martedì 31 agosto 2010

Intervista agli Speedy Peones

La foto non tragga in inganno, gli Speedy Peones non si stanno buttando sotto alla locomotiva pur di non arrivare nella palude. È il loro modo di salire sul treno: lo aspettano su binari e poi ci saltano sopra al volo. Saranno qua in un attimo, Padova non è lontana e gli Speedy Peones sono velocissimi, come suggerisce il loro nome: una giostra scatenata/scatenante tra Joe Strummer e i Gogol Bordello, tra i Fuzztones e via adrenalizzando …veloci, velocissimi nell’esecuzione dei pezzi come i celebrati One Dimensional Man o forse ancora di più (non a caso apriranno i concerti autunnali della rediviva formazione di Pier Paolo Capovilla e Giulio Ragno Favero).
Ho in sottofondo il loro recente Karel Thole, omaggio fin dal titolo e dalla colorata cover stracult al grande illustratore olandese, noto, tra l’altro, per le copertine degli Urania. Dodici pezzi spaccacoda usciti con ben tre label del circuito indi: Shyrec, Tornado Ride, Rambla. Difficile immaginare cosa riescano a dare di più dal vivo senza immaginare un infarto. Ma non mancano di ironia e autoironia, cosa non facile in un pezzo di due minuti con la ritmica a mille, le chitarre tirate e la voce a gridare… ma questa sera solo parole scritte. Il treno è arrivato a destinazione. Benvenuti nella palude Speedy Peones
VAI AL LORO MYSPACE http://www.myspace.com/speedypeones

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