NOTE SINTETICHE ALL’ASCOLTO DEL DISCO
GENERE:
Jazz, classica, ambient.
DOVE ASCOLTARLO
In uno di questi storie musicali
qui
LABEL
Irma Records (Italia), Pony Canyon (Japan)
PARTICOLARITA’
Partecipazione di Giovanni Lindo
Ferretti sulla title track “Now and then”.
Produzione artistica di Tiger
Okoshi e featuring sul brano “Grease”.
CITTA’
Castelnovo ne’ Monti, Reggio
Emilia
DATA DI USCITA
16/11/2016
Come è nato Now
and Then?
Questo disco
inizia a prendere forma nel gennaio del 2015, in un periodo particolare della
mia vita. Uno di quei periodi in cui sembra di avere perso la direzione e la
vita diventa distante, quasi incomprensibile. Lavorare intensamente al
pianoforte su alcune composizioni si è rivelato il modo efficace di reagire.
Arrangiamenti accantonati da un po’ di tempo cominciano a prendere
forma: Gymnopedie #1 di Erik Satie, Knives out dei Radiohead,
oltre a diverso materiale originale diventano brani veri e propri. Ho tre pezzi
su cui costruire il mio progetto e decido con Tiger Okoshi di fissare le
registrazioni in agosto.
Sto finalmente
trovando la musica che cerco da tempo, il mio suono e posso dedicarmici
pienamente. L’unica cosa da fare ora è scrivere il resto del disco ... In un
mese nascono nove pezzi. E’ impressionante realizzare con che velocità la
musica prende forma una volta individuata la direzione. Tutto il lavoro di
pre-produzione si svolge in collaborazione con il pianista Claudio Vignali tra
Castelnovo ne’ Monti (RE) e Porretta Terme (BO). Il disco è stato poi
registrato nel settembre 2015 al Dani Marzi Studio di Riccione.
Perché
questo titolo?
Il testo, recitato da
Giovanni Lindo Ferretti nella title track Now and then,
esprime il concetto che è alla base del disco. Durante quei mesi di lavorazione
così intensi, realizzo in maniera tangibile come tutte le esperienze del nostro
vissuto non siano relegate nel passato, ma confluiscano nel presente e ne siano
parte attiva. I brani scritti in quei giorni, alcuni dei quali hanno radici
negli anni addietro, mi hanno portato nuova fiducia e serenità, e il desiderio
di condividere un bellissimo stato emotivo.
Now and then, Ora e allora.
Un giorno,
Tutto quello che ha
avuto significato per te
Prenderà il suo
posto.
Le persone che hanno
intravisto sotto la superficie
E intuito la tua vita
non detta,
I momenti che hanno
lasciato un segno,
Chi ti manca
E chi hai incontrato,
Inizieranno a
lavorare con te
Nella stessa
direzione.
Verso un quieto,
Riconciliante,
Compimento.
Se il momento è
quello giusto,
E solidi i cardini,
Sarai Re.
Ora e Allora,
Sfavillanti,
Saranno una cosa
sola.
Come è stata la genesi del cd, dall’idea iniziale alla
sua realizzazione finale?
Fondamentale per la realizzazione del disco è stato definire l’organico
strumentale del gruppo. La scelta del violoncello, in particolare, è quella che
ha caratterizzato la scrittura e il suono che volevo ottenere. La ricerca di
questo suono ha richiesto molto tempo e tentativi, ma una volta trovato la
scrittura e l’arrangiamento dei brani sono avvenuti molto rapidamente.
Qualche
episodio che è rimasto nella memoria durante la lavorazione di Now
and Then?
Ci sono stati diversi episodi che mi hanno dato la sensazione che fosse il
momento giusto per realizzare questo progetto. Ne cito uno in particolare. Una
mattina di giugno 2015 stavo tornando a casa nel mio paese di Castelnovo ne’ Monti
e ho incontrato Giovanni Lindo Ferretti che passeggiava. Mi sono fermato a
salutarlo e abbiamo chiacchierato per un po’. Era quasi orario di pranzo e Giovanni
aveva un appuntamento al ristorante. Ci siamo salutati ma mentre tornavo a casa
ho pensato di provare a chiedergli di registrare il mio testo di Now and then. Sono ritornato verso il
ristorante dove Giovanni era già seduto a tavola con il suo ospite. Dopo
avergli presentato l’idea, Giovanni è stato silenzioso qualche secondo. Mi ha
guardato e ha detto che voleva farmi un regalo e che avrebbe registrato la voce
sul mio brano. La gioia è stata tanta in quel momento.
Se questo
cd fosse un concept-album su cosa sarebbe? Anche senza volerlo, a posteriori.
Sarebbe un concept su come la positività possa influenzare il corso degli
eventi. E sulla sensazione che ci sia un filo che lega tutti gli eventi e le
persone incontrate nel percorso della nostra vita. A volte questo filo ci viene
in aiuto e ci fa sentire davvero connessi e in sintonia con gli altri e il
mondo esterno.
