Alfonso
De Pietro, Di notte in giorno
Autoprodotto
Di
notte in giorno è
il nuovo disco di Alfonso De Pietro, giovane cantautore impegnato/indignato. Un
disco orgogliosamente autoprodotto e altrettanto orgogliosamente sostenuto da
Libera, di don Ciotti, che l’ha patrocinato. Originale, come cosa, questa del
patrocinio di tale associazione, autorevole nella lotta alla cultura mafiosa,
ma direi meritata, visto le tematiche da sempre care a De Pietro, coincidenti
con quelle di Libera. Qui ancora di più.
Con Di notte in giorno
De Pietro tocca un sacco di temi di un’Italia legalitaria, apertamente
schierata: dalla struggente canzone dedicata a Rita Atria, coraggiosa ragazza
contro la mafia, morta suicida dopo la strage di Via d’Amelio, La canzone di Rita, all’esaltazione
della memoria, come valore, al
disgusto per l’indifferenza, nelle
omonime canzoni. Poi il bel pezzo dedicato a Giancarlo Siani dal titolo suggestivo
(4.000 battute), il discorso di
liberarsi dalla corruzione partendo da quel 25 aprile, Liberazione (appunto), la religiosità strana di certi boss, Lo santo patrono, il ritorno al
terremoto dell’Irpinia devastata poi da certi personaggi, Il paese di De Sanctis, una poesia di Peppino Impastato, Lunga è la notte …
Retorica e buone intenzioni (è laureato in Scienze politiche,
e si sente), unite a delle belle musiche jazz, e a ottimi professionisti nel campo
della musica nera, fanno Di notte in
giorno un disco da ascoltare. Alfonso De Pietro è un professionista serio …
non solo dell’antimafia.
Etichette: 25 aprile, Alfonso De Pietro, Campania, Cantautorato, Di notte in giorno, Don Ciotti, Giancarlo Siani, Jazz, Libera, Liberazione, Mafia, Musica, Peppino Impastato, Rece d’Alligatore, Rita Atria
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