I Nirvana erano senza dubbio il mio gruppo preferito allora (assieme ai Sonic Youth), avevano spazzato via tutta la musica precedente. Ero riuscito anche a vederli dal vivo a Milano, il concerto cominciò con School e il bis fu Milk It, se la memoria non mi tradisce, nel mezzo un gran casino. Mi ricordo come fosse oggi la notizia alla tv, lo stupore, la sensazione di perdita e di tristezza.
Mai visti dal vivo, purtroppo. Sì, avevano fatto rinascere il rock, dopo un periodo poco creativo, di stagnazione. Come vedi dalla foto, ho ancora gli occhi gonfi di fronte alla sua chitarra.
ciao vecchio da nirvanomane mi permetto di coregere la citazione "non sono come loro/ma posso fingere" ancora meglio no? ancora debbono arrivare, i nuovi nirvana diocan li aspettiamo come quel gesù li al presto oz
Chiapperi, devo correggere la mia agendina dove avevo scritto questa frase tanti anni fa. Mai fidarsi delle agendine del passato. Grazie per l'impeccabile correzione, che cambia un bel po' il senso ... Comunque il ricordo di Kurt non cambia. Solo dal trentino potrebbero arrivare i nuovi Nirvana.
No, non sono io quello del furto delle chitarre dei Sonic Youth. Ci mancherebbe altro. Quanto alla chitarra di Kurt, è una lunga storia: ti basti sapere che l'ho ricevuta direttamente dalle mani di Courtney Love, magnifica donna rock.
Era un grande. Ricordo la loro comparsata a Tunnel, un mese prima della morte, più o meno...la trasmissione in se era ok, ma il caustico umorismo di Guzzanti e co. (peraltro male indirizzato, in quel caso, solo un siparietto del cazzo...) mal si adattava alla sofferenza che Kurt aveva dentro. Negli anni '90 abbiamo perso due giganti, Cobain e Jeff Buckley. Se mi guardo intorno adesso, faccio fatica a trovare personalità così. Forse Mark Lanegan, che vedrò presto a Ferrara x il tributo a Nico... Ma com'è questa storia della chitarra, se è lecito?
Pochi hanno diviso come lui, anche se penso ci siano molti + pro che contro. Un mio amico chitarrista addirittura brindò stupidamente alla notizia della sua morte. Per me Unplugged in New York è uno dei dischi rock più belli degli anni '90. Ora che ti sei fatto scoprire, ti conviene attrezzare una stanza blindata!
@marco Concordo con tutto quello che hai scritto nel commento sopra. Lanegan è fortissimo, non mi perdo un suo cd ("Dollar Bill" è la mia ninnananna), ma non posso dire di più sulla chitarra: Courtney è una donna molto generosa. Tutto qui... @Lucien Meraviglioso quel disco, imperdibile, ma io continuo a ricordarmi ancora il primo ascolto di "Nevermind" in cantina da me, con amici adolescenti cappelloni e un po' fumacchiati e gli occhialetti tondi alla John Lennon (portavo sempre quelli all'epoca, lenti verdi). Allora ero così. E sono rimasto così, mentre gli altri hanno messo la testa a posto...purtroppo per loro. Quanto alla chittarra, non temo i ladri, detesto le casseforti, gli impianti d'allarme e i dobermann come minaccia. Basta la mia faccia... e i miei denti aguzzi. @Tutti Seattle è stato un momento/movimento importante.
Non dimenticherò mai il giorno che seppi che era morto. Mai. Mi telefonarono, per dirmelo. Ricordo cosa accadde alla radio. Raramente ho avvertito tanta tensione, tanto scoramento, tanto senso della fine, beautiful friend, la fine (perché era la fine: se non del mondo, di un mondo).
Critico rock del web. Pacifista integrale.
Collaboratore del sito della nota agenda
Smemoranda dalla lontana estate del 2003 e del Frigidaire cartaceo dall'autunno 2009. Dall'aprile 2017 collabora anche con Il Nuovo Male, e dall'estate del 2017 con il portale I Think Magazine, dall'autunno 2018 con MeLoLeggo.it. A gennaio 2018 fonda con Elle il sito L'ORTO DI ELLE E ALLI . Metà veneto, metà altoatesino (la mamma è dello stesso paese di Lilli Gruber), è nato nei primi anni Settanta, il giorno del compleanno di Jack Kerouac.
