sabato 6 marzo 2021

L’Alligatore da piccolo -1-

 

Come sono diventato critico rock? Perché ho questa mania di recensire tutto?…dischi, fumetti, libri, film ecc. Forse per colpa dello scrittore Giulio Mozzi, che aveva una bella newsletter per gli amanti della scrittura (e lettura). Aspiranti scrittori, in maggioranza, ma non solo, credo. Si chiamava Vibrisse, come i baffi dei gatti, se non ricordo male. Io la leggevo avidamente, usciva credo una volta a settimana. Si parla del finire del secolo, primi del nuovo millennio, quando le newsletter erano una cosa moderna e interessante. Un giorno segnalò che il sito Private.it cercava recensori, e io mi proposi. Scrivevo in particolare di film, ma anche libri, fumetti, dischi …come poi io si diventato recensore in particolare di musica, ne scriverò in seguito. Per ora metto una vecchia rece apparsa su Private.it al libro di Ferlinghetti Lei, per omaggiare il grande beat da poco scomparso.


Lei di Lawrence Ferlinghetti (traduzione di Floriana Bossi) minimum fax 1997, pp.125, euro 9,30

Non volevo scriverne perché è l'ennesimo libro pubblicato da minimum fax. Tutti i recensori di private.it parlano dei libri dell'editrice romana. Manco avessimo contatti diretti con Cassini & soci. Non volevo scriverne ma l'ho fatto, perché Lei è stato l'unico libro che ho letto in quindici giorni di mare. Ho centellinato le 125 pagine tra una nuotata e l'altra, tra una partita a pallavolo sulla spiaggia e una di pallanuoto in piscina. Intanto le pagine del libro si riempivano di sabbia e puzzavano di crema abbronzante. Ma è stato il modo giusto di leggere Lei. Solo al mare si riescono a vedere le oniriche immagini di uno degli ultimi beat. Primo romanzo pubblicato da Ferlinghetti (ne ha scritti due), caotico e sconclusionato come il film Ciao Pussycat, sembra una lunga poesia erotica/ironica sull'amore. Un viaggio lento e sinuoso alla ricerca di un donna, anzi, La Donna. Una strana detective story, un libro d'impegno beat, una sceneggiatura per un film di Buñuel da fare. Uscito nel 1960, si legge come fosse stato scritto ieri. O domani. La rivoluzione beat ha vinto. Vincerà sempre.

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13 Commenti:

Alle 7 marzo 2021 alle ore 06:12 , Anonymous Enri1968 ha detto...

Prendo nota.

 
Alle 7 marzo 2021 alle ore 11:24 , Anonymous accadebis ha detto...

Nell'estate del 1979 a Genova erano venuti A. Ginsberg, L. Ferlinghetti, G. Corso e W. Burroughs per un meeting speciale sulla Beat Generation organizzato e tradotto da F. Pivano al Teatro della Tosse di Genova. Fu un incontro memorabile, pieno di gente ovunque ma in quegli anni non ci fu poi tanta pubblicità. Ci fu un organizzato "passa parola" e qualche poster in città ma niente di più, eppure eravamo centinaia. Il loro motto iniziale fu: "Rifiutate la guerra e la violenza di qualsiasi genere, verbale o fisica".

Il libro di cui parli nel post ne avevo sentito parlare, e ne avevo letto anche la recensione su qualche giornale, ma ne prendo nota anch'io.
Un salutone

 
Alle 7 marzo 2021 alle ore 15:42 , Blogger alberto bertow marabello ha detto...

Non conosco i suoi (due) romanzi, ma conoscerò, spero.
Però mitico Ferlinghetti

 
Alle 7 marzo 2021 alle ore 18:06 , Blogger amanda ha detto...

Sempre colpa di Giulio Mozzi 😁

 
Alle 7 marzo 2021 alle ore 20:30 , Blogger Cavaliere oscuro del web ha detto...

Prendo nota, mi fido dei tuoi consigli.

 
Alle 7 marzo 2021 alle ore 20:41 , Blogger Alligatore ha detto...

@Enri1968
Sicuramente, come molto altro di Ferlinghetti, va letto.
@Accadebis
Formidabili quegli anni :)
@Alberto
Un mito da approfondire, nel suo pensiero di profond socialista radicale.
@Amanda
A sì? ... anche per te?
@Cavaliere Oscuro del Web
Vai sul sicuro, con Ferlinghetti intendo :)

 
Alle 7 marzo 2021 alle ore 23:08 , Blogger alberto bertow marabello ha detto...

Il giuliomozzi l'ho incrociato qualche volta a padova, la prossima volta lo ringrazierò pure per questo, allora
😉

 
Alle 8 marzo 2021 alle ore 10:26 , Blogger Berica ha detto...

Come si può non cedere al fascino di una news letter che si intitola Vibrisse?!

 
Alle 8 marzo 2021 alle ore 22:04 , Blogger Alligatore ha detto...

@Alberto
Sì, rinrazialo per avere fatto di me un critico rock 🎸, anche se indirettamente 🎯.
@Berica
Infatti, cedetti al primo colpo 📣 💻.

 
Alle 9 marzo 2021 alle ore 11:31 , Blogger Garbo ha detto...

Ho iniziato ad apprezzare tardi Ferlinghetti e la beat generation, c’è voluto qualche decennio da quando li ho scoperti per comprenderli e apprezzarli … è probabile che le mie vibrisse non abbiano funzionato a dovere, forse perché sono uno estremamente curioso che si perde in molte più cose di quelle che posso metabolizzare, per cui è facile che qualcosa venga trascurata e non