giovedì 30 ottobre 2014

Due parole con the Child of a Creek

Torna in palude, per la quarta volta The Child of a Creek, torna con non un semplice album, ma due, due dischi fuori in queste settimane con altrettante label diverse, trovate lontano dall’Italia. Quindi per questo blog, averlo qua è già un record. Vedremo di batterne altri parlando di Quiet Swamps, uscito con la francese Ruralfaune nelle prime settimane di ottobre, e Hidden Tales and Other Lullabies, uscito per la danese Metaphysical Circuits poco dopo. Due album legati al loro autore, sempre ricchi di suoni e atmosfere eteree, come potete intuire dalla copertina del primo.
Quiet Swamps appare un disco intimo, per dirla in critichese dilatato/dilatante, capace di momenti riflessivi di profondità abissale con accanto grandi staffilate rock. Come sottotiolo potrebbe andare bene Al di là del concetto di psichedelia. Hidden Tales and Other Lullabies è un tuffo ancora più intimo nella psiche di Lorenzo. Un album squisitamente strumentale, retto da un pianoforte magico, ma anche con chitarre e piano elettrico, e tante altre diavolerie usate dal musicante livornese come un alchimista. Indefinibile, assurdo perdere tempo a parlarne, bisogna ascoltarlo, anzi, ascoltarli. Pronti?

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