Con la voce rotta dall’emozione annuncio l’arrivo in
palude di Massimo Bubola. Sono veramente emozionato (come lo si può essere
davanti ad uno schermo del pc), perché era da un pezzo che desideravo averlo
sul blog, perché è uno dei grandi cantautori di sempre, perché ha fatto un
nuovo disco forte, decisamente rock, con tematiche che fanno pensare e
interesseranno molto chi di solito passa di qui. In Alto i Cuori, prodotto come
di consueto dalla sua Eccher Music, è un album ben piantato nella nostra
realtà, tra tiranni che cadono e rivoluzioni fatte (e da fare),
contrapposizioni tra cose vere e cose false (Analogico e digitale, un titolo
ben rappresentativo), sparatorie, tasse, amori, angeli…
Un mondo complesso, pieno di suoni e parole, tipiche
della tradizione dei cantautori di casa nostra, quello presente nell’album con
questa semplice e diretta copertina con tanti cuori colorati. Una copertina
che, nonostante tutto, vuole rappresentare un segno di speranza, in questo
mondo buio, ben descritto nelle undici canzoni di In alto i cuori. La
title-track, messa proprio alla fine dell’album, è l’altro segno di speranza,
con l’hammond, l’assolo di chitarra: in alto i cuori quando il sole splende/ed
il buio copre la città/In alto i cuori quando senti più freddo/e non c’è niente
che ti scalderà …
La voglio sentire dal vivo, come tutto l’album. Ne
avrò l’occasione il 9 febbraio, quando ci sarà la prima nazionale in uno dei
più bei teatri della nostra città, da poco restaurato. E ora live sul blog;
come dire “analogico/digitale”. Pronti?
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