Intervista ai Primochef
Più rock? Saranno le chitarre molto presenti, saranno certi pezzi diretti, che sembrano pronti da cantare/gridare insieme ad un loro concerto, sarà l’ospite di grido Giorgio Canali (voce in Siamo seduti qui, tratto da Il libro degli abbracci di Eduardo Galeano e La città dell’oblio di Renè Fregni, chitarre in Fine stagione, strumentale finale), sarà che Pier Paolo Pasolini, al quale si sono ispirati per il pezzo che ha dato il nome all’album, è stato il nostro intellettuale più rock… chissà cosa ne pensano di tutto questo i Primochef? Ci siete per dirmelo?
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Etichette: Blog, Bouganville, Galeano, Giorgio Canali, Intervista, Kuntra, Paolo Benvegnù, Pasolini, Primochef, Promochef del Cosmo, Rock, Sardegna, Sassari
120 Commenti:
eccomi
Ciao anonimo, chi sei?
Sarò anonimo per tutta l'intervista o dici che p meglio se mi presento?
Pasquale, il cantante dei Peimochef
Ciao Pasquale, benvenuto nella palude...
Sarai tu a rappresentare la band?
Ciao Diego, un caro saluto, è un piacere tornare qui
Pasquale il piacere è tutto mio. Pasquale è la voce dei Primochef.
Mi sa che rappresento tutti io perchè sto in paese mentre gli altri sono a sassari, riunirci tutti oggi era un pò difficile...pensi che ce la faremo?
Certo, certo, riusciremo nell'impresa. Attendi un attimo, che tolgo il controllo delle parole, così puoi rispondere più agevolmente...
Ecco fatto, ora possiamo partire veramente...
Te lo stavo per chiedere, anche perchè inserisco puntualmente la parola di verifica completamente sbagliata...
Alè
Chi sono i Primochef? Sono sempre i Primochef del Cosmo? Sul nuovo album "Bouganville", vedo che vi firmate solo Primochef...
A dire il vero non saprei rispondere...Sono sempre i Primochef del cosmo nelle locandine dei concerti, nel myspace, ecc. Primochef tagliato nel disco. Diciamo che è un inizio verso il distacco dalle due paroline, ma non sono sicuro che le abbandoneremo davvero sai?
Forse era dovuto a questioni di spazi sul cd, una questione estetica ...
Al di là di questo capriccio siamo sempre gli stessi Primochef, diciamo che abbiamo cercato di scoprirci un pò diversi nel nuovo disco
Sì, anche musicalmente si sente.
Estetica?
Si anche o elogio alla semplicità
Forse ha influito anche la scrittura delle canzoni nel vostro rinnovamento? L’altra volta mi avevate detto che non c’era una regola fissa nello scriverle... è ancora così?
Direi che è ancora così, se mi ci fai ragionare un attimo mi viene da pensare che forse questa volta c’è stato più ordine. Quasi tutti i brani sono nati come parti suonate sulle quali è stato poi scritto un testo, forse l’unica eccezione è Bouganville che nasce suonata e cantata all’unisono.
Direi che è ancora così, se mi ci fai ragionare un attimo mi viene da pensare che forse questa volta c’è stato più ordine. Quasi tutti i brani sono nati come parti suonate sulle quali è stato poi scritto un testo, forse l’unica eccezione è Bouganville che nasce come suonata e cantata all’unisono.
“Bouganville” è il titolo dell’album e anche una canzone dello stesso. “Bouganville” è nata da un pensiero di Pasolini, tratto da un film. Quale frase e quale film? Perché questa scelta?
Se tardo a rispondere è perchè la chiavetta va piano, non pensare che sia svenuto o cose del genere eh...
Nessn problema ...
Ahi. Mi piace rispondere alle tue domande perché sono sempre così accurate.
Come in un quiz...
Purtroppo non ricordo il film, si trattava di un testo in apertura, il pensiero di Pasolini però lo ricordo:
“Siamo stanchi di diventare giovani seri, o contenti per forza, o criminali, o nevrotici: vogliamo ridere, essere innocenti, aspettare qualcosa dalla vita, chiedere, ignorare.
Non vogliamo essere subito così sicuri.
Non vogliamo essere subito così senza sogni”.
Bella, andrò a cercare il film.
Altre ispirazioni letterarie? Leggo di Edoardo Galeano …
Fregni...
Edoardo Galeano si, “Il libro degli abbracci”.
Un mio amico lo ha comprato qualche settimana fa, non ha ancora ammesso di averlo preso spinto dalla curiosità mossagli dalla canzone dei primochef, ma io sospetto che sia così.
