accettare la realtà (troppe canne?). Piaciuto per niente.
VOTO
Etichette: Antonio Albanese, C'eravamo tanto amati, Che strano chiamarsi Federico, Cinema, Ettore Scola, Federico Fellini, Film, Gianni Amelio, L'arbitro, L'intrepido, Marco Messeri, Paolo Zucca, Sardegna, Stefano Accorsi
23 Commenti:
Ma io l'avevo detto che era un bel film! Contenta sia piaciuto anche a te! Ciao All :-)
Ti rifersci a L'arbitro, del quale avevo letto anche da te, sì. Molto bello anche il film di Scola. Ciao BM :-)
tre film italiani di fila?
non credo di avere tutto questo coraggio... :D
Ah, ah, ah, grande Marco. In realtà il primo non sembra manco italiano, ed è la vera sorpresa dell'anno.
Sono tornate le faccine del voto!
L'arbitro mi ha fatto ridere tantissimo, e mi è piaciuto molto il bianco e nero, per non parlare della colonna sonora. Per me è stato curioso vedere Benitu Urgu in questa veste più "seria".
Sì, sono tornate le faccine d'alligatore a dare i voti ;)
Qui un vecchio post su film, con in fondo la legenda, per capire il peso delle faccine.
Sapevo della tua visione, e che ti era piaciuto il film di Paolo Zucca ... pure a me Urgu in versione seria è stata una cosa inaspettata, ma interessante.
Concordo su "L'intrepido" anche se sono più generoso: gli do la sufficienza per la prima parte; la seconda è proprio scarsa.
Purtroppo mi sono perso "L'arbitro" facerano pure quello nella mia saletta!
Non mi ricordavo del film L'arbitro...
Buona domenica!
Non vedo l'ora di godermi L'arbitro, anche se Accorsi mi sa sempre di cinema da supermercato...spero davvero che mi stupisca.
@Lucien
Sì, nella prima parte L'intrepido qualcosa di buono fa vedere (rimontandolo e riducendolo ad un mediometraggio muto, forse sarebbe un buon film), L'arbitro spero avrai occasione di recuperarlo, e anche l'ultimo Scola (sarà il suo ultimo?), è da vedere.
@Kyl
Non ti ricordavi perché non ne hai sentito parlare? ... è uscito a settembre, credo dopo il passaggio a Venezia. Vai a vederlo, ti piacerà di sicuro.
Buona domenica anche a te.
@Blackswan
Credo proprio che ti stupirà, sia il film sia Accorsi, qui in un ruolo nuovo per lui.
mi sa che guarderò solo l'arbitro allora :-)
Che ridere i musetti alligatoreschi ... mi sa che sono due bei film, il primo mi incuriosisce moltissimo, lo cerco. Miao miao ally
@Charlie
... anche il film di Scola non è male.
@Felinità
Grazie, cerca anche Che strano chimarsi Federico, per un'appassionata di cinema come ti conosco, è da vedere.
Quello su Federico era in programma,come posso ignorare uno che di cognome fa Fellini ..... è questo arbitresco che non conoscevo , grazie dell'info e buona settimana miao
uhm, dormo sempre :)
però con cattivissimo me 2 sono stata sveglia.
Non so Ally, non fan per me i film: musica musica e ancora musica per me.
Visti...nessuno dei tre. Provvederò.
Soprattutto quello di Scola mi incuriosisce.
Perché ho visitato il set a Cinecittà, lo scorso settembre.
Scusa...sto scrivendo i commenti a rate: ho il cliccaggio compulsivo.
questi mi mancano... mi sa che dovrò provvedere
@Felinità
Immaginava, l'ho detto per ribadire la sua importanza ... miaoo.
@En Joy
Al cine dormi sempre? ... però Cattivissimo me 2 l'hai visto, lo immaginavo. Credo che se vai a vedere L'arbitro non dormirai... prova.
@Sandra M.1
Devi, almeno i primi due (il terzo si può saltare).
@Sandra M.2
Non immaginavo mi avrebbe preso così, una bella sorpresa per me.
@Sandra M.3
I mitici studi resi mitici da Federico ... allora devi proprio vederlo, e non scusarti, commenti multipli nello stesso post non sono vietati ;)
@Ernest
Direi da vedere L'arbitro e il film di Scola, trascurabile L'intrepido.
Ho visto che è al cinema a Silea, vediamo se mi viene voglia dopo i 3 ultimi brutti film che ho visto (Anni felici, Aspirante vedovo e Giovani ribelli).
Felice che infin ti sia piaciuto davvero come a me il primo Zucca.Recuperati i suoi corti,se hai tempo!
Quelio di Scola,invece, faro' con calma .Ma lo vedo. ;)
@Kyl
Prova, credo proprio che questo ti piacerà (io, devo dire, ho trovato Anni felici un buon film, e trovo sempre De Luigi un grande comico, anche in film modesti ...vedo tutte le sue uscite al cine, e pure in questa non mi ha deluso... prima o poi gli dedicherò un post a lui).
@GIOCHER
Sì, l'ho visto dopo il tuo post, che mia ha spinto ad andarlo a vedere (non avevo letto altro prima di vederlo), e ti ringrazio per la dritta ... recupererò anche i corti, sì.
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