Intervista agli Outopsya
Mi fa piacere avere sul blog in questa serata sanremese un gruppo lontanissimo da quel rutilante spettacolo televisivo moralista, fintoperbenista, banale, noioso e chi più ne ha più ne metta, in onda sugli schermi televisivi in questi giorni: gli Outopsya, da Rovereto, la cittadina in provincia di Trento nota anche per il Mart, museo all’avanguardia (da vedere).
Gli Outopsya sono proprio l’opposto di quel mondo, visto e sentito con le mie orecchie l’audace sperimentalismo tecnico (fondono a temperature altissime da scottarsi metal, fusion, progressive), constatato che le loro non sono proprio canzonette con rime baciate cuore/amore, letto dell’originale scelta del gruppo di comparire in immagine il meno possibile. Insomma, dietro agli Outopsya c’è sostanza, chimica magari, ma di qualità. L’ho sentita ascoltando il loro recente Sum, uscito sul finire del 2009 presso Videoradio.
Sembra di vederle uscire dal lettore cd le canzoni di questo disco. C’è qualcosa da alchimisti nel fare musica dei due ragazzi di Rovereto. Quale il segreto? Lo sveleranno, forse, questa sera. Siamo pure vicini geograficamente, non ho bisogno manco del satellite. Basta un ponte radio. Pronti?
VAI AL LORO MYSPACE http://www.myspace.com/outopsya
Gli Outopsya sono proprio l’opposto di quel mondo, visto e sentito con le mie orecchie l’audace sperimentalismo tecnico (fondono a temperature altissime da scottarsi metal, fusion, progressive), constatato che le loro non sono proprio canzonette con rime baciate cuore/amore, letto dell’originale scelta del gruppo di comparire in immagine il meno possibile. Insomma, dietro agli Outopsya c’è sostanza, chimica magari, ma di qualità. L’ho sentita ascoltando il loro recente Sum, uscito sul finire del 2009 presso Videoradio.
Sembra di vederle uscire dal lettore cd le canzoni di questo disco. C’è qualcosa da alchimisti nel fare musica dei due ragazzi di Rovereto. Quale il segreto? Lo sveleranno, forse, questa sera. Siamo pure vicini geograficamente, non ho bisogno manco del satellite. Basta un ponte radio. Pronti?
VAI AL LORO MYSPACE http://www.myspace.com/outopsya
Etichette: Blog, Elettronica, Intervista, Metal, Outopsya, Progressive, Rovereto, Sanremo, Storia, Sum, Synpress 44, Trento, Videoradio
95 Commenti:
Eccoci!!!!
Bene arrivati nella palude...viaggio breve.
Siete pronti?
Eh, si già siamo vicini geograficamente, con internet poi...a due click!!!!
Prontissimi!!!!
Allora, vado con la prima domanda...
Chi sono gli Outopsya?
OUTOPSYA è un ”progetto” portato avanti sostanzialmente da due persone, Evan Mazzucchi e Luca Vianini, ma aperto ad inserimenti di performers di qualsiasi estradizione senza preconcetti di sorta. Recentemente è uscito "SUM" ma il tutto è in continua evoluzione.
Sì, l'ho ascoltato, anche il cd sembra sempre in evoluzione ...ma poi ci arrivo.
Perché questo nome misterioso … e unico? Uno pensa all’autopsia, invece …
Problemi sul ponte radio?
Ehehe, no no....niente autopsia anche se può esserci una certa assonanza!!
OUTOPSYA è un nome nato casualmente e di suo non avrebbe alcun significato...siccome fa molto tendenza dare a tutti i costi un senso alle cose solo dopo averle fatte (molto “out of psychical activity”) ci sembrava brutto sottrarci a tale usanza, ma solo con il nome, ed abbiamo deciso che OUTOPSYA avrebbe potuto essere l’acronimo di “OUT Of PSYchical Activity”.
Da italiani noi lo pronunciamo quindi “Autòpsia” senza accentare la “i”.
Tra l’altro OUTOPSYA non esiste in nessun vocabolario e quindi identifica solo noi!! Grande comodità nella selva di Internet!!
Già, è unico, siete unici.
Come nascono le vostre canzoni? Prima la musica e poi le parole o è il contrario?
Lo prendiamo come un complimento!!!!!!YEAH
Lo è ...unici nel nome come nella musica.
... ditemi delle canzoni.
Le nostre "canzoni" nascono a tavolino mettendo in successione note ed idee a cui, quando riteniamo opportuno, vengono aggiunti i testi trattando la voce come fosse uno strumento senza riservarle il “primo piano” come si usa spesso fare; nel corso delle prove il tutto viene ulteriormente sviluppato ed elaborato.
Come sono nate le canzoni di “Sum”?
