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domenica 22 ottobre 2017

In palude con Cristallo


NOTE SINTETICHE ALL’ASCOLTO DEL DISCO
GENERE minimal, indie
DOVE ASCOLTARLO qui
LABEL Asteria Dischi, Khalisa, Cane Nero
PARTICOLARITA’: composto e registrato in mezzo a un trasloco
CITTA’ Bologna
DATA DI USCITA 27 ottobre 2017

L’INTERVISTA
Come è nato questo vostro primo ep?
È nato con una fretta incredibile che abbiamo dovuto sedare e gestire, proprio per ottenere sonorità che avvolgessero e che, in qualche modo, potessero allontanare tutta la fretta in cui oggi viviamo.
Perché un ep? … perché in italiano, dopo anni di musica cantata in inglese.
Un ep perché prima di tutto dovevamo capire noi quale via ci stesse indicando di percorrere la bussola. L'italiano è stato scelto per necessità. Da anni mi ripetevo di avere scelto l'inglese a causa della difficoltà stessa della composizione in italiano. Mi sono sempre giustificata così. Adesso penso che molte delle cose che volevo dire in questi brani non potessero che essere dette nella mia lingua.
Come è stata la genesi dell’ep, dall’idea iniziale alla sua realizzazione finale?
Non c'è stato un vero inizio ed una vera fine. Dalle bozze iniziali alla registrazione, passando per l'arrangiamento, tutto si è sviluppato in modo atipico per noi. Abbiamo lavorato ai quattro pezzi contemporaneamente cercando di dare loro uniformità e il risultato è la tracklist dell'ep.
Qualche episodio che è rimasto nella memoria durante la lavorazione del disco?
Tutti i limiti tecnici che abbiamo dovuto superare registrando nel nostro home studio. A volte ci siamo chiesti perché non aspettare di potersi permettere di entrare in studio e registrare con attrezzature migliori, avendo più scelta e più possibilità. Ma proprio questi limiti ci hanno spronato a fare del nostro meglio con ciò che avevamo a disposizione.
Se questo ep fosse un concept-album su cosa sarebbe? … potrebbe esserlo?
Potrebbe esserlo, certo. Credo che si potrebbe sviluppare attorno al concetto di memoria. 
C’è qualche pezzo che preferite? Qualche pezzo del quale andate più fieri di Cristallo ep? … che vi piace di più fare live?
Io amo particolarmente la circolarità di Tutto Passa. E' un brano in cui c'è poco, eppure non penso serva niente di più. Gelo invece preferisce Primavera. Gli piace rendersi liquido come le sue linee di chitarra.
Come è stato a livello produttivo fare il disco? Da chi gli apporti maggiori?
Antonia di Sbam, il nostro ufficio stampa, è stata la prima a credere nel progetto. Ha sentito le prime bozze e ha voluto lavorare con noi. Questo ha significato tantissimo per tutto lo sviluppo del progetto. Poi Francesco e Luca di Khalisa che ci hanno dimostrato il loro appoggio prima ancora di sentire il materiale. E infine i ragazzi di Cane Nero che sono entrati a far parte della squadra all'ultimo minuto ma non con meno entusiasmo. 
Copertina molto misteriosa, scura, ermetica … non è un cristallo quello ritratto in copertina, mi pare. Cosa è? Come è nato tutto il progetto grafico?
Invece è proprio un cristallo. Si tratta di una Pirite del Sole. Atipica in questa sua conformazione, un po' come noi. Solitamente si presenta in grappoli cubici molto lucidi. In questo caso invece forma uno strano disco irregolare e ruvido. Ci è piaciuta l'idea di lasciare che fosse lei, la pirite, a dare corpo a tutto il progetto. Vera Roveda all'obiettivo l'ha interpretata mentre emerge da quel nero e Paolo Masiero ha studiato la grafica, con quei caratteri che a volte sembrano ruotare su loro stessi.
Come presentate dal vivo questo disco?
Sul palco saremo in trio. Io alla voce e al basso, Gelo a chitarre e synth e Damiano Simoncini a Synth e tastiere.
Altro da dichiarare?
Dopo la data 0, il 28 ottobre al Tpo in occasione dell'IndiePride, il tour vero e proprio comincerà a dicembre/gennaio. Non vediamo l'ora di ripartire.

9 commenti:

  1. Un vero piacere avere in palude Francesca e Angelo, meglio conosciuti come Melampus, spesso ospiti in palude.

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  2. Oggi ritornano qui con un nuovo progetto musicale, un Cristallo di rara intensità, che si presenta con un omonimo ep.

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  3. Solo quattro canzoni, ma "solo" non riduce la portata dei suoni, e l'urgenza, la vera e propria "urgenza", che si sente ascoltando, e che ha ribadito Francesca nell'intervita stessa ...

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  4. Canzoni, questa volta cantate in italiano ...

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  5. Canzoni come Eco, dal ritmo lento, ipnotico, voce vellutata, un clarinetto magico, bel testo intimo, ottime scelte musicali da autentico rock alternativo!

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  6. ... o Primavera, cullante, intima traccia sulla scrittura, sulla maledizione della scrittura, con un basso fondamentale (a braccetto con parole e canto).

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  7. Tutto passa è il pezzo più elettrico del mazzo; sonnambulo a tratti, sale internamente grazie ai vocalizzi, all'uso sapiente di samples e synth ... dal vivo potrebbe fare la differenza.

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  8. Come pioggia chiude in modo inquieto/inquietante, con il giusto ritmo, la giusta vibra, con chitarre alt-rock!

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  9. Ci piacciono molto i "nuovi" Francesca e Angelo ... credo saranno il vero piatto forte dell'iNDIE-PRIDE che si svolgerà sabato 28 ottobre a Bologna.
    Da non perdere.

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