Una delle frasi di Galeano finita nel disco è la strofa ripetitiva di “Stiamo seduti qui”, il brano in cui canta Giorgio Canali sul ritornello:”Noi ora stiamo seduti qui a guardare come i sogni ci uccidono”.
Renee Fregni..."La finestra sull'Oblìo", è un noir francese molto bello secondo me.
Sono libri che parlano di prigioni per certi aspetti...sia fisiche che mentali
Scusami la pignoleria, ma è "La finestra sull'Oblìo" o "La città dell’oblio"? IO in rete ho trovato solo la seconda ...forse è lo stesso libro con edizioni diverse...
Stai cercando il libro? ...o in Rete?
Che sia la Finestra sono sicuro, non so se siano due edizioni uguali col titolo diverso o se si tratti proprio di due romanzi diversi. Non ho il libro qua ma ricordo perfettamente il titolo e la finestrella con le sbarre in copertina...
L'ho detto io che sei accurato tu!
Andrò alla ricerca...questa sera mi carico di ricerche da fare...
In giro si dice che è stato dopo aver sentito la vostra canzone, che Chavez ha deciso di regalare a Obama il libro di Galeano...ne sai qualcosa?
Vedi che ricerche accurate faccio?
Se dovessi scoprire di aver ragione non sputtanarmi mai però eh
Guarda che poi inizio a sparare cazzate anch'io e la finiamo col vino come l'anno scorso
Comunque sarebbe bella... scherzi a parte "Siamo seduti qui" è un bel rock libertario...ne abbiamo bisogno di canzoni così.
Ti ringrazio molto
Dove trovate l’ispirazione, oltre alle letture?
A proposito di scrittura e ispirazione, mi ricordo quello che diceva Eddie Vedder: le idee migliori vengono nei momenti più inopportuni, quando non hai la possibilità di buttarle giù. Poi le dimentichi, e ti rimane il vago ricordo di una cosa grandissima....che rabbia.
Mai capitato? Girate con un quadernetto o un registratore?
E’ vero quello che diceva Vedder, a me capita spesso prima di addormentarmi, avessi avuto dei ricevitori neuronali sempre in rec, a quest’ora avrei scritto suonato e cantato brani che vanno da Iggy Pop a Fabri Fibra.
Basterebbe levarmi dal letto?
Impossibile, perché mi vengono proprio quando sono lì lì che collasso.
Comunque, cazzate a parte, male male me le scrivo sul telefonino, servirà a qualcosa di buono?
Certo, il telefonino è come il coltellino svizzero...ha mille utilità.
C’è una canzone che rappresenta meglio il primochef-sound?
“Spia”, credo
Mi sembra il brano in cui ognuno suona semplicemente quello che gli riesce più naturale ed è quello che ha subito meno cambiamenti dalla nascita alla registrazione. Riassume quello che la band aveva già chiesto a quel pezzo, come lo intendeva a livello di ascolto, il sound che si aveva in mente e più o meno quello che si ritrova nel disco.
Sì, hai una voce molto ispirata in "Spia", la ritmica è pulsante, ci sono delle belle chitarre, tastiere...un pezzo che vedrei bene live, nonostante sia intima...intimista direi.
Live suona molto bene, faccio pure i balletti
Grande!
Giorgio Canali canta in un pezzo (“Siamo seduti qui”, come detto prima) e suona la chitarra in un altro (lo strumentale in coda “Fine stagione”). Come è nata la collaborazione con questo duro dal cuore tenero? È così duro come si vede?
Non ho un rapporto così personale con Giorgio per poterti dare delle informazioni caratteriali che lo riguardino, quello che ti posso dire è che lo conoscevamo già da tempo per alcuni concerti in cui avevamo diviso il palco, ci ho parlato di musica, di artisti amici in comune, di ferrara e di sassari, di diverse cose insomma...
Gli abbiamo chiesto se aveva piacere di fare un salto in studio da mauele fusaroli, essendo lui ferrarese e quindi a pochi chilometri dal luogo in cui si registrava il disco ed ha accettato subito di venire, dicendoci che sarebbe stato li a distanza di pochi giorni, nel week end.
Ha sentito un po’ tutti i brani in fase di chiusura, si è complimentato con la precisazione che non sentendo benissimo i missaggi della voce poteva trattarsi davvero di un bel disco o di una cagata a seconda di cosa dicessi nei testi. Ha preso la sua chitarra e i suoi pedali e ha voluto suonare su un pezzo ancora aperto che è diventato poi Fine stagione, ha letto un foglio sul mixer dove era scritto il ritornello di Stiamo seduti qui (la Galeano song) e sembrava incuriosito.
