NOTE SINTETICHE ALL’ASCOLTO DEL DISCO
GENERE_indietronica
LABEL_I
Dischi del Minollo
PARTICOLARITA’_è un disco a kilometri zero
CITTA’: Valle
del Salto
DATA DI USCITA_28 Aprile 2017
Come è nato Beautiful Mistakes?
Nasce in casa nella
vita di tutti giorni, cresce e diventa adulto nei week-end passati in sala
prove, dall’esigenza di comunicare la nostra realtà.
Perché questo titolo? … non c’è nessun pezzo con questo titolo.
Si è vero non c’è
nessun pezzo con questo titolo ma in ognuno di essi c’è un “Beautiful
Mistakes”. In senso più generale molte
azioni vengono captate come un errore solo perché noi non reagiamo nella
maniera opportuna. Gli errori
capitati per caso all’interno di un brano che ci hanno involontariamente
suggerito nuovi modi di suonare e nuovi arrangiamenti, sono fondamentali per
dare la giusta personalità ad una canzone. Ciò che può sembrare un
errore non è altro che una nuova opportunità.
Come è stata la genesi del cd, dall’idea iniziale alla sua realizzazione
finale?
La genesi non è stata
immediata avevamo voglia di tornare per dare sfogo alla nostra creatività ma cambiando
anche il processo compositivo. Ascoltarsi l'uno con l'altro per dare più spazio
alla sperimentazione, senza imporre le proprie idee, produce sempre risultati
ottimali; la naturale meta di un cammino compiuto senza forzature di alcun
genere. Alcuni pezzi buona la prima altri sono maturati con il tempo.
Qualche episodio che è rimasto nella memoria durante la lavorazione del
disco?
Passando intere giornate in studio capita sempre il
momento del cazzeggio per staccare un attimo dal lavoro e ricordo ad esempio che
proprio in uno di quei momenti è nato il finale di Lazy Sun che inizialmente non era stato preventivato come dire Beautiful Mistakes.
Colgo anche l’occasione per ringraziare Andrea Maceroni con il quale abbiamo lavorato
alla grande.
Se questo cd fosse un concept-album su cosa sarebbe? … tolgo il fosse?
Questo lavoro si colloca in preciso momento storico
come quello attuale in cui rimane sempre più
difficile rapportarsi con il prossimo, la comunicazione è priva di
contenuti eppure ognuno vuole esserne partecipe. Siamo veramente vittime dei
social network oppure no?
C’è qualche pezzo che preferite? Qualche pezzo del quale andate più fieri dell’intero
album? … che vi piace di più fare live?
Non chiedere mai ad un genitore qual è il suo figlio
preferito
Ogni singolo brano ha un proprio peso all’interno
dell’album; comunque per citarne qualcuno possiamo dire che Storyteller ad esempio è un pezzo che ci “gasa” molto dal
vivo, e la gente lo percepisce, ma anche Dust e References ci divertono molto.
Pregiata produzione de I Dischi
del Minollo. Come è avvenuto l’incontro con loro? Come avete lavorato insieme?
Altri apporti in fase produttiva?
C’era stato già un precedente contatto con Our Secret Code poi uscito per Seahorse.
Lavorare con Francesco è come lavorare con uno di noi ti dice sempre
chiaramente come la pensa e quale possono essere le reali aspettative di una
band legata ad una etichetta indipendente, inoltre c’è sempre molto rispetto
per il lavoro fatto da entrambi le parti.
Copertina originale, particolare, molto colorata: rosso, rosa, nero. Di chi è opera? Quanto è legata al disco?
Quando dicevo che è un disco a chilometri zero
intendevo dire che la sua realizzazione è stata fatta completamente da ragazzi
della zona, anche l’artwork appunto realizzata per noi da Alessandro La Civita
[or, Halo Calo]. https://halocalo.org/
cerca di sintetizzare quello che può essere il concetto di “errore” e di
“bellezza” all’interno del disco
Come presentate dal vivo questo album?
Dal vivo cerchiamo di essere più veri possibile, solo
cosi riesci ad essere credibile. Nei nostri concerti cerchiamo sempre di
coinvolgere emotivamente le persone cercando di non scandire ogni singola
traccia ma di creare un vero momento di assuefazione e la riuscita dipende
anche dal contesto in cui ci troviamo e dall’attenzione che le persone mettono
nell’ascoltare la musica.
Altro da dichiarare?
Siamo soddisfatti del risultato che è stato raggiunto.
Un disco su cui abbiamo lavorato molto in termini comunicativi e che chiude un
capitolo del nostro percorso artistico.
Etichette: Beautiful Mistakes, Droning Maud, Halo Calo, I Dischi del Minollo, In palude con ..., Indietronica, Intervista, Lazio, Rieti, Rock, Seahorse, Valle del Salto
12 Commenti:
Inidetronica sì, e di ottima fattura ...
Questo promettono, questo mantengono i Droning Maud, con il loro terzo album in studio.
Semplice e diretto, personale, ma allo stesso tempo corale, con la band spesso e volentieri a suonare come un solo uomo.
Con Some Call Lov iniziano in modo impeccabile, metafisico pop elettronico dal sapore internazionale, voce ispirata e chitarre che restano nel cuore.
Some Call Love, ho mangiato la e finale, maledetta fretta ...
Chitarre molto intense anche quelle di On the Corner, malinconico pezzo corale, o quelle di Dust, carezzevole e dai cambi di ritmo, con la band a suonare come un solo uomo.
Ma la canzone più rappresentativa dell’intero album è per me Storyteller, un brano per nulla improvvisato, un brano che viene da lontano con una storia da raccontare usando in primis voce/piano/ritmo/elettronica ...
... e voi? Quali le preferiti di Beautiful Mistakes?
Meraviglioso errore, sì ...
Fantastici, hanno delle sonorità interessantissime che a volte ricordano i Radiohead, quelli di Kid A per intenderci. Davvero bravi!
Giustissima la frase che da un errore può nascere qualcosa di ottimo, originale il disco, al solito non facile al primo ascolto , ma da seguire..
Copertina stra-magica!
Bacissimo
@Daniele
Grazie per l'attenzione.
@Nella
Dici tutto bene, titolo impeccabile e copertina favolosa. Un disco non facile (non l'avrei portati in palude altrimenti), ma che resterà ... grazie!
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