“SUM” è un condensato di brani composti negli anni, presentati più volte dal vivo con varie formazioni ma che solo ora abbiamo fissato nella loro forma definitiva!!
Come si evince dal titolo e ancor più dalla cover, per noi appositamente disegnata dall’artista emergente Michela Eccheli, “SUM” è un estratto, un distillato di brani in gran parte da noi già proposti live nelle decine di performance che hanno visto l’alternarsi di formazioni (da due a cinque elementi con e senza computer) e arrangiamenti, sempre differenti, variabili di volta in volta a seconda delle occasioni.
I brani sono nel disco presentati come originariamente concepiti completi di parti vocali che nelle nostre esibizioni, soprattutto nei primi anni di attività, erano state per vari motivi sacrificate portandoci a proporci come trio esclusivamente strumentale.
Con le voci e l’inserimento di diversi strumenti elettronici, tutto acquista una nuova veste ed una nuova collocazione, discostandosi anche considerevolmente da quelli che potevano sembrare i nostri riferimenti stilistici.
Finalmente è quindi possibile ascoltare OUTOPSYA nella sua completezza.
Perchè parlate di trio? ...oltre a voi due chi c'è?
...o cosa?
All'inizio eravamo un trio basso-chitarra-batteria!! Attualmente siamo in 2 persone con il pc come terzo elemento multifunzione!!
Quindi per certi aspetti siamo ancora un trio!!
Già, è a quello che pensavo...
C’è una canzone in particolare che rappresenta l’ outopsya -sound?
No!! Forse nel nostro caso è meglio considerare il disco intero come possibile manifesto dell’Outopsya-Sound!!
In effetti è un oggetto molto compatto...
Un oggetto liquido, ma compatto. Magia da alchimisti.
Si l'idea era di fare un cd che fosse un concept album dal punto di vista sonoro!!!
Ma "SUM" che significato ha?
"SUM" tradotto letteralmente sta a significare somma, riassunto...nel nostro caso una sorta di distillato di quanto fatto in questi anni!!!
...un distillato... mi piace e rede bene l'idea.
Dove trovate l’ispirazione?
A proposito di scrittura e ispirazione, mi ricordo quello che diceva Eddie Vedder: le idee migliori vengono nei momenti più inopportuni, quando non hai la possibilità di buttarle giù. Poi le dimentichi, e ti rimane il vago ricordo di una cosa grandissima....che rabbia.
Raramente i nostri brani sono frutto di ispirazione momentanea o passeggera...di solito nascono da un idea generale già ben definita e compiuta!!
No no niente quadernetti o simili.. Le parti vengono registrate come bozza e subito trascritte quindi non c’è pericolo di dimenticarle...quando l’idea nasce nella testa non può più scappare.
...è in trappola!
Anche questo è un bel punto di vista interessante.
“Sum” è uscito con la label indipendente Videoradio . È facile per un giovane musicante trovare un’etichetta?
Voi come vi siete trovati? Come collaborate?
Da quello che sentiamo ormai ci sono moltissime etichette e quindi non dovrebbe essere troppo difficile trovarne una che ti pubblica il lavoro, solo bisogna vedere cosa hanno da offrire!!
Certamente non è più come alcuni anni fa...difficilmente sono disposte ad investire su un gruppo; dalla nostra esperienza, purtroppo molto poche si accollano (ad esempio) i costi di produzione del cd!!
Noi siamo stati contattati dalla Videoradio ed abbiamo accettato di firmare un contratto annuale con loro...e loro finora si sono rapportati correttamente con noi!!
... ma il contatto come è avvenuto?
Ci hanno contattato loro tramite un semplice messaggio su myspace!!!e poi...eccoci qui!!!
Quindi la Rete...
Allora vi chiedo, con Internet che rapporto avete da utenti?
Non siamo internet-addicted, lo utilizziamo per lo più per lavoro, mail e qualche social network per la promozione!!!
Social network...
Myspace vi sembra una cosa buona o solo una vetrinetta? ... superato da Facebook? Anche se ora FB appare ridimensionato, non è più la moda del momento, fa pure cose impegnate, manifestazioni, appelli …
Su Myspace e Fb ormai ci sono tutti, ma proprio tutti, quindi li troviamo piuttosto dispersivi…..è innegabile d’altronde che siano comunque quasi gli unici canali con cui farsi conoscere e soprattutto sono alla portata di tutti.
Allora torniamo al territorio...
Voi siete di Rovereto, in provincia di Trento, città lontana dai grandi centri. Questo vi ha aiutato o limitato nel vostro percorso artistico?
Mah, sicuramente aiutato no, comunque dovremmo trasferirci per vedere come funziona altrove... da quel che sentiamo non ci sembra molto più facile emergere in una grande città!! Noi ci proviamo da qui!!!!
A me piace molto la vostra cittadina ...d'estate ci vengo spesso in bici, lungo la ciclabile.
