giovedì 24 aprile 2014

Due parole con We Love Surf


Fantastica copertina con questo acquerello a ritrarre la grande onda, sogno di ogni surfista, per annunciare l’arrivo per la prima volta in palude dei We Love Surf. In realtà non è una prima volta assoluta, in quanto Andrea Marcori, chitarra e voce della band, suona anche nei Kobayashi, già graditi ospiti tanti anni fa su questi schermi. È la prima volta con questa band, spensierata e sempre giovane, come vuole l’immaginario attorno al surf, al quale è dedicato il disco. Up And Riding, infatti, è contraddistinto da dieci pezzi che raccontano dieci personaggi del surf italico, incontrati a concerti o al mare .
Up And Riding è il terzo capitolo di una band nata quasi per gioco, dopo un viaggio alle isole Canarie da parte di Andrea. Il progetto si è gonfiato sempre di più, non artificialmente, ma naturalmente, come un’onda: prima un ep (Holiday, 2010, con 5 pezzi), poi il l’album d’esordio (Go, 2102, con i migliori del surf italico tra i protagonisti di un video), e ora questo Up And Riding, elettrico/eclettico album uscito da qualche settimana. A produrre sempre Curaro Dischi, e questa volta, anche l’impegno di molti fan attraverso la piattaforma Musicraiser. Insomma, una bella storia di giovane rock italico. Eccola ora in palude. Pronti?
PER CONOSCERLI MEGLIO

Etichette: , , , , , , , , , , , ,

mercoledì 29 ottobre 2008

Intervista ai Kobayashi


Dovremmo fare più sesso, e guardare meno tv/ dovremmo smetterla di lavorare per far piacere agli altri …versi come questi parlano direttamente al cuore dell’Alligatore, se poi non sono semplicemente cantati ma declamati, tipo il Max Collini degli amatissimi Offlaga Disco Pax, la conquista è totale e incondizionata. Sì, mi piacciono un sacco questi Kobayashi dal minimalismo spinto e dal ritmo ipnotico. Pieni e vuoti, un equilibrio instabile, una malinconia sottile ma razionale, quel sentirsi gustosamente underground…
Andrea, Nicola, Flavio, da Carrara, terra di anarchici e forti passioni, non sono un semplice power-trio voce, chitarra, basso e batteria, sono un concentrato di emozioni che si fanno largo con strumenti magici e misteriosi come casiotone, microkorg, xilofono, theremin …
Minimali nei suoni, come nel modo di proporsi e nella cover curata dallo stesso bassista del gruppo. Minimali anche nei canali distributivi: il loro disco non verrà venduto (per scelta) attraverso i canali tradizionali, ma solo online e ai concerti. Dal produttore al consumatore, per dirla alla Carlin Petrini. A proposito di produttori (di suoni), siete pronti ad entrare nella palude, Kobayashi? … vi manca molto a finire il ghiacciolo?

Etichette: , , , , , , ,