NOTE SINTETICHE
ALL’ASCOLTO DEL DISCO
GENERE INDIEROCK
LABEL PIOGGIA ROSSA
DISCHI
PARTICOLARITA’
CITTA’ GENOVA
DATA DI USCITA 26
OTTOBRE 2018
L’INTERVISTA
Come è nato Supervintage?
Nasce dalla necessità di raccontare storie, a volte
autobiografiche, a volte spaccati di quotidianità che guardiamo con i nostri
occhi e che dobbiamo necessariamente mettere in musica.
Perché questo titolo?
Racchiudiamo in una parola quello che si sta ascoltando, un
richiamo alle sonorità più “vintage” dentro una produzione attuale e testi
decisamente improntati al nostro quotidiano: SUPER per la pacca sonora, VINTAGE
per il mood.
Come è stata la genesi del disco, dall’idea iniziale alla
sua realizzazione finale?
L’idea iniziale era quella di mettere un punto dopo un anno
di composizione e arrangiamento, abbiamo fatto una scrematura dei brani, li
abbiamo pre-prodotti e riascoltati fino allo sfinimento, dopodiché ci siamo
chiusi in studio giorno e notte per la realizzazione e concretizzazione.
Qualche episodio che è rimasto nella memoria durante la
lavorazione dell’album?
La quantità di pizze che abbiamo mangiato in studio di
registrazione, ogni disco che si rispetti aumenta il fatturato della pizzeria
più vicina.
Se Supervintage
fosse un concept-album su cosa sarebbe? … anche a posteriori.
Viene difficile pensare all’idea di un concept-album… forse
fare concept è ancora più
supervintage del nostro essere supervintage.
C’è qualche pezzo che preferite? Qualche pezzo del quale
andate più fieri dell’intero disco? … che vi piace di più fare live?
Come se fossero figli siamo affezionati a ogni canzone e dal
vivo proponiamo tutto con la massima energia e sinergia tra noi tre; questo
traspare e ci fa vivere il concerto come un vero momento di piacere.
Tra le preferite in sede live c’è sempre TARA in pole
position. Rappresenta in musica il gancio destro di BUD SPENCER e amiamo
suonarla.
Come è stato produrre Supervintage?
Pioggia Rossa Dischi e poi? Chi avete avuto più vicini?
Il vocabolo “produrre” è sinonimo di quantità di lavoro
enorme, dal registrare, coordinarsi con l’etichetta, l’organizzazione delle
serate, l’ufficio stampa, i social… insomma un lavoro a sé solo quello che
concerne essere “visibili” alle persone.
Pioggia Rossa Dischi prima di essere un’etichetta è un
insieme di amici, il che rende più semplice certe dinamiche all’interno di
quello che si definisce un articolato meccanismo da far girare perfettamente. Sono
giovani e hanno tanta voglia di fare… noi anche, quindi tutti uniti per il bene
comune.
Copertina proprio Supervintage
... come è nata? Di chi è opera?
Con tanta fantasia e la voglia di cercare qualche elemento
che a colpo d’occhio avrebbe lasciato il segno, non necessariamente con
stupore, non volevamo lasciare nessuno a bocca aperta ma fare di un’idea
semplice un punto di forza. Siamo tutti cresciuti con WORDART sui pc degli anni
‘90… per i più giovani anche questo è molto SUPERVINTAGE.
Come presentate dal vivo il disco?
Saliamo sul palco e cerchiamo di
comunicare il messaggio che il rock’n’roll come tutto nell’universo non muore,
ma si trasforma. Con la voglia di urlare e trasmettere alle persone tutti i
nostri pensieri ed emozioni.
Solitamente un nostro live funziona così.
Altro da dichiarare?
Vi abbracciamo tutti e vi aspettiamo ai nostri concerti!
Etichette: Bannana Joe, Bud Spencer, Genova, In palude con ..., Indie, Intervista, Liguria, Pioggia Rossa Dischi, Pop, Rock, Supervintage
7 Commenti:
Rock giovanissimo in palude questa sera con i Banana Joe, power-trio da Genova.
Un buon esordio ... acido, esplicito, diretto, con riferimenti che vanno dagli anni '70 ai '90 ... all'oggi.
Otto pezzo facili per un disco che apre con i singoli Tara, pezzo gajardo con un cantato in italiano che può ricordare il primo Vasco Rossi, e Neve, con rimandi ancora a Vasco Rossi come ai Timoria.
Insomma, siamo in perfetto rock targato Italia, e anche i due video che vi consiglio di cercare in rete, confermano questo ...
Supervintage prosegue sempre in tono forte e deciso con altre sei canzoni tra le quali mi ispirano Vodkanima e Omertse.
La prima per il gran ritmo pop-rock, la seconda, perché chiude l'album in maniera scoppiettante e magica con suoni mai così psichedelici.
Tutto da gustare Supervintage a partire dalle scelte estetiche e dall'atteggiamento indie-rock.
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