CINEMA: L’uomo che verrà


È un rigoroso film sui nazisti e la loro sanguinaria occupazione italiana dopo l’otto di settembre, con l’eccidio di Marzabotto in conclusione. Ma allo stesso tempo L’uomo che verrà è un normale film sulla vita (pare strano) di un borgo contadino, con il passare delle stagioni, i suoi riti e miti, la fienagione, la neve, l’uccisione del maiale… sembra un Piavoli con più azione.

L’uomo che verrà è il bambino nato qualche giorno prima quella carneficina irrazionale. È uno dei pochi superstiti, salvato dalla sorellina, bambina muta, motore del film. Forse è lei la vera unica protagonista, con quel viso espressivo al massimo, con il suo esserci quasi sempre. Accanto a lei grandi attori, che pur non essendo tutti bolognesi, recitano senza difficoltà in quel dialetto. Su tutti la sempre più brava Maya Sansa, nel ruolo dolente della madre dell’uomo che verrà.

Ma sono tutti meravigliosi gli attori presenti. Dai vecchi ai bambini, dai protagonisti ai comprimari. Delle facce contadine da cinema pasoliniano che ti chiedi dove sia andato a pescarle oggi. E poi il paesaggio, protagonista assoluto. Questi campi di battaglia dove si affrontano i partigiani, fazzoletto rosso al collo, passioni forti, e i nazisti, inquadrati in un meccanismo infernale (mi chiedo, come hanno fatto a ridursi così, con tutti quei grandi pensatori che hanno avuto? …inspiegabile, ma questo vale anche per l’Italia, a pensarci bene e il discorso mi porterebbe fuori…).


Etichette: Alba Rohrwacher, Arancia film, Bologna, Cinema, Emilia, Giorgio Diritti, L’uomo che verrà, Marzabotto, Maya Sansa, Mikado, Nazisti, Partigiani, Piavoli, Stefano Bicocchi
14 Commenti:
Un capolavoro al di là di ogni classifica; è un film che porto nel cuore.
L'ho ri/vissuto leggendo il tuo racconto. Brividi, dolore e poesia.
Concord, concord: al di là di ogni classifica...
Bellissima recensione per un bellissimo film.
...sulla seconda cosa che hai detto, puoi giurarci Ross.
Mi piacerà ,lo sento :-)
Ne andrai pazzo vedrai, vedrai ...
mi hai convinto...
Anche tu? ... dovrò chiedere i diritti a Diritti.
Sembra incredibile ma a Milano lo danno solo in una sala. La stessa che ha tenuto in programmazione per mesi Il vento fa il suo giro. Ancora non sono riuscita a vederlo, ma riuscirò. Solo che con recensioni così belle sarà inutile ripetere :)
Pensa Marte, che nella mia piccola città i cinema si contano sulle dita di una mano, forse due (contando le multisale)... non è stato in cartellone molto, ma appena è uscito sono corso, anzi, volato al cinema, richiamato dal profumo del nitrato d'argento. Fallo pure tu.
Non visto. Devo riparare a questa mancanza presto allora.
Daniele, non puoi mancare, anzi, cosa aspetti? Vola al cinema...
Ecco un'altra che vuole correre al cinema a vederlo!
Che fai a quest'ora al cine?
Mi manda l'alligatore!
;)
Con te Gaz è proprio il caso di dirlo: vola al cinema...
Posta un commento
Iscriviti a Commenti sul post [Atom]
<< Home page