Torna in palude, per la quarta volta The Child of a Creek, torna con non un
semplice album, ma due, due dischi fuori in queste settimane con altrettante
label diverse, trovate lontano dall’Italia. Quindi per questo blog, averlo qua
è già un record. Vedremo di batterne altri parlando di Quiet Swamps, uscito con la francese
Ruralfaune nelle prime settimane di ottobre, e Hidden Tales and Other Lullabies,
uscito per la danese Metaphysical Circuits poco dopo. Due album legati al loro
autore, sempre ricchi di suoni e atmosfere eteree, come potete intuire dalla
copertina del primo.
Quiet Swamps appare un disco intimo, per dirla in critichese
dilatato/dilatante, capace di momenti riflessivi di profondità abissale con
accanto grandi staffilate rock. Come sottotiolo potrebbe andare bene Al di là
del concetto di psichedelia. Hidden Tales and Other Lullabies è un tuffo ancora più intimo nella psiche di Lorenzo. Un
album squisitamente strumentale, retto da un pianoforte magico, ma anche con chitarre
e piano elettrico, e tante altre diavolerie usate dal musicante livornese come
un alchimista. Indefinibile, assurdo perdere tempo a parlarne, bisogna
ascoltarlo, anzi, ascoltarli. Pronti?
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