15 Commenti:
I Nirvana erano senza dubbio il mio gruppo preferito allora (assieme ai Sonic Youth), avevano spazzato via tutta la musica precedente. Ero riuscito anche a vederli dal vivo a Milano, il concerto cominciò con School e il bis fu Milk It, se la memoria non mi tradisce, nel mezzo un gran casino. Mi ricordo come fosse oggi la notizia alla tv, lo stupore, la sensazione di perdita e di tristezza.
Mai visti dal vivo, purtroppo. Sì, avevano fatto rinascere il rock, dopo un periodo poco creativo, di stagnazione. Come vedi dalla foto, ho ancora gli occhi gonfi di fronte alla sua chitarra.
ciao vecchio
da nirvanomane mi permetto di coregere la citazione "non sono come loro/ma posso fingere"
ancora meglio no?
ancora debbono arrivare, i nuovi nirvana diocan
li aspettiamo come quel gesù li
al presto
oz
Chiapperi, devo correggere la mia agendina dove avevo scritto questa frase tanti anni fa. Mai fidarsi delle agendine del passato. Grazie per l'impeccabile correzione, che cambia un bel po' il senso ... Comunque il ricordo di Kurt non cambia. Solo dal trentino potrebbero arrivare i nuovi Nirvana.
Ma, scusa, la "sua" chitarra è tua ora?
Non sei te, vero, quello che ha rubato tutte le chitarre ai Sonic Youth durante un tour del 1999?
No, non sono io quello del furto delle chitarre dei Sonic Youth. Ci mancherebbe altro. Quanto alla chitarra di Kurt, è una lunga storia: ti basti sapere che l'ho ricevuta direttamente dalle mani di Courtney Love, magnifica donna rock.
Era un grande. Ricordo la loro comparsata a Tunnel, un mese prima della morte, più o meno...la trasmissione in se era ok, ma il caustico umorismo di Guzzanti e co. (peraltro male indirizzato, in quel caso, solo un siparietto del cazzo...) mal si adattava alla sofferenza che Kurt aveva dentro.
Negli anni '90 abbiamo perso due giganti, Cobain e Jeff Buckley. Se mi guardo intorno adesso, faccio fatica a trovare personalità così. Forse Mark Lanegan, che vedrò presto a Ferrara x il tributo a Nico...
Ma com'è questa storia della chitarra, se è lecito?
Pochi hanno diviso come lui, anche se penso ci siano molti + pro che contro. Un mio amico chitarrista addirittura brindò stupidamente alla notizia della sua morte. Per me Unplugged in New York è uno dei dischi rock più belli degli anni '90.
Ora che ti sei fatto scoprire, ti conviene attrezzare una stanza blindata!
@marco
Concordo con tutto quello che hai scritto nel commento sopra. Lanegan è fortissimo, non mi perdo un suo cd ("Dollar Bill" è la mia ninnananna), ma non posso dire di più sulla chitarra: Courtney è una donna molto generosa. Tutto qui...
@Lucien
Meraviglioso quel disco, imperdibile, ma io continuo a ricordarmi ancora il primo ascolto di "Nevermind" in cantina da me, con amici adolescenti cappelloni e un po' fumacchiati e gli occhialetti tondi alla John Lennon (portavo sempre quelli all'epoca, lenti verdi). Allora ero così. E sono rimasto così, mentre gli altri hanno messo la testa a posto...purtroppo per loro.
Quanto alla chittarra, non temo i ladri, detesto le casseforti, gli impianti d'allarme e i dobermann come minaccia. Basta la mia faccia... e i miei denti aguzzi.
@Tutti
Seattle è stato un momento/movimento importante.
...è stata una meteora e guarda quanto ha seminato.
No, scusa, tu hai una chitarra originale di Cobain che ti è stata data da Courtney Love???
Bella questa, no?!
Non dimenticherò mai il giorno che seppi che era morto.
Mai.
Mi telefonarono, per dirmelo.
Ricordo cosa accadde alla radio.
Raramente ho avvertito tanta tensione, tanto scoramento, tanto senso della fine, beautiful friend, la fine (perché era la fine: se non del mondo, di un mondo).
@marco + alligatore: concordo su Mark Lanegan, un grande!
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