Bello che ci provate da Rovereto.
Avete contatti con altri artisti della vostra città o regione? Di altre?
Allora la prossima volta che passi DEVI fare una sosta da noi (abitiamo a 50m dalla ciclabile)!!!
A sì...allora se vedete passare uno con la coda quello sono io.
Un alligatore in bici.
Qui in regione ci si conosce più o meno tutti... noi però chiamiamo altri artisti solo per collaborazioni occasionali... Abbiamo anche contatti in altre città solo che la distanza, nonostante la comodità di internet per lo scambio dati, ostacola parecchio la collaborazione...
C'è un bel giro a Trento, pur essendo una piccola realtà...
Ho da poco letto un libro, BastaRock, scritto dall'amico Oscar "Felix Lalù" De Bertoldi e Dalia Macii...
Si si, c'è molta gente che si da parecchio da fare!!!
Voi siete tra questi...non solo musicalmente...
Leggo delle vostra attività extramusicali: teatro, cinema…avete musicato live il film muto “Der Golem”. Come è stata l’esperienza? Che rapporto con il cinema e la musica?
“Der Golem” è stata di sicuro un'esperienza interessantissima; per l’occasione l’organico prevedeva Chitarra, Basso, Batteria, Oboe, Percussioni, Glockenspiel e PC il tutto rigorosamente in sync con le immagini. Ci piace cimentarci con le altre arti e abbiamo sempre trovato stimolante lavorare su progetti trasversali...oltre a “Der Golem” abbiamo musicato anche diversi altri cortometraggi e adesso vorremo inserire stabilmente nei nostri live la presenza di video, possibilmente “maneggiati” in tempo reale. Abbiamo inoltre suonato all’interno di spettacoli di danza contemporanea e collaborato con una poeta!
Di voi si legge molto di un gruppo di musica contemporanea, vi associano ad un certo Frank Zappa...
Vi pare corretto, vi sentite a vostro agio così classificati?
....eh sarebbe bello...
Nonostante la passione per le immagini un movimento, c’è, per quanto possibile, una scelta di “anonimato visuale” da parte vostra …perché? È molto difficile oggi, manco J.D. Salinger ci riusciva più …
Non è una vera e propria scelta di totale “anonimato visuale”, ci piace molto che l’attenzione resti, per quanto possibile, sulla Musica!!!
Che è quello che conta, del resto, anche se si è perso, grazie anche alla televisione...
Concordiamo!!!!
A proposito di immagini, dicevate prima della cover di “Sum”, la copertina disegnata dalla giovane Michela Eccheli che vi rappresenta molto, voi e la vostra musica.
Cos’è quello strano aggeggio da alchimisti disegnato su sfondo nero?
Lo strano aggeggio è un alambicco ed è stata un'idea di Michela per rendere con le immagini il significato di “SUM”.
Quindi fatto appositamente per il cd ...
Il primo disco/cassetta della vostra vita?...quello acquistato, intendo.
Assolutamente sì!!! Come Tutto il resto dell'artwork!!!!
Per quanto riguarda il primo disco, eravamo troppo piccoli...ascoltatori incalliti già in tenera età, non ci ricordiamo il nostro primo acquisto!!!
E allora perché fate musica?
Per liberarvi dai demoni interiori? Per essere amati? Perché vi piace?
Beh, andiamo abbastanza d’accordo coi nostri demoni interiori e di groupies per ora nemmeno l’ombra...eheheh...quindi suoniamo sicuramente perché ci piace!!
Bella questa...
E per finire: fatevi una domanda, datevi una risposta e poi tutti a nanna …
Forse abbiamo parlato anche troppo...eheheh
Allora quando passo in bici dalle vostre parti vi faccio un fischio … andremo a bere un bicchiere di Teroldego… o preferita una Schiava?
Purtroppo per te siamo totalmente astemi, solo Coca Cola!!!! Ma se ci avvisi per tempo una buona bottiglia la recuperiamo!!!!!
Vogliamo ringraziare moltissimo te per questa bella occasione/chiacchierata e chi ci legge per aver avuto la pazienza di farlo...buona notte a tutti.
Ciao.
OUTOPSYA
Aio, astemi! Be' dai, nessuno è perfetto...
Per chi non è della zona e non s’intende d’enologia: la Schiava è un tipo di uva e anche di vino ... leggera, rosata, ottima da bere fresca. Il Teroldego invece, è un vino rosso più carico, corposo.
Ciao Luca, ciao Evan …grazie a voi. Buonanotte e buona fortuna!
Grazie mille ancora e a presto!!
Buona Notte a tutti!!!!!!!
Evan Mazzucchi
Luca Vianini
Spero siano di tuo gradimento ...
Fa piacere Gio' ... che tu gli abbia graditi, ovviamente...per Sanremo, lasciamo stare.
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