Holiday in Arabia per la prima volta su questi
schermi, e in palude si balla da subito. Si balla contro il grigiore
dell’inverno, contro il grigiore delle politiche economiche, contro chi vuole
farci credere che i giochi siano fatti. E allora Open Ending per chi ama i
finali aperti, musica elettronica con un’anima, nove pezzi gioiosamente
sintetici dati alle stampe per Baffo Music, label parigina di gusto sopraffino.
Sì, per il loro disco d’esordio sono andati fino in Francia, Sebastiano Confetta
e Marco Ghidelli, mente e corpo del progetto musicale, e hanno fatto un gran
bene.
La mia coda non sta mai ferma un attimo quando Open
Ending gira nel lettore. Nove tracce composte e prodotte dai due in nove mesi
(come un bambino), assieme a Emanuele Battisti. Contributi vocali di Pietro
Paletti dei The R’s (spesso graditi ospiti in palude), e Riccardo Bocci dei
Nokeys, più il campionamento di una frase importate e rivelatrice di Milano
calibro 9, stracult di Fernando Di Leo, per un pezzo intitolato
emblematicamente Petrolio. Insomma, come capirete, c’è molto entusiasmo per
questo cd. E allora pronti?
Etichette: Alternative, Baffo Music, Due parole, Elettronica, Fernando Di Leo, Foolica, Francia, Holiday in Arabia, Intervista, Lombardia, Mantova, Nokeys, Open Ending, Parigi, Rock, The R’s
99 Commenti:
... scatenati questi HiA, qui si balla e basta in palude questa sera ;)
ehi ciao! sono marco
Ciao, io ci sono!
Ciao, benvenuti in palude ...
Qui il vostro disco gira da un bel po' ...
Avete voglia di parlarne?
certo! con molto piacere!!
E allora parliamone, parliamo di Open Ending
Ditemi come è nato?
E’ nato passando ore e ore in studio a suonare. Abbiamo un approccio compositivo basato sulla jam, improvvisiamo molto.
E’ un modo di lavorare abbastanza anomalo per l’elettronica, ma amiamo molto sperimentare finchè i pezzi non trovano la giusta atmosfera.
9 mesi di improvvisazione, per 9 brani ... una bella esperienza.
Abbiamo un'anima jazz...
in realtà la nostra collaborazione dura da molto più tempo. diciamo che gli ultimi due anni sono serviti a mettere insieme il materiale che poi abbiamo scelto per il disco
Si sente, ad ogni ascolto, sembra un disco diverso, magico, magico ...
Perché questo titolo?
Io, come vedete nell'intro, ho dato la mia interpretazione ... libera.
Riteniamo che la nostra musica sia molto “cinematografica”, amiamo il cinema e le colonne sonore. Il titolo voleva essere un omaggio a questa nostra vocazione. In particolare ai film con il finale aperto che lasciano spazio a ipotesi e riflessioni personali .
... come la novelle vague francese, non a caso l'avete fatto con una label parigina.
sì, diciamo che questa è una buona coincidenza!
Quella è una casualità, quando abbiamo fatto il disco avevamo in testa cose più alla David Lynch
Grande Lynch ...dai primi, come agli ultimi film, anche se diversissimi, c'è sicuramente questo finale aperto...
Come è stata la genesi del cd, dall’idea iniziale alla sua realizzazione finale?
Un suo marchio di fabbrica...è anche un ottimo musicista!
Dopo il primo Ep che era composto da canzoni lunghe e ambientali la nostra volontà era di fare un disco più diretto. Volevamo mantenere la nostra matrice ambient kraut e aggiungere qualche parte vocale
Durante le fasi di registrazione poi abbiamo individuato immediatamente le tracce adatte ai featuring, così per Cosmos ci siamo rivolti a Pietro Paletti e per im(patience) a Riccardo dei nokeys
Entrambi hanno fatto un lavoro splendido arricchendo il disco di due interpretazioni fantastiche!
Sto ascoltando adesso im(patience)
Veramente bella, Riccardo ha una voce a metà strada tra Nick Cave e Mark Lanegan ...
