Tinto Brass nudo in anteprima mondiale a Venezia
Non dimenticherò mai una cena di alcuni anni fa a casa di un rigoroso intellettuale marxista amico mio. A quella cena c’era pure un rigoroso cinefilo, uno di quelli che non si perde un festival di Cannes (Venezia la snobba, a dirla tutta), conosce, ha visto e ama un sacco di film. Insomma, è il classico cinefilo militante. Alla domanda del rigoroso intellettuale marxista “chi è per te il più grande cineasta italiano?”, il rigoroso cinefilo rispose (tra l’incredulità generale) “Tinto Brass.”
Ad alcuni si fermò la digestione. Altri cambiarono discorso. Io cercai di approfondire, conoscendo poco il regista veneziano.
Ad alcuni si fermò la digestione. Altri cambiarono discorso. Io cercai di approfondire, conoscendo poco il regista veneziano.
Nel corso degli ultimi anni ho avuto modo di vedere alcuni film del primo Brass, anarchici e spiazzanti, e ho capito le ragioni del cinefilo puro. Penso all’esordio Chi lavora è perduto (che titolo magnifico, che film moderno) oppure a La vacanza, apologo sul potere, manifesto dell’antipsicatria militante che a quei tempi rivoluzionava la società (era il 1971, non ero ancora nato), pellicola spiazzante recitata in dialetto veneto da Vanessa Redgrave e Franco Nero.
Proprio Nero, intervistato da Garofalo su Alias di sabato scorso, ha avuto parole di stima e affetto per Brass, unite ad un rimprovero: perché tutto ‘sto sesso esplicito nelle tue pellicole, Tinto?
Forse perché, caro Nero, i film antisistema, quelli che facevano Pasolini, Ferreri, Bunuel o il poco conosciuto Augusto Tretti, e il primo Brass, appunto, la macchina produttiva non li tollera (lo dice anche Nero nella stessa intervista, più avanti). E allora non ci resta che tenerci stretto questo Tinto, che sarà martedì 2 settembre a Venezia, non al festival ufficiale però, ma a quello del corto, quello giovane del Circuito Off, il Venice International Short Film Festival (dal 30/08 al 05/09, all’Isola di San Servolo). Presenterà il corto Kick The Cock, burleschi giochi maliziosi tra una soubrette e il suo burbero boss, dove, promettono gli organizzatori, Brass si metterà a nudo. Sarà vero? La stessa sera, prima di lui, Seconsexe, l’orgasmo al femminile visto da cinque registe. Un appuntamento da non perdere, come tutta la rassegna, che, non a caso, ha tra gli sponsor il mio amato vino Bardolino (lo dico perché mi piace, non prendo una euro, manco una bottiglia, maledetti!).
PER TUTTE LE INFO SUL FESTIVAL: http://www.circuitooff.com/
PER TUTTE LE INFO SU TINTO: http://www.tintobrass.to/home.htm
Proprio Nero, intervistato da Garofalo su Alias di sabato scorso, ha avuto parole di stima e affetto per Brass, unite ad un rimprovero: perché tutto ‘sto sesso esplicito nelle tue pellicole, Tinto?
Forse perché, caro Nero, i film antisistema, quelli che facevano Pasolini, Ferreri, Bunuel o il poco conosciuto Augusto Tretti, e il primo Brass, appunto, la macchina produttiva non li tollera (lo dice anche Nero nella stessa intervista, più avanti). E allora non ci resta che tenerci stretto questo Tinto, che sarà martedì 2 settembre a Venezia, non al festival ufficiale però, ma a quello del corto, quello giovane del Circuito Off, il Venice International Short Film Festival (dal 30/08 al 05/09, all’Isola di San Servolo). Presenterà il corto Kick The Cock, burleschi giochi maliziosi tra una soubrette e il suo burbero boss, dove, promettono gli organizzatori, Brass si metterà a nudo. Sarà vero? La stessa sera, prima di lui, Seconsexe, l’orgasmo al femminile visto da cinque registe. Un appuntamento da non perdere, come tutta la rassegna, che, non a caso, ha tra gli sponsor il mio amato vino Bardolino (lo dico perché mi piace, non prendo una euro, manco una bottiglia, maledetti!).
PER TUTTE LE INFO SUL FESTIVAL: http://www.circuitooff.com/
PER TUTTE LE INFO SU TINTO: http://www.tintobrass.to/home.htm
Etichette: Anarchia, Bardolino, Cinema, Cortometraggi, Cultura, Festival, IconePop, Tinto Brass, Vino
19 Commenti:
Anch'io non ho mai avuto dubbi sulla genialità di quel regista...anche se le notizie che mi dai mi sorprendono non poco ugualmente...approfondirò ;-)
i due film che citi all'inizio sono spiazzanti se uno conosce tinto brass per tutto il resto dei suoi film (che mi fanno semplicemente cacare). A me personalmente dispiace che si sia buttato via in questa maniera...è anche parte del suo carattere...ma è anche molto colpa di questo paese che non ama per niente autori dissacranti in ogni campo....e infatti si può ben vedere lo stato attuale del cinema.
