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venerdì 21 dicembre 2018

In palude con Mario Alessandro Camellini


NOTE SINTETICHE ALL’ASCOLTO DEL DISCO
GENERE non pervenuto
DOVE ASCOLTARLO su tutte le piattaforme digitali tipo qui … e previo acquisto cd, naturalmente
LABEL Private Stanze
PARTICOLARITA’ non pervenuto
CITTA’ Modena
DATA DI USCITA 9/11/2018
L’INTERVISTA
Come è nato Un pianeta su nove?
Non vi è alcun schema alla base del disco, oserei dire che è una sorta di greatest hits. Mi spiego. Insieme al mio produttore Luca Spaggiari sono state scelte le canzoni in base alla coerenza stilistica fra le canzoni, e in un secondo momento in base al potenziale, naturalmente. Ma di canzoni ne ho scritte assai. Abbiamo fatto una selezione attenta dei brani. L’unico elemento “ragionato” è stato quello di creare un filo conduttore fra le canzoni, e questo, come detto prima è stato realizzato per mezzo della scelta dei pezzi.
Perché questo titolo? … è anche il titolo di uno dei pezzi più intensi del disco.
Solo in un pianeta su nove si consumano i flussi di cui parlo in quello che scrivo. Di conseguenza mi appariva come la miglior soluzione riguardo il titolo. E poi è parte in causa  anche la canzone omonima all’opera.
Come è stata la genesi dell’album, dall’idea iniziale alla sua realizzazione finale?
Nessuna genesi, nessuna evoluzione, nulla di costruito tassello per tassello. Come ho detto precedentemente quando ho risposto alla prima domanda.
Qualche episodio che è rimasto nella memoria durante la lavorazione del disco?
Stavamo registrando le voci, ed in un pezzo quando ho attaccato, in cuffia , dopo qualche secondo sento Luca che mi dice “Oh! ma non siamo mica a super quark, sei un cantautore, mica Piero Angela”. Mi sono steso dal ridere! 
Se questo cd fosse un concept-album su cosa sarebbe? … tolgo il fosse?
Sulla precarietà che contraddistingue la natura dell’Essere Umano.

C’è qualche pezzo che preferisci? Qualche pezzo del quale vai più fiero di Un pianeta su nove? … che ti piace di più fare live?
Alchimia. Sono molto legato a questo brano perché è stata la prima canzone che ho scritto, la quale mi ha dato il la per fare mia l’arroganza sufficiente per vedermi un giorno nella veste di  musicista.
Il disco è uscito con Private Stanze, label che ha sempre cura dei propri cantautori … come è avvenuto l’incontro? Come avete lavorato al disco insieme?
Ho conosciuto Luca per mezzo di una amicizia in comune, gli ho mandato i miei provini e i miei demo e lui si è dimostrato interessato ad una collaborazione. 
Siamo iniziati dalla pre-produzione, dopo la selezione dei pezzi naturalmente. Dopodiché siamo passati in studio di registrazione dove Luca ha suonato le chitarre, i bassi e i sinth. La maggior parte degli arrangiamenti sono stati sviluppati dallo stesso Luca in Studio.

Uno specchio che ti riflette al piano, se non sbaglio, è la copertina del disco. Come è nato lo scatto e chi è l’autore? … come mai questa scelta?

Come è nato lo scatto lo dovete chiedere a Francesco Boni, l’autore della fotografia. Professionista eccezionale. Abbiamo scelto questa foto come copertina dell’album molto semplicemente perché ci piaceva particolarmente.
Come presenti dal vivo il disco?
Come solista ho portato il disco dal vivo solamente in occasione della sua presentazione il 9 novembre, lo stesso giorno in cui è uscito. Piano e voce, e di tanto in tanto Luca faceva incursione con la chitarra. Ma il live che abbiamo in mente è sufficientemente fedele al disco. Perciò verrò accompagnato da una band. Quando suonerò, perché trovare da suonare non è semplice.

Altro da dichiarare?
Grazie per lo spazio a me dato. 

15 commenti:

  1. Personaggio nuovo del nostro rock alternativo, interessante personaggio nuovo del nostro rock alternativo con un disco uscito di recente per l'ottima Private Stanze: Mauro Alessandro Camellini (MAC).

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  2. Un disco di otto pezzi, il suo esordio, parlati più che cantati, con quel suo accento emiliano, che ne dice molte, con un sarcasmo tutto suo.

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  3. Una canzone più forte dell'altra, vorrei citarle tutte tanto mi hanno preso, quindi non ne cito nessuna.

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  4. Un pianeta su nove, con il suo pessimismo cosmico si prende in toto o non si prende e per me è uno dei dischi più interessanti dell'anno.

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  5. La versione di "Fermate il mondo voglio scendere" oggi ...

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  6. Siamo sul livello di Offlaga Disco Pax, Teatro degli Orrori, Le Luci della Centrale Elettica ...

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  7. Una nuova voce del cantautorato alternativo che mi piace ... ascoltatelo, fatevi un bel regalo di natale, ascoltatemi.

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  8. Sogni d'oro, anzi ... buone feste, baci e MAC!

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  9. Grazie, e ti devo dire, gran bel disco, che merita ascolto.

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  10. Non è musica facile. Non è facile chiamarla semplicemente musica. La musica è un interlocutore per esprimere il proprio disagio a parole. "La vita non è vita se ti lasci morire"...E' bravo.

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  11. Ottima musica, per le parole devo farci il callo (ma il callo è vita?).

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  12. Ah, ah, ah ... finché c'è callo c'è speranza.

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