NOTE SINTETICHE ALL’ASCOLTO DEL DISCO
GENERE
minimal, indie
LABEL
Asteria Dischi, Khalisa, Cane Nero
PARTICOLARITA’:
composto e registrato in mezzo a un trasloco
CITTA’
Bologna
DATA
DI USCITA 27 ottobre 2017
Come
è nato questo vostro primo ep?
È nato con una fretta incredibile che abbiamo dovuto sedare e gestire, proprio
per ottenere sonorità che avvolgessero e che, in qualche modo, potessero
allontanare tutta la fretta in cui oggi viviamo.
Perché
un ep? … perché in italiano, dopo anni di musica cantata in inglese.
Un
ep perché prima di tutto dovevamo capire noi quale via ci stesse indicando di
percorrere la bussola. L'italiano è stato scelto per necessità. Da anni mi
ripetevo di avere scelto l'inglese a causa della difficoltà stessa della
composizione in italiano. Mi sono sempre giustificata così. Adesso penso che
molte delle cose che volevo dire in questi brani non potessero che essere dette
nella mia lingua.
Come
è stata la genesi dell’ep, dall’idea iniziale alla sua realizzazione finale?
Non
c'è stato un vero inizio ed una vera fine. Dalle bozze iniziali alla
registrazione, passando per l'arrangiamento, tutto si è sviluppato in modo
atipico per noi. Abbiamo lavorato ai quattro pezzi contemporaneamente cercando
di dare loro uniformità e il risultato è la tracklist dell'ep.
Qualche
episodio che è rimasto nella memoria durante la lavorazione del disco?
Tutti
i limiti tecnici che abbiamo dovuto superare registrando nel nostro home
studio. A volte ci siamo chiesti perché non aspettare di potersi permettere di
entrare in studio e registrare con attrezzature migliori, avendo più scelta e
più possibilità. Ma proprio questi limiti ci hanno spronato a fare del nostro
meglio con ciò che avevamo a disposizione.
Se
questo ep fosse un concept-album su cosa sarebbe? … potrebbe esserlo?
Potrebbe
esserlo, certo. Credo che si potrebbe sviluppare attorno al concetto di
memoria.
C’è
qualche pezzo che preferite? Qualche pezzo del quale andate più fieri di
Cristallo ep? … che vi piace di più fare live?
Io
amo particolarmente la circolarità di Tutto
Passa. E' un brano in cui c'è poco, eppure non penso serva niente di più.
Gelo invece preferisce Primavera. Gli
piace rendersi liquido come le sue linee di chitarra.
Come è stato a livello produttivo fare il disco? Da chi gli apporti
maggiori?
Antonia
di Sbam, il nostro ufficio stampa, è stata la prima a credere nel progetto. Ha
sentito le prime bozze e ha voluto lavorare con noi. Questo ha significato
tantissimo per tutto lo sviluppo del progetto. Poi Francesco e Luca di Khalisa
che ci hanno dimostrato il loro appoggio prima ancora di sentire il materiale. E
infine i ragazzi di Cane Nero che sono entrati a far parte della squadra
all'ultimo minuto ma non con meno entusiasmo.
Copertina
molto misteriosa, scura, ermetica … non è un cristallo quello ritratto in copertina,
mi pare. Cosa è? Come è nato tutto il progetto grafico?
Invece
è proprio un cristallo. Si tratta di una Pirite del Sole. Atipica in questa sua
conformazione, un po' come noi. Solitamente si presenta in grappoli cubici
molto lucidi. In questo caso invece forma uno strano disco irregolare e ruvido.
Ci è piaciuta l'idea di lasciare che fosse lei, la pirite, a dare corpo a tutto
il progetto. Vera Roveda all'obiettivo l'ha interpretata mentre emerge da quel
nero e Paolo Masiero ha studiato la grafica, con quei caratteri che a volte
sembrano ruotare su loro stessi.
Come
presentate dal vivo questo disco?
Sul
palco saremo in trio. Io alla voce e al basso, Gelo a chitarre e synth e
Damiano Simoncini a Synth e tastiere.
Altro
da dichiarare?
Dopo la data 0, il 28 ottobre al Tpo in occasione
dell'IndiePride, il tour vero e proprio comincerà a dicembre/gennaio. Non
vediamo l'ora di ripartire.
Etichette: Angelo Casarrubia, Antonia Peressoni, Asteria Dischi, Bologna, Cane Nero, ep, Francesca Pizzo, In palude con ..., Indie, Indie Pride, Intervista, Khalisa, Melampus, Minimal, Rock, Tpo
9 Commenti:
Un vero piacere avere in palude Francesca e Angelo, meglio conosciuti come Melampus, spesso ospiti in palude.
Oggi ritornano qui con un nuovo progetto musicale, un Cristallo di rara intensità, che si presenta con un omonimo ep.
Solo quattro canzoni, ma "solo" non riduce la portata dei suoni, e l'urgenza, la vera e propria "urgenza", che si sente ascoltando, e che ha ribadito Francesca nell'intervita stessa ...
Canzoni, questa volta cantate in italiano ...
Canzoni come Eco, dal ritmo lento, ipnotico, voce vellutata, un clarinetto magico, bel testo intimo, ottime scelte musicali da autentico rock alternativo!
... o Primavera, cullante, intima traccia sulla scrittura, sulla maledizione della scrittura, con un basso fondamentale (a braccetto con parole e canto).
Tutto passa è il pezzo più elettrico del mazzo; sonnambulo a tratti, sale internamente grazie ai vocalizzi, all'uso sapiente di samples e synth ... dal vivo potrebbe fare la differenza.
Come pioggia chiude in modo inquieto/inquietante, con il giusto ritmo, la giusta vibra, con chitarre alt-rock!
Ci piacciono molto i "nuovi" Francesca e Angelo ... credo saranno il vero piatto forte dell'iNDIE-PRIDE che si svolgerà sabato 28 ottobre a Bologna.
Da non perdere.
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