Grande anche Pietro, spesso ospite qui con il suo gruppo.
beh, in effetti abbiamo avuto modo di condividere diversi palchi con Riccardo e con i nokeys e quando è uscita impatience abbiamo pensato che fosse proprio adatta alla sua voce
un'altra collaborazione di cui andiamo fierissimi!
Si, una voce molto bella e rara.
Il testo di im(patience) è opera sua, secondo me ha fatto un gran bel lavoro!
Pietro anche da solista sta facendo cose meravigliose.
Uscirà a breve il suo nuovo album.
Qualche episodio che è rimasto nella memoria durante la lavorazione di questo vostro album?
Attendiamo l'album di Pietro con impazienza ...
Ogni giorno, entrare in studio e lavorare al disco era un momento solenne. Ogni singolo istante era vissuto intensamente come se fosse un privilegio.
sì, anche per me è difficile pensare ad episodi particolari. Direi che ci sono state molte belle esperienze, come ad esempio l'incontro con emanuele che poi ha portato all'uscita dell'album così come la sentite ora
Se fosse un concept-album su cosa sarebbe?
... forse lo è.
Ascoltando per intero Open Ending si ha l’impressione che vi sia una progressione emotiva che ha il suo culmine di drammaticità in Tegel (l’ultima traccia). Una traccia la cui essenzialità produce un senso di estraniazione
durante la lavorazione dell’album ciò che accadeva fuori dallo studio non poteva non riflettersi nella nostra musica. Lo spleen che ne deriva è frutto dell’incertezza e che si prova in questi tempi di forte tensione sociale
Sì, sembra di affondare nei fondali marini, dopo un viaggio in alto.
E gli spezzoni del film di Di Leo non vengono a caso ...
Assolutamente no, credo che in questo momento siano attuali come non mai, o forse lo sono sempre stati!
no, esatto! non sono presi a caso... anzi ci sembravano molto calzanti!
Attualissimi, attualissimi ... e non credo sia un caso arrivino poco prima di Tegel...
A proposito, c’è qualche pezzo che preferite? Qualche pezzo del quale andate più fieri di Open Ending ?
Tegel è un pezzo a cui siamo legatissimi, ci sembrava scontato metterlo alla fine dell'album, in realtà in quel punto assolve al meglio il suo ruolo.
Uhmm... domanda difficile! Personalmente sono legato a tutto il disco. Abbiamo lavorato per due anni a questi pezzi e quindi li abbiamo pensati e ripensati per lungo tempo. In ogni pezzo c'è qualcosa di cui vado molto fiero: a volte è un suono, a volte un giro di synth o a volte gli arrangiamenti. In sostanza direi che non sarei proprio in grado di dire se dentro quest'album c'è un pezzo che posso definire “il mio preferito”.
Certo, è un disco compatto...
Un compact disc ;)
Battuta non mia, ma di Enzo Moretto degli … A Toys Orchestra ;)
No no era bellissima!!!
A me piacciono molto anche 1960 , Whispering (im)patience Petrolio
A produrre il cd è la label francese Baffo Music. Come mai una etichetta francese? Come vi siete incontrati? Come prosegue il lavoro con loro?
sì, il disco è uscito per la Baffo Records, la nuova Label parigina guidata da Emanuele Battisti, che ha collaborato con noi per tutta la fase di produzione dell'album
Abbiamo conosciuto Emanuele grazie ad amicizie comuni (e qui tornano fuori ancora i nokeys) e ovviamente ad interessi comuni
l lavoro di Emanuele è stato per noi prezioso: ci ha aiutato a dare forma e completezza ai pezzi. Emanuele è riuscito ad entrare subito in sintonia con noi e è riuscito a dare all'album esattamente la forma che avevamo in mente
... e la mantovana Foolica records come supporto promozionale. Una bella realtà italica, accanto a quella francese.
Sì, Foolica Records segue per noi la promozione e l'ufficio stampa. Stimiamo molto il loro lavoro e ci lega per altro anche un rapporto di amicizia!
Copertina molto semplice, diretta, un fumetto surreale… disegni che sono dello stesso tenore dietro e nel libretto interno …di chi è opera tutto ciò? È nata prima la copertina o prima il cd?
