NOTE SINTETICHE ALL’ASCOLTO DEL DISCO
GENERE
Pop
DOVE
ASCOLTARLO (in parte o tutto)
LABEL
Maledetto Sole
SITO O FB DEL
GRUPPO
CITTA’:
Brescia
Come è nato Caldo invernale?
Si è trattato di un processo
graduale. Essendo il mio primo disco si tratta quasi di una raccolta di canzoni
scritte anche in momenti piuttosto distanti tra loro ma accomunate da un cambio
di direzione abbastanza netto rispetto a quello che facevo con il mio gruppo. Caldo Invernale
è nato parallelamente alla decisione di prendere una strada solista. Contiene
brani molto introspettivi e personali e, soprattutto in termini di temi
trattati, si è trattato di un passo molto difficile per uno abituato a scrivere
in termini enfatici. Ora punto alla semplicità.
Perché questo titolo? … direi perfetto per l’inverno del 2015/2016, caldo.
O non ti riferivi al clima?
Purtroppo non avevo idea dei disastrosi effetti che il riscaldamento
globale avrebbe avuto anche e soprattutto su questo inverno quando ho scelto il
titolo … No, la mia intenzione era piuttosto quella di evocare una sensazione
di intimità, come quando si sta sotto le coperte a leggersi un libro mentre
fuori piove o nevica. Un momento in cui si sta in pace con se stessi e ci si
coccola.
Come è stata la genesi del cd, dall’idea iniziale alla sua realizzazione
finale?
Ho puntato alla realizzazione di un cd solo dopo aver pubblicato una serie
di canzoni per rompere il ghiaccio. Quindi mi trovavo con quasi mezzo disco già
esistente. Si trattava di completarlo con alcune tracce che rappresentassero lo
stato in cui sono ora, anche dal punto di vista compositivo. E’ stato in qualche
modo illuminante “provarci da solo”. Quando si è in un gruppo da parecchi anni
si finisce per pensare di non valere come singolo, di non essere in grado se
non come parte di un ingranaggio. Uscire da questa logica autorestrittiva è
stato molto liberatorio. Ne esco più forte e più motivato.
Qualche episodio che è rimasto nella memoria durante la lavorazione del
disco?
Dopo aver deciso di lavorare alle ultime canzoni del disco con Ronnie
Amighetti, amico fonico e musicista molto talentuoso (consiglio a tutti di
cercarsi l’ultimo disco dei The Union Freego per farsene un’idea), gli
diedi alcuni progetti con delle idee abbastanza definite di arrangiamento. Su La Volpe e La Gallina in particolare la
mia idea era pressoché definitiva e da lui volevo principalmente una mano sui
suoni, per i quali la mia competenza è decisamente limitata. Arrivato in studio
però scopro che Ronnie aveva lavorato ad un arrangiamento completamente diverso
della canzone (forse mi ero scordato di dirgli cosa volevo). La sua versione
era così bella che decidemmo di registrare una doppia versione. Ed è così che è
nata la RoAm
Version presente in coda all’album! Ma potrei anche raccontarti
del primo giorno di studio per registrare Come gli Abba e i Duran Duran, quando
la mia fidata Fiat Ulysse si ruppe a 200 metri dallo studio di Alessio Camagni,
che rimase ad aspettarci per tutta la mattina. Faceva un caldo assurdo a
Milano. La frizione si sciolse nel vero senso della parola lasciando il pedale
incollato…
Se questo cd fosse un concept-album su cosa sarebbe? … anche a posteriori.
Non credo si possa descrivere Caldo Invernale come un concept-album,
ma c’è un filo conduttore che ha fatto sì che questi pezzi finissero nello
stesso album. Partendo da una certa introspezione ho provato a rendere i
concetti delle canzoni più universali, per fare in modo che tutti (o se non
tutti almeno tanti) potessero rispecchiarsi nei contenuti. Nel disco di parla
di un amore positivo ed eroico, qualcosa che migliora la vita e che ha
l’effetto di un’energy drink. Ma si parla anche del coraggio di cambiare,
crescere e presentarsi al mondo con onestà, senza nascondersi.
C’è qualche pezzo che preferisci? Qualche pezzo del quale vai più fiero di Caldo invernale?… che ti piace di più
fare live?
Sicuramente La Volpe e La Gallina è il
pezzo a cui sono più legato. E’ stato difficile trattare il tema
dell’universalità dell’amore passando un messaggio contro le discriminazioni
che partono dal pregiudizio e dall’ignoranza. Era da tempo che volevo farlo e
sono molto felice di aver trovato un modo delicato e romantico per raccontare
l’amore di una coppia non accettata dalla comunità. Un altro pezzo di cui sono
particolarmente fiero è L’Estate
Assassina, che non per niente apre l’album. E’ l’ultimo pezzo
scritto in ordine di tempo tra quelli della tracklist e per questo lo vedo come
quello che svela maggiormente la direzione verso la quale intendo muovermi.
