NOTE SINTETICHE ALL’ASCOLTO DEL DISCO
GENERE Rock/Pop
DOVE ASCOLTARLO Spotify/Apple
Music/Youtube
LABEL Phonarchia Dischi
PARTICOLARITA’ Diciamo No al
Basso
CITTA’: Grosseto/Bologna
DATA DI USCITA 14/04/17
Come è nato Blu?
Blu è iniziato a nascere subito dopo l’uscita dell’ep chi ben comincia. Non sentivamo quel disco completamente nostro,
anche per la transizione da 4 a 3 elementi, c’erano troppe sonorità blues/folk.
Abbiamo subito ricominciato a scrivere e i pezzi principali di Blu sono nati poco dopo.
Perché questo titolo? … è anche il titolo di uno dei pezzi più partecipati
del disco.
Il nome completo sarebbe questo cielo è
sempre meno blu, una constatazione del fatto che nemmeno il cielo ci
appare del suo colore quando le cose possono andar male, ma questo ci permette
di accorgersene e di reagire in qualche modo.
Come è stata la genesi del cd, dall’idea iniziale alla sua realizzazione
finale?
Abbiamo iniziato a collaborare con un ragazzo, Alessandro, che ci ha un po’
sbloccato, soprattutto per quanto
riguarda i testi e le melodie vocali. Poi abbiamo iniziato una preproduzione
abbastanza lunga, anche perché nel frattempo stavamo portando in giro l’ep appena
uscito. L’estate scorsa abbiamo finito il disco, a settembre ci siamo presi una
pausa dai live e abbiamo registrato il disco in clausura nello studio della
nostra etichetta.
Qualche episodio che è rimasto nella memoria durante la lavorazione del disco?
È un disco che abbiamo sentito molto, in tutti i sensi. Ci sono stati
momenti di rabbia e nervosismo, ma alla fine un grande sollievo. Questo album
doveva uscire, ne avevamo bisogno.
Se questo cd fosse un concept-album su cosa sarebbe? … tolgo il fosse?
Non è nato come concept ma forse lo è diventato, anche per il sentimento
comune di cui ti parlavo prima. Parla del modo in cui possiamo e dobbiamo
affrontare le piccole battaglie quotidiane, partendo dal presupposto che non
possiamo accettare passivamente cose che ci danno noia.
C’è qualche pezzo che preferite? Qualche pezzo del quale andate più fieri di
Blu? … che vi piace di più fare live?
Stessa risposta per tutte le domande : Blu,
Vinavil, Come il telegiornale e Affilate
le lame.
Sbam, Phonarchia, La Tana del
Bianconiglio ... una bella squadra. Come è avvenuto l’incontro con loro? Come
avete lavorato insieme? Altri?
Abbiamo iniziato a collaborare
con Phonarchia nel 2015 e grazie a loro siamo cresciuti tantissimo
musicalmente, passando dal pop al folk allo stoner e ancora al pop. Entrambi
gli album sono stati registrati nel loro studio, la Tana del Bianconiglio a
Montecchio, in provincia di Pisa, che è un posto veramente isolato dal mondo in
cui ci si può veramente dedicare solo al proprio lavoro. Con Antonia di Sbam
ci siamo trovati subito benissimo, stiamo tutti a Bologna, ci possiamo vedere
spesso e poi è super disponibile.
Copertina Blu, in varie tonalità … ma anche un punto nero, come un sole che
tramonta nel mare. O no? Come è nata e chi l’ha fatta e/o pensata?
Un sole che tramonta o sorge … la copertina è stata abbastanza
problematica, perché se pensi a come rappresentare il cielo sempre meno blu ti viene in mente tutto o niente. Alla
fine abbiamo deciso di puntare più sul lato estetico, ma c’è anche un
significato nelle sfumature … come a dire che non tutto è bianco o nero e ci
sono tanti modi per affrontare le cose.
Come presentate dal vivo questo album?
Per ora siamo noi 3, con più tastiere rispetto ai vecchi live, ma non
escludiamo di aggiungere un quarto elemento per palchi più grandi.
Altro da dichiarare?
Ascoltate il disco, scriveteci, fateci i complimenti,
offendeteci e veniteci a vedere dal vivo!
Etichette: Blu, Bologna, Emilia Romagna, Grosseto, In palude con ..., Intervista, Luoghi comuni, Phonarchia Dischi, Pop, Rock, SBAM, Tana del Bianconiglio, Toscana
8 Commenti:
Pop-rock cantautorale questa sera in palude, con i Luoghi Comuni e il loro Blu .
Otto pezzi personali, intimi e ironici, otto pezzi di ecologia per il corpo e la mente da questo trio di voce, chitarre acustiche ed elettriche e batteria ... niente basso.
Si parte con un pezzo di moderno rock italico, Vinavil dal testo spiritoso, senza dimenticare l'impegno, un bel modo di iniziare.
Il secondo pezzo è invece Blu, che ha dato il nome al disco. Anche qui si sente l'impegno, discorsi di ecologia si mescolano a fatti personali, in un rock acido.
Interessanti Come il telegiornale, riflessivo rock romantico con la giusta elettricità e il giusto ritmo, e Tra noi due testo autoironico tra chitarre, rullio di tamburi e un certo uso lieve dell'elettronica.
Scappa ricorda il Pino Daniele dal piglio pop-rock dinamico, mentre con Aurora siamo in pieno cantautorato classico con un pezzo dedicato ad una donna, Aurora appunto, la sa vita vista da un uomo ....
Gran ritmo in tutto il disco, per il terzetto toscano che propone una musica affilata, più affilata di quello che al primo ascolto può sembrare.
Per questo ne consiglio l'ascolto attento, più di una volta ... e poi, ditemi, se volte, le vostre ...
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