Rece d'Alligatore: SounDelirio
SounDelirio, Mostralgìa
Boleskine House Records/Udedi Musica e Cultura
Un titolo intellettuale per un rock molto italico, molto Litifiba, o Ligabue o Vasco Rossi. I marchigiani SounDelirio mi sembrano così, e presentano il loro esordio in questo modo: Monstrum, dal latino, prodigio, fatto o fenomeno portentoso, sia in senso positivo, sia negativo, e poi Algìa, dal greco, dolore localizzato. In definitiva il dolore del mostro. E così sono le dodici canzoni, per quasi un’ora di musica.
Dalla pompante Goodbye Mr Grey, sensuale e dichiaratamente rock, alla romantica Madeleine, che potete capire se siete innamorati persi, al rock dal gran ritmo Nato nella V Stagione, sulle persone diverse che lottano per un mondo migliore. Ma poi entusiasma anche L’uomo invisibile, dal gran suono rotondo, o la seguente pestante Morte di una rockstar, sul suicidio per amore di un rocker (forse la più intima e perfetta, di un rock roboante, anni Ottanta).
Ma sarebbero tutte da citare le canzoni di Mostralgìa, disco nato in questo periodo pandemico (e si sente), dall’incontro di questi due appassionati di musica, che hanno studiato e fatto esperienze in diverse formazioni, fino al loro recente incontro dando vita a questo progetto. E allora lunga vita ai SounDelirio.
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