NOTE SINTETICHE ALL’ASCOLTO DEL DISCO
GENERE non pervenuto
DOVE ASCOLTARLO su tutte le
piattaforme digitali tipo qui … e previo acquisto cd, naturalmente
LABEL Private Stanze
PARTICOLARITA’ non pervenuto
CITTA’ Modena
L’INTERVISTA
Come è nato Un pianeta su nove?
Non vi è alcun schema alla base del disco, oserei dire
che è una sorta di greatest hits. Mi spiego. Insieme al mio produttore Luca
Spaggiari sono state scelte le canzoni in base alla coerenza stilistica fra le
canzoni, e in un secondo momento in base al potenziale, naturalmente. Ma di
canzoni ne ho scritte assai. Abbiamo fatto una selezione attenta dei brani.
L’unico elemento “ragionato” è stato quello di creare un filo conduttore fra le
canzoni, e questo, come detto prima è stato realizzato per mezzo della scelta
dei pezzi.
Perché questo titolo? … è anche il titolo di uno dei pezzi più intensi del
disco.
Solo in un pianeta su nove si consumano i flussi di cui
parlo in quello che scrivo. Di conseguenza mi appariva come la miglior
soluzione riguardo il titolo. E poi è parte in causa anche la canzone
omonima all’opera.
Come è stata la genesi dell’album, dall’idea iniziale alla sua
realizzazione finale?
Nessuna genesi, nessuna evoluzione, nulla di costruito
tassello per tassello. Come ho detto precedentemente quando ho risposto alla
prima domanda.
Qualche episodio che è rimasto nella memoria durante la lavorazione del
disco?
Stavamo registrando le voci, ed in un pezzo quando ho
attaccato, in cuffia , dopo qualche secondo sento Luca che mi dice “Oh! ma non
siamo mica a super quark, sei un cantautore, mica Piero Angela”. Mi sono steso
dal ridere!
Se questo cd fosse un concept-album su cosa sarebbe? … tolgo il fosse?
Sulla
precarietà che contraddistingue la natura dell’Essere Umano.
C’è qualche pezzo che preferisci? Qualche pezzo del quale vai più fiero di Un pianeta su nove? … che ti piace di più fare live?
Alchimia. Sono molto legato a questo brano perché è stata
la prima canzone che ho scritto, la quale mi ha dato il la per fare mia
l’arroganza sufficiente per vedermi un giorno nella veste di musicista.
Il disco è uscito con Private
Stanze, label che ha sempre cura dei propri cantautori … come è avvenuto
l’incontro? Come avete lavorato al disco insieme?
Ho conosciuto
Luca per mezzo di una amicizia in comune, gli ho mandato i miei provini e i
miei demo e lui si è dimostrato interessato ad una collaborazione.
Siamo iniziati
dalla pre-produzione, dopo la selezione dei pezzi naturalmente. Dopodiché siamo
passati in studio di registrazione dove Luca ha suonato le chitarre, i bassi e
i sinth. La maggior parte degli arrangiamenti sono stati sviluppati dallo
stesso Luca in Studio.
Uno specchio che ti riflette al piano, se non sbaglio, è la copertina del
disco. Come è nato lo scatto e chi è l’autore? … come mai questa scelta?
Come è nato lo scatto lo dovete chiedere a Francesco
Boni, l’autore della fotografia. Professionista eccezionale. Abbiamo scelto
questa foto come copertina dell’album molto semplicemente perché ci piaceva
particolarmente.
Come presenti dal vivo il disco?
Come solista
ho portato il disco dal vivo solamente in occasione della sua presentazione il
9 novembre, lo stesso giorno in cui è uscito. Piano e voce, e di tanto in tanto
Luca faceva incursione con la chitarra. Ma il live che abbiamo in mente è
sufficientemente fedele al disco. Perciò verrò accompagnato da una band. Quando
suonerò, perché trovare da suonare non è semplice.
Altro da dichiarare?
Grazie per lo spazio a me dato.
Etichette: Cantautorato, Emilia Romagna, In palude con ..., Intervista, Luca Spaggiari, Mario Alessandro Camellini, Modena, Private Stanze, Rock, Un pianeta su nove
15 Commenti:
Personaggio nuovo del nostro rock alternativo, interessante personaggio nuovo del nostro rock alternativo con un disco uscito di recente per l'ottima Private Stanze: Mauro Alessandro Camellini (MAC).
Un disco di otto pezzi, il suo esordio, parlati più che cantati, con quel suo accento emiliano, che ne dice molte, con un sarcasmo tutto suo.
Una canzone più forte dell'altra, vorrei citarle tutte tanto mi hanno preso, quindi non ne cito nessuna.
Un pianeta su nove, con il suo pessimismo cosmico si prende in toto o non si prende e per me è uno dei dischi più interessanti dell'anno.
La versione di "Fermate il mondo voglio scendere" oggi ...
Siamo sul livello di Offlaga Disco Pax, Teatro degli Orrori, Le Luci della Centrale Elettica ...
Una nuova voce del cantautorato alternativo che mi piace ... ascoltatelo, fatevi un bel regalo di natale, ascoltatemi.
Diretti al video di LIVORE e poi a nanna.
Sogni d'oro, anzi ... buone feste, baci e MAC!
Uno spazio meritato, bella intervista.
Grazie, e ti devo dire, gran bel disco, che merita ascolto.
Non è musica facile. Non è facile chiamarla semplicemente musica. La musica è un interlocutore per esprimere il proprio disagio a parole. "La vita non è vita se ti lasci morire"...E' bravo.
Ben detto, hai colto in pien Mr Hyde.
Ottima musica, per le parole devo farci il callo (ma il callo è vita?).
Ah, ah, ah ... finché c'è callo c'è speranza.
Posta un commento
Iscriviti a Commenti sul post [Atom]
<< Home page