NOTE SINTETICHE ALL’ASCOLTO DEL DISCO
GENERE : cantautorato/pop
DOVE ASCOLTARLO (in parte o
tutto) : spotify, youtube , Itunes, cd
LABEL: AbuzzSupreme
PARTICOLARITA’ : zero bugie
CITTA’: Lucca
DATA DI USCITA: 26.05.2017
Come è nato Elefanti per cena?
E’ nato un po’ casualmente,
canzone dopo canzone. L’anno passato ho scritto molto e in primavera mi sono
ritrovato ad avere molti provini nel mio hard disk. Da lì il passo è stato
breve, oddio…breve si fa per dire, in realtà dall’idea alla realizzazione è
passato circa un anno.
Perché
questo titolo, … un titolo ironico, nonsense, forse …
E’ il titolo dell’ultimo brano che abbiamo registrato e inserito nel disco.
Quando sogni la ragazza con cui stai, intenta a cucinarti un elefante per cena,
è arrivato il momento di scrivere una canzone. Il testo, come il sogno per cui
sono tutt’ora in cerca della chiave interpretativa che più mi si addica, parla
di incomunicabilità, pesantezza del quotidiano e stravaganza cucinata con cura.
Ho pensato che il titolo riuscisse a rappresentare bene anche il disco intero.
Come è stata la genesi del cd, dall’idea iniziale alla
sua realizzazione finale?
La fase di registrazione è stata abbastanza rapida e stimolante. Volevo che
il disco fosse un disco suonato, e così è stato in effetti. Ci siamo trovati in
studio dal batterista e abbiamo cominciato a suonare provando di volta in volta
varie soluzioni. Abbiamo avuto un approccio classico, è un lavoro nato in sala
prove, come si faceva una volta. Completata la registrazione poi è partita la
fase paranoia. Dove lo mixo? Il master? L’ufficio stampa? La stampa? La
distribuzione? Per fortuna un giorno mi ha chiamato il corriere e mi ha detto che
i dischi erano arrivati.
Qualche episodio che è rimasto nella memoria durante
la lavorazione del disco?
Non ci sono stati episodi eclatanti durante la registrazione, tranne quella
volta che ho fatto uno scherzo telefonico al bassista, ma il disco era già
finito. Una cosa che ricordo con affetto è la registrazione di Firenze Mare,
in particolare la parte strumentale sulla coda del pezzo. Era notte e la luce
al neon dello studio aveva dei cali di tensione e andava ad intermittenza,
abbiamo rischiato una crisi epilettica. Non a caso la fine della traccia è
venuta cosi acida.
Se questo cd fosse un concept-album su cosa sarebbe? …
tolgo il fosse?
Mmm…difficile da dire, il filo conduttore è il tempo. L’incapacità di costruire
qualcosa, la difficoltà di cambiare e un
quotidiano tanto spensierato quanto inutile.
C’è qualche pezzo che
preferisci? Qualche pezzo del quale vai più fiero di Elefanti per cena? … che ti piace di più fare live?
Forse proprio Elefanti Per Cena, anche se non è quello che preferisco
fare live. Nel live mi diverto molto quando suono Le vigne di Bergamo anche
se è un po’ impegnativa da fare.
Come è stato a livello produttivo fare il cd? Da chi i contributi maggiori?
E’ stato interessante e a volte
stressante, soprattutto per quanto riguarda la parte burocratica. Ho comunque
imparato cose di cui ignoravo l’esistenza, come i codici ISRC ad esempio. I
contributi maggiori sono arrivati un po’ da tutta la band e dai ragazzi di AbuzzSupreme.
Copertina
molto affascinante, con quella città, il lago (è un lago?), la montagna … Come
è nata e chi l’ha fatta e/o pensata?
Si, è proprio un lago. Si tratta di Lugano. La foto è stata scattata da
Filippo Brancoli Pantera, amico e fotografo che stimo. Fa parte di un lavoro
più ampio sul paesaggio che ha svolto in questi anni. Mi piaceva l’idea di
coinvolgere altre forme d’arte all’interno del disco.
Come presenti dal vivo questo album?
Dipende un po’ dalle esigenze dei locali, a volte in duo, a volte in trio e
a volte al completo con tutta la band. Il mio problema però è che mi annoio
facilmente quindi spesso nella scaletta presento anche i pezzi nuovi che saranno probabilmente nel prossimo disco.
Altro da
dichiarare?
Si, sei il primo che non mi chiede spiegazione sul nome e
questo mi fa molto piacere.
Etichette: AbuzzSupreme, Cantautorato, Effenberg, Elefanti per cena, In palude con ..., Intervista, Lucca, Lugano, Pop, Svizzera, Toscana
8 Commenti:
Un vero piacere ospitare in palude Effenberg, per l'ironia e l'intelligenza della sua musica.
Per la prima volta in palude presenta un disco che mi è piaciuto al primo ascolto, per le tematiche da cantautore anni doppio zero, e il modo di sviscerale.
Interessante nei testi, come nelle soluzioni musicali, e questo in tutti i nove pezzi che lo compongono.
Il pezzo che mi piace di più è Le vigne di Bergamo, che definirei, con una formula perentroia, un Vasco Brondi con l'entusiamo di un Rino Gaetano.
Un pezzo che vibra, e non è difficile capire perché dica che dal vivo è quello che più lo entusiasma.
Mi piace molto anche la title-track, forse la traccia più romantica, minimalsita, dal suono rotondo ...bella metafora poi Elefanti per cena.
Aprile gode di una bella chitarrina coinvolgente (e sempre un testo da nuovo cantautore con una storia e tante cose dentro), Le badanti è un altro bel ritratto generazionale con tastiere e bel duetto finale con Ilaria Giannecchini.
Ma tutto, veramente tutto da citare (e ascoltare) questo disco ... fatelo e ditemi.
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