La copertina è frutto di una delle preziose collaborazioni che siamo riusciti ad avere all'interno del disco. I disegni sono di Fausto Gilberti, già autore di alcuni libri illustrati come “Rockstars”, uscito un paio di anni fa.
Abbiamo conosciuto Fausto grazie a comuni passioni musicali e, quando gli abbiamo proposto di disegnare per noi la copertina dell'album, è stato felice di poterci aiutare.
Sembra perfetta per l'album...
Anzi, lo è ...
Come e dove presenterete/avete presentato questo album? …che è uscito?
Si,impreziosisce il tutto...
Sì, ovviamente abbiamo fatto ascoltare a Fausto l'album completo e poi gli abbiamo lasciato completa autonomia
il risultato finale ci ha soddisfatto molto!
Per il momento stiamo cercando principalmente di presentare l'album attraverso la promozione su radio, blog e riviste
Per ora purtroppo non siamo ancora in grado di dire con precisione quando riusciremo a presentare l'album dal vivo. La distanza fisica (vi sto scrivendo dalla Germania) ha rallenta un po' i lavori in questo senso
... e questa sera è stato un bel live in palude ;)
Comunque contiamo nei mesi prossimi di potere organizzare alcune date live. Vi terremo sicuramente aggiornati!
... dalla Germania, ma dai. Qualche volta, qui in palude durante le interviste, capita una ragazza che vive a Berlino ... questa sera mi ha detto che aveva sonno, ma passerà a leggere domani, e troverà una bella sorpesa.
ecco! anch'io a Berlino per la precisione!
Ah, ah, ah, come è piccolo il mondo.
Una domanda che non vi ho fatto, una risposta e poi tutti a nanna…
Come già accennava Marco all'inizio di questa chiacchierata, mi piace ribadire che il nostro lavoro è un lavoro che nasce sempre dalla musica suonata.
Il nostro metodo compositivo non parte mai dal computer, ma piuttosto da ore di prove sugli strumenti. Questo credo che riesca a dare un carattere singolare e in qualche modo unico al disco. Il nostro intento era quello di fare dei pezzi elettronici ma volevamo che questo non limitasse l'intento espressivo.
Per questo partire dalla musica suonata ci è sembrato il modo più spontaneo riuscire a comunicare con le persone che poi avrebbero ascoltato il disco.
Direi importante questo, senza perdere di umanità ...
Grazie Marco, grazie Sebastiano ...
Grazie mille a te!!
Grazie a te é stata una bella serata!
Alla prossima ...
Buona notte, arrivederci!
Buonanotte e buonafortuna ai Holiday in Arabia.
... agli, refuso ;)
alla prossima!
... tutti da Berlino ;)
A me stupisci sempre, Alli. Ma quante ne sai e quante ne scovi !
Alè Holliday Arabia
ho sentito il primo brano della lista al tuo link su FB, accattivante sonorità..
e la vignetta sopra è troppo carina
mi applicherò :) ciao Alli!
@Irene
Io non faccio nulla, sono loro a venire direttamente in palude ...
@Giovanotta
Applicati, e poi ripassa che ti interrogo ;)
Alli!!! Uffi..
vabbe', ho letto l'intervista e ora sto ascoltando l'album, direi che questa musica a Berlino ci sta benissimo (in una delle tante facce di Berlino, facce con due orecchie ciascuna, naturalmente). Però che figura mi fai fare, potevi dire che avevo un impegno ;)
Basta, devo organizzare meglio la mia settimana!
Ah, ah, ah ... ma non ho detto il nome ;))))))))))))
Ma quante Elle aus Berlin vuoi che ci siano, certo che sono io!!! ;)
ops.. avrei dovuto scrivere "quante ragazze aus Berlin".. vabbe' scrivo male perché ho sonno ;)
Ne conosco altre due ;)
Dovevo immaginarlo, tre è il numero perfetto.. comunque sono io quella che capita nelle interviste.
Va bene mi sono sputtanata da sola, se mi offri da bere non ne parliamo più :)
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