“Lo canti? “
Gli chiediamo.
“Si però ci metto galera al posto di prigione, vi scoccia?”
“No, fai pure”.
E lo ha cantato alla prima.
Con Internet che rapporto da utenti?
Ultimamente intrattenimento e letture, ma soprattutto lavoro.
Bella la storia di mettere "galera" al posto di "prigione"... la rende più forte.
Tra l'altro da un paio di mesi sto in paese da mia madre e non ho l'adsl perchè tutte le linee utili della mia zona sono state occupate da un callcenter di infostrada?...nervoso, secondo te?
E' vero quello che dici a proposito di "galera", aggiungo che in bocca a Canali sta ancora meglio, io sono troppo love-love per cantare parole così...
scherzo.
Be' dai, non mi accorfo delle limitazioni web...
Continuando...e da musicanti, il rapporto con la Rete delle Reti e le nuove tecnologie in genere?
Mi fai una domanda interessante e mi viene da andarci giù bello che prolisso...
Vai...
Abbiamo un po’ mollato la presa sul fronte rete. Non c’è un vero motivo, quanto credo un senso generale di svogliatezza. Negli ultimi due anni myspace ha favorito molto la crescita di visibilità di gruppi come il nostro, oggi non c’è quasi più ma ci sono altri sistemi, esiste ancora la possibilità di essere visibili in rete, ma c’è una tale confusione che io inizio a non averne più tanta voglia di farne un uso da self-promoter.
Ha senso realizzare uno sforzo coordinato e continuativo nella tua promozione online, però devi avere qualcuno che sta attaccato mezza giornata al pc per fare tutto ciò che c’è da fare, parlare di te nei social network, uplodare in tutti i portali del caso immagini e contenuti audio video che ti riguardano, realizzare video a vario titolo, insomma, ce n’è da fare.
Alcuni gruppi slegati dalla grossa distribuzione ce la fanno, ma creandosi al loro interno una piccola struttura di comunicazione, aumentando la propria credibilità attraverso i live, e c’è comunque sempre un sacco di lavoro da fare.
E qui la chiudo se no ti dai per svenuto tu adesso!
Interessante quello che dici...diventa un lavoro a parte.
Allora torniamo al territorio.
Avete rapporti con altre band della vostra Sardegna? …di altre regioni?
Esatto Diè!
Questa me l’avevi già fatta caro Diego, allora ti dico che abbiamo più o meno gli amici di sempre, forse qualcuno in più ma che in generale dovremmo essere un po’ più amici tutti, anche e soprattutto per aiutarsi nello sforzo si continuare a suonare, essere ascoltati, riuscire a trovare date.
A volte siamo tutti un po’ chiusi nei nostri progetti e dovremmo invece pensare di mischiarli un po’ con quelli degli altri, ma è una mia sensazione.
Be', insieme avete fatto quel bel progetto per Emergency, unico in Italia.
Un progetto dove etica ed estetica combaciano.
Mi fa piacere se qualcuno te lo ha fatto avere.
Si, quella era una buona iniziativa, non è nata però dallo slancio emotivo dei gruppi ma da un paio di ragazzi di emergency e della facoltà di scienze politiche di sassari.
"Fuorisessione 2008", 20 pezzi di band sarde per Emergency.
Che hanno raccolto tutte le band che a loro piacevano in una pubblicazione...comunque una figata, hai ragione
Sì, venti pezzi ottimi, di giovani band sarde e alcuni grandi d'Italia, come il già citato Giorgio Canali, Yo Yo Mundi, Bandabardò ... e i Primochef con "Non esistono più i soldatini di una volta".
Torniamo a "Bouganville"
La copertina delcd è divisa in due: in alto un volto di donna che ci fissa (forse un pezzo di un dipinto?) e sotto dei frammenti di un albero, che accompagnano poi il libretto interno. Di chi sono opera questi disegni?
Sai che da poco mi è venuto in mente di cercare in rete se si parlava del nostro brano e ho trovato diverse note super positive?
Non l'avrei detto perchè per noi era un arrangiamento fuori dall'estetica dei primochef, pur essendo tutti molto affezzionati a quel brano
Ok, risincronizziamoci con domande e risposte
Copertina di Bouganville...
L’ha disegnata per noi Antonello Becciu, un fumettista sassarese molto bravo che collabora con varie riviste straniere. Le piante sono il tema di questo disco, unite a quel volto di donna che è la donna di Bouganville, quella che vuole "ridere, essere vera, aspettare qualcosa, chiedere…ignorare".
Pensavo che fosse un dipinto preesistente.