Il cd è uscito con Maledetto sole … sempre riferito al clima? Scherzi
a parte: parlami delle realtà produttive attorno al disco…
Perché sviluppato nel tempo, Caldo Invernale non ha una sola mano
produttiva, come siamo ormai abituati a sentire in un disco italiano. Per
questo io credo che fotografi il mio passaggio da membro di una band a solista.
Quindi all’interno del disco ci sono mani diverse, a partire da qualcosa
prodotto con l’aiuto dei Fraulein
Rottenmeier per arrivare al già citato Ronnie
Amighetti, passando dall’esperienza con Alessio Camagni (produttore, tra
gli altri, dei primi dischi dei Ministri),
Francesco
Rapaccioli (che anche il mio vocal coach) e Vincenzo Salvia, che ho voluto
per dare al finale un tocco più easy e divertente, coi suoi riferimenti agli
anni ’80 più sintetici.
La copertina è molto simpatica, direi strettamente legata al titolo... o mi
sbaglio? È nata appositamente per il tuo cd o era un disegno già esistente? … chi
è l’autore?
L’opera in copertina è un’illustrazione dell’artista inglese Chris Lodge. L’ho trovata con una ricerca online, ma già
sapevo che volevo un pettirosso su un ramo invernale. Sono contento che lui
abbia accettato perché tra tutte le opere che mi interessavano (anche altri
artisti avevano dato la loro disponibilità) questa era di certo la più
rappresentativa della mia idea. Quel piccolo volatile coloratissimo che
sopravvive in un clima inospitale è una bellissima metafora di come mi sono
sentito durante la lavorazione dell’album: libero e forte.
Come e dove hai presentato/presenterai l’album? …
Non c’è stata una vera e propria presentazione dell’album. Ho voluto
suonarlo in privato in un piccolo teatro tra famigliari e amici (ma c’erano le
telecamere accese e presto pubblicherò dei live tratti da quel giorno). Spero
di poterlo portare in giro presto ma preferisco costruire ancora un po’ prima di
buttarmi in una serie di concertini che potrebbero distrarmi in un periodo
delicato.
Altro da dichiarare?
Ringrazio voi per questa bella intervista, principalmente. Poi invito chi
non l’abbia ancora fatto a condividere il video che abbiamo realizzato per La Volpe e La Gallina, perché questo è un
periodo delicatissimo riguardo la questione unioni civili e voglio che il mio
video rappresenti anche un aiuto nei confronti di coloro che vivono nella
solitudine di un’omosessualità mai dichiarata per timore. E’ tempo che l’Italia
faccia dei cambiamenti da questo punto di vista e le leggi sono il primo passo
per avviare un processo più radicale di pensiero sociale.
Etichette: Brescia, Caldo Invernale, Chris Lodge, Fraulein Rottenmeier, Giorgio Danke, In palude con ..., Intervista, Lombardia, Maledetto Sole, Pettirosso, Pop, Ronnie Amighetti, The Union Freego, Unioni Civili
10 Commenti:
vado sul video... :-)
Bravo, e se puoi/vuoi condividi ...
Video condivisio.
Bellissimo album, dalla copertina non l'avrei mai sospettato così danzereccio, anni ottanta, allegro pur nei temi seri. Da vacanza on the road spensierata ma impegnata ;)
Le mie preferite sono Albarosa, Natale al mare (molto grezza anni ottanta, perciò mi piace ahah), Come gli Abba e i Duran Duran, ma anche L'esercito degli sfigati. Praticamente tutto da cantare a squarciagola.
Sì, è un disco forte e danzereccio, decisamente molto eighties, decennio che detesto ... nonstante questo direi un disco buono. Le mie preferite? Difficile!
Direi Come gli Abba e i Duran Duran per il gran ritmo e l'essere ironicamente autobiografico, poi Quando mi hai baciato forse per gli stessi motivi, L'esercito degli sfigati (non si può spiegare, bisogna ascoltare, siamo in pieni anni '80), e La volpe e la gallina, della quale invito a condividere il video come ha fatto Elle (nell'album ci sono due versioni).
Bel video, l'ho condiviso sul mio blog. Grazie Al, anzi, Danke Giorgio,quasi come me ...
Video condiviso giusto in tempo per la festa degli innamorati :)
Grazie per le tue magnifiche recensioni/interviste.
Grazie George, grazie Berica ... un bel modo per festeggiare gli innamorat. Tutti!
non so il resto, ma la copertina è meravigliosa
Hai ragione Amanda. Anche la musica consiglio, se ti piace quella anni ottanta.
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