lunedì 5 dicembre 2022

Rece d'Alligatore: Bob Balera

Bob Balera, Pianeti

Dischi Soviet Studio

Ecco i Bob Balera al secondo album, dopo il promettente esordio di cinque anni fa del quale avevo parlato su questi schermi. Se quello era dance-pop puro, questo sembra più pop-rock-dance: giovanile, romantico, con molte canzoni che girano attorno all’amore visto da diversi punti di vista (romantico, folle, malinconico, erotico, triste, ripensato…).

Dall’iniziale Solo tu, rock con un testo molto bello cantato con passione (molto Timoria) alla finale L’astronave, pop-rock elettrico dinamico su di una storia d’amore finita ma rimasta, è un turbinio di emozioni dal gusto vintage. Impressiona L’aquila, brano che più Mogol/Battisti di così non saprei immaginare (provate ad ascoltarlo, poi ditemi), incanta per il gusto del surreale Venezia in autostop, pezzo dal gran ritmo e le chitarre a darci dentro, ci riporta agli anni Settanta con Veronica, lento voce/chitarra per narrare un amore a tre.  

Insomma un disco molto ambizioso che è nato in questi anni tumultuosi con tanti imprevisti, che ha visto anche la tragica scomparsa del loro produttore Claudio Corradini. Ma il duo veneto non si è arreso, portando a casa questo Pianeti, accattivante con un certo gusto. Credo girerà molto.

 

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