No no, l'ha disegnata sulla lavagnetta digitale mentre era sottoposto all'ascolto forzato di Bouganville
Bella questa cosa...
"Bouganville" è prodotto da Kuntra; ha una distribuziione? ...o, per ora, lo si trova ai concerti?
Allora, qua devo spiegarti meglio questa cosettina...
Spiega, spiega ...
Bouganville è prodotto dai Primochef, sia a livello artistico (con l'aiuto di Manuele Fusaroli) che esecutivo. Kuntra è un booking-promoter nonchè un amico; risponde alla persona di Fabio Carta che oggi è uno dei più attivi organizzatori di eventi in sardegna e che lavora in una direzione che noi apprezziamo e condividiamo.
Insomma, Kuntra lavora alle nostre date e ci sostiene in vari modi, noi ci sdebitiamo come possiamo.
Perché fate musica? Per liberarvi dai demoni interiori? Per essere amati? Perché vi piace?
Il disco non è distribuito. Lo si trova ai concerti...Si era pensato di premere con Audioglobe perchè lo distribuisse pur non avendo ne editori ne produttori, ma sai che alla fine non è che cambi tanto?
Ne abbiamo venduto qualche centinaio attraverso l date estive, abbiamo la mano facile e molti li regaliamo...con Audioglobe ne avremo venduti forse 12 o 13 in più...forse la cosa più interessante che ci viene a mancare in questo caso è la promozione che Audioglobe fa di solito con lavori alla nostra portata. Perchè comunque un centinaio di spedizioni a costo zero Audioglobe le fa ed avresti quindi un pò di promozione "a gratis"...ma stiamo cercando di ovviare anche a questo, come hai accertato, a te ti è arrivato comunque il disco...
Vanessa Ladinetti Santa Subito!
Scusami Diè oggi sono logorroico come non mai e finisce che mi ritrovo la domanda nuova mentre sto ancora rispondendo alla vecchia.
Certo, santa subito, infaticabile promoter...
Cosa mi chiedi nella nuova...perchè suoniamo, giusto?
Allora...
...è il bello della diretta, direbbe Minà.
Questa è una domanda collettiva e meriterebbe cinque risposte singolari…
Per quello che mi riguarda credo di scrivere e di fare tutto quello che ne consegue semplicemente perché ne ho bisogno.
E’ qualcosa di più simile ad una necessità che ad un vezzo. Potrei anche decidere di non voler scrivere ma so che alla fine i brani verrebbero fuori da soli, magari alla guida o in fila alle Poste...
...Ti dico anche che a periodi tutto ciò che riguarda il suonare dal vivo e che non riguarda la composizione, rischia pure di non piacermi. Insomma, a me piace davvero lavorare sul “fare le canzoni”, ok al discorso live, energia, sfogo e tutte le emozioni che ci ruotano intorno, ma in assoluto quello che più mi realizza è scrivere un brano e sapere che è la cosa più sentita e meglio congeniata che avrei potuto tirar fuori in quel momento.
Una poetica Zen direi...da Jack Kerouac.
Una domanda che non ti ho fatto, una risposta e poi tutti a nanna che stasera ho tosse e febbre ...
"Sulla strada" per poco non mi faceva scappare di casa a 15 anni e mezzo per rincorrere la libertà e la poesia on the road...chiedilo a mia madre se ama la beat generation
Un grande libro quello, una grande madre beat...complimenti.
E non potevi dirlo da subito che non stavi bene?
Avrei cercato di accorciare...
Dai, allora ti mollo, se no mi sento pure mezzo in colpa...
Scherzi, sono nel letto, con il portatile sul leggio...
… è la prima intervista con la febbre, ma mi sembra di essere andato bene lo stesso. Mi sembra una gran bella intervista grazie a Pasquale dei Primochef…
La domanda è:"Che libro leggi?"
La risposta:"Lettere dal Carcere" di Gramsci...
perchè sono una persona allegra e piena di vita...
tu riprenditi e cerca di guarire in fretta, ti saluto da parte di tutti e ti ringrazio di cuore per il tuo interesse
Gran bel libro pure quello.
Non sentirti in colpa, è stato un bell'incontro sul blog, che spero vi porti fortuna perchè il cd merita.
Grazie Pasquale, buonanotte e buonafortuna.
e ricorda che la febbre non è una malattia, ma lo stadio finale della guarigione...
...a te e ai Primochef del Cosmo.
Notte Diego, grazie ancora
Ciao...
ero in polonia e tu sei inarrestabile. :-*
Speriamo Manu, speriamo. Ho perso il conto ormai...potevi collegarti da Varsavia, da radio Varsavia.
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