NOTE SINTETICHE ALL’ASCOLTO DEL DISCO
GENERE Cantautorato punk
LABEL Frivola Records
PARTICOLARITA’ Nichilismo e
canzoni d’amore
CITTA’: Roma/ Potenza
DATA DI USCITA 26/01/2016
L'INTERVISTA
Come è nato Tu sei pazza?
Prima di fare il fonico ho
lavorato per due anni in una pizzeria. La mattina ascoltavamo una radio locale
che passava quasi solo classiconi d’amore, e tra una pizza e un ritornello da
canticchiare ho iniziato ad appuntare delle frasi che mi piacevano sul
cellulare.
Perché questo titolo? … chi è pazza?
La tua ex.
Come è stata la genesi del cd, dall’idea iniziale alla sua realizzazione
finale?
È tutto nato dagli appunti che prendo sul cellulare. Scrivo piccole frasi
che mi dicono qualcosa e in qualche modo mi emozionano. La maggior parte delle
frasi le scrivo in orari improponibili, magari sbagliando diverse lettere e
certe volte manco capisco che minchia ho scritto. Ne accumulo parecchie e ogni
tanto le rileggo, se mi viene qualcosa scrivo, sennò faccio finta di niente e
controllo se ho nuove notifiche su Facebook. Nasce tutto così. Da lì diventa un
giretto di chitarra con la voce e con parole inventate, poi le parole quasi
definitive, poi un provino fatto a computer con i vari strumenti suonati da me.
Dopo questo lo porto in sala prove e lo faccio suonare ai miei musicisti, e
dopo qualche live, ma spesso anche molti live, diventa un pezzo definitivo, se
sopravvive a questi step, anzi steps.
Qualche episodio che è rimasto nella memoria durante la lavorazione del
disco?
Ci ho tenuto a registrare le voci più o meno nelle condizioni in cui avevo
scritto i primi appunti, ovvero ubriaco di vodka. Il fonico all’inizio non ne
era felice, però poi ha capito lo spirito e l’atmosfera era molto bella. Sono
stati 5 giorni di registrazioni intensissime, tipo dieci ore al giorno, e
nonostante fossero pezzi miei, abbiamo improvvisato lì per lì alcune parti
soliste, in certi casi con risultati insperati.
Se questo cd fosse un concept-album su cosa sarebbe? … tiro via il “fosse”?
Sulla ricerca dell’io attraverso il tu.
C’è qualche pezzo che preferisci? Qualche pezzo del quale vai più fiero di Tu sei pazza?… che ti piace di più fare
live?
Mi piace molto fare “Ogni volta che te ne vai”, perché mi sento di riuscire
a far pesare quella bestemmia esattamente come se vivessi quel dolore in quel
momento, di me che non cambierò, di te che non cambierai. Senza soluzione.
Il cd è uscito con Frivola Records, attorno a te Sbam per la promozione,
Sfera Cubica … Una bella squadra … o no? Altre realtà attorno al disco da
citare …
Da quasi un anno, praticamente tutti i giorni, faccio il
fonico a ‘Na Cosetta, un bel locale romano. Sento che senza questa esperienza
sarebbe cambiato qualcosa.
La copertina è molto simpatica, con questi pugili ignudi. Perché lo sono? È
nata appositamente per il tuo cd o era un disegno già esistente? … chi è
l’autore?
L’autore è Antonio Pronostico, mio caro amico e collaboratore da sempre, ed
è nata un’idea che avevo in mente da molto, ovvero questi pugili che si
abbracciano nudi, metafora di due innamorati che sono allo stesso tempo i più
grandi amanti e i più grandi nemici di se stessi. Non credo sia simpatica in
realtà, per me è un urlo disperato di dolore che mi emoziona ogni volta che la
guardo. Però apprezzo il tuo umorismo inglese dai.
Come e dove hai presentato/presenterete l’album? …
Il 13 febbraio al Fanfulla, ovvero il locale dove è iniziato tutto nel
2010, col mio primo vero concerto a Roma. La mia seconda casa insomma, e anche
se quel posto ha avuto mille vite, l’ho sempre avuto come punto di riferimento.
Altro da dichiarare?
Fotografia di un amore perduto
Dio Canon
Etichette: Antonio Pronostico, Basilicata, Cantautorato punk, Fanfulla, Filippo Dr. Panico, Frivola Records, In palude con ..., Intervista, Potenza, Roma, SBAM, Sfera Cubica, Tu sei pazza
5 Commenti:
Umorismo nero a piene mani ... Filippo è un personaggio.
Difficile, se non impossibile fare qualche titolo.
10 ore ubriaco al giorno ubriaco di vodka quindi?! Qui ci vuole una spilla premio per la resistenza!
Il titolo poi mi ispira molto!
p.s.
vista la prima frase sembro anch'io ubriaca, solo stanca invece!
Titolo e copertina (causa il mio umorismo inglese), imperdibili, hai ragione Serena.
Ubrica? ... stanca? Ascolta Filippo e ti sentirai leggera.
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