E cosa fece il papa? Ordinò che ad ogni costo venisse «ristrutturata» la popolazione, cioè che si producessero figli per poter ritornare e ripopolare: prese religiosi maschi e femmine, suore, frati e preti e li trasportò in loco liberandoli dall'obbligo della castità. Dovevano però sposarsi. Per questo dovevano conoscersi, ripristinare contatti umani, riattivare i riti. Quelli del risus pascalis, ora sparito ma ben presente nelle regioni di montagna fin all'Ottocento, quando da noi e in Germania si preparava il giorno della Pasqua e in quella settimana entrava in vigore una specie di anticarnevale, con la possibilità di ridere, sghignazzare, ballare, fare teatro, toccarsi, abbracciarsi, fare oscenità e con il tripudio naturale dell'atto sessuale. Non c'è nulla come l'osceno che riesca a creare allegria. Bisognava riprodurre. E bisogna vivere per salvare l'umanità dal terremoto. Insomma, l'amore al tempo terremoto...
(Dario Fo intervistato da Tommaso Di Franceso su
il manifesto)
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2 Commenti:
Fo... se non ci fosse dovrebbero inventarlo. Sua moglie pure, come ricorda La Mente Persa.
Tra l'altro ieri ho giusto iniziato a leggere l'ultimo libro del figlio, "La corretta manutenzione del maschio", giusto per non fare un torto a nessuno in famiglia. :D
Ciao
@LaMentePersa
La foto è tratta dallo spettacolo "Il papa e la strega", e l'ho scelta perchè ben si adatta con lo scritto, anche se in contesti ed epoche diverse. Nell'Archivio Fo-Rame ne ho trovate tantissime. Ho fatto notte a guardarle tutte. Sicuramente Franca Rame è una donna forte. Parte del Nobel è suo. L'ho vista recitare un paio di anni fa un monologo sulla madre-coraggio contro la guerra in Iraq. C'era anche lui, con le sue storie dei Papi, sempre divertenti, sempre nuove...
@Ross
Già, è una Grande famiglia quella. Interessante il libro che leggi.
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