Non sto facendo la solita palla sul cinema italiano, ma ho come l'impressione che i nostri film siano o dei bei bozzetti italiani oppure buonisti, di destra e sinistra che siano...pieni di paura.
and
www.wrong-.splinder.com
Ah però...Tinto Brass mi manca, cercherò di procurami i film da te citati, grazie per il suggerimento!
Io l'altro ieri ho visto "Time" di Kim Ki Duk...Davvero niente male! anche se preferisco senza dubbio Kieslowski, per me il migliore in assoluto!
E' bellissimo quando leggendo tra i propri blog preferiti si scoprono cose che si ignoravano totalmente: grazie!
Mi procurerò i film che hai citato.
@lucia
Spero sia una sorpresa positiva e ti consiglio di approfondire più che puoi.
@and
I film di Tinto "buoni" (semplificando) non sono solo quei due da me citati, ma molti altri. Tutti i film pre-lachiave sono "buoni" (semplificando), mentre anche in quelli post-lachiave, quelli "cattivi" (semplificando), si possono scorgere bagliori di genio. Per me, "Chi lavora è perduto" e "La vacanza", sono spiazzanti punto e basta, e non se uno consoce il Tinto per tutto il resto. Detto questo, sono sulla stessa tua linea per quanto riguarda il cinema italiano, anche se qualche volta si scorgono bagliori di genio, pure in quello: "Il Divo", per esempio ...
@silvia
Sì, c'è un Tinto che manca a molti, difficilmente reperibile e più censurato di quello "hard". Una censura di mercato, come "Time", che non ho ancora visto e come Kieslowski, conosciuto poco e male.
@j.cole
Spero che tu riesca a procurarteli. Non credo sia facile. "Chi lavora è perduto" io l'ho visto in televisione a notte fonda; "La vacanza" ad un festival, con il regista presente. Mi ricordo che presentando il film, Tinto disse che era stato fischiato a Venezia e lui, a chi lo fischiava, aveva fatto provocatoriamente il gesto dell'ombrello. In sala c'era l'ambasciatore cinese che non capiva, lui conosceva il saluto comunista e quello fascista, disse, ma il gesto di Brass non lo capiva. Lo capì poi. Chissà, forse da lì è nata la nuova Cina della via al capitalismo di Deng...
E comunque Tinto Brass per me è un genio per la frase: "Finchè c'era Monica Lewinsky alla casa bianca, a nessuno importava fare la guerra."
Non voglio nemmeno immaginare....
http://www.bardoc.it/
date un occhiata, è stata davvero una festa straordinaria
paola
Sul cinema - soprattutto quello italiano - non sono un gran che preparato. Cercherò di procurarmi questi due film di Brass, nonostante non mi faccia impazzire come personaggio
@maurone
Bella frase, anche se non del tutto veritiera: pure Clinton le sue guerre le ha fatte.
@stellavale
Immagina, immagina... l'immaginazione al potere.
@paola
Con tutta questa pubblicità almeno una bozza me la potete dare.
@manfredi
Dobbiamo staccarci dal personaggio e guardare, laicamente, il regista, un grande regista. Come detto in altri interventi, il sistema produttivo italico, ha prodotto il personaggio Brass, che non aveva altra scelta.
p.s. Tinto, tutti a vedere i tuoi primi film grazie a me. Mi aspetto almeno qualche anticipazione dei tuoi prossimi per il mio blog...
Tinto nudo? sei sicuro che non sia passato al genere horror?
Ciao!!!
Ehi alligatore, hai percaso recensito nel passato un gruppo che si chiama Verlaine qui sul tuo blog, penso di andarlo a vedere la settimana prossima in un concerto qui a Torino insieme a Marco Parente, Paolo Benvegnù e a Dente.
@simona
Horror? ...capisco!Che ne sai, magari ti piacerebbe...
Staremo a vedere questa sera. Fortunato chi ci sarà.
@maurone
No, i Verlaine non sono mai finiti sotto le fauci dell'Alligatore. Ho recensito invece Dente (anche intervistato) e Marco Parente (sia per un cd che per un dvd molto bello e strano come tutte le sue produzioni). Non sul blog ma sul sito di www.smemoranda.it (puoi trovare la rece e l'intervista a Dente nella sezione lifestyle in data 18 maggio 2007 e 5 luglio 2007). Fammi sapere come sono i Verlaine...
Tanx!
http://circuitooff.mediagrouptv.com/
qui potete vedere anche l'intervista/intervento che tinto brass ha fatto a circuito off. mi sa che non si è spogliato....indagherò...
ciao.
paola
@paola
Grazie per le notizie da Venezia. Ho visto l'intervista e altri filmati. Pare proprio che Tinto non abbia concesso le sue grazie, e le aspettative di molte/i siano andate deluse. Sarà per il prossimo film ...
io ho iniziato a vedere chi lavora è perduto ma era scaricato mal... era un vhs in bassa qualità e ho smesso!
@prefe
Benvenuto. Effettivamente quei film di Tinto non sono di facile reperibilità. Io quel film dal titolo magnifico di "Chi lavora è perduto" l'ho visto a notte inoltrata in tv. La vita di noi cinefili radicali è dura ...
qualcuno potrebbe dirmi come poso fare per vedere l'ultimo corto di tinto brass "kick the cock"?
grazie
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