C’è qualche pezzo che preferisci? Qualche pezzo del
quale vai più fiero di Now
and Then?… che ti piace di
più fare live?
Sono fiero del testo di Now and then
e del drive musicale di quel brano.
Memories è un altro brano che mi piace
molto, con un forte impatto immediato e una bella capacità evocativa.
Dal vivo mi piace suonare Grease,
dove la batteria può sfogarsi e Horses.
Come è nato
produttivamente il cd? Come sono stati scelti gli apporti di altri musicisti …
Molto importante nella fase di arrangiamento e scrittura è stato il
contributo del pianista Claudio Vignali. Avevo in mente un suono minimale, con
pochi fronzoli, costruito sul suono di pochi strumenti. Il suono di ogni
musicista in questo senso era fondamentale. Ho scelto Enrico Ferri al
violoncello proprio per la bellezza del suo suono. Il batterista Andres Marques
era uno dei musicisti più duttili che conoscevo e la sua capacità di adattarsi
ai brani è stata notevole.
La produzione di Tiger Okoshi poi è stata davvero importante per fare
rendere ogni musicista al meglio in studio e per dare risalto ai miei
arrangiamenti.
Bello lo
scatto che ti ritrae in copertina … come è nato e chi è l’autore?
La foto di copertina è stata fatta in India, in un jazz club di New Delhi.
L’autore è il fotografo Mohit Kapil e l’ha scattata nel novembre del 2015
mentre ero in tour con il batterista indiano Tarun Balani.
Come presenti dal vivo questo album?
Dal vivo usciamo in quintetto, con il contrabbasso aggiunto al violoncello.
I musicisti sono:
Tiziano Bianchi: tromba e flicorono;
Claudio Vignali: pianoforte;
Enrico Ferri: violoncello;
Matteo Zucconi: contrabbasso;
Marco Frattini: batteria.
Quando le condizioni lo permettono usciamo anche in sestetto, con due
violoncelli (Silvia Sciolla al secondo violoncello) e contrabbasso. Con questa
formazione il suono è molto potente.
Altro da
dichiarare?
Potete vedere i video dei brani Now and then
(feat. Giovanni Lindo Ferretti) e Memories
(feat. Tiger Okoshi), oltre al teaser con le parole di Giovanni Lindo Ferretti,
sul mio canale Youtube, qui.
Etichette: Castelnovo ne’ Monti, Classica, Giovanni Lindo Ferretti, In palude con ..., Intervista, Irma records, Jazz, Now and then, Pony Canyon, Radiohead, Reggio Emilia, Satie, Tiger Okoshi, Tiziano Bianchi, YouTube
13 Commenti:
Un bel disco, un disco pieno di energie positive, che fa piacere ascoltare.
Uno dei dischi più piacevoli usciti nel 2016 ... lo dico senza retorica (provate a sentirlo).
Parole di speranza zen nella title-track (l'unica ad avere il cantato, e che cantato: G.L.Ferretti).
Personaggio controverso, con prese di posizione alquanto contraddittorie negli ultimi anni, ma di sicuro un pezzo di alternative-rock italico da Novanta.
In questo pezzo la tromba gareggia alla pari con le parole, scritte dallo stesso Tiziani. Tromba che giganteggia pure nell’onirica “Grease” (in questo caso è quella del grande Tiger Okoshi, anche produttore dell’album), o in “Just A Love Affair”, che sembra un classico fin dal primo ascolto.
Filmico in “Memories”, intenso e intellettuale nella calda cover dei Radiohead “Knives Out”, sublime nel classico di Satie “Gymnopedie # 1”.
Un disco tutto da ascoltare. Fatelo, e poi ditemi che ne pensate ...
Le tue recensioni sono decisamente molto ben fatte e approfondite.
Sicuramente non è un disco facile e l'ascolto deve essere attento.
Il gomitolo della vita spesso ci segue con tutte le sue sfumature di colore, ma anche spesso bisogna spezzarlo per poter andare avanti e creare qualcosa di nuovo.
Abbraccio forte Alli
Ho ascoltato "Knives out" e mi è entrata nel sangue. Difficile tra l'altro fare una cover di Radiohead e lui c'è riuscito. Un Jazz tutt'altro che freddo, mai banale, ed un trombettista degno di sedersi alla mensa dei grandi. Bravo Alligatore, peschi sempre gruppi e realtà interessanti.
@Marcaval
Grazie, ci lavoro da anni, anche se non sono sempre contento al 100% (di quello che scrivo, non dei musicanti che ospito in palude, sempre ottimi).
@Nella
Direi che è un bel disco ottimista, e per questo mi ha colpito favorevolmente ... e insegna a giocare con i gomitoli, se è necessario ...
@Daniele
Grazie per i complimenti per me e per Tiziano ... credo sia veramente un grande, lo si capisce anche da come ha costruito bene questo bel disco.
Oh, ma in palude non vi fate proprio mancare niente, eh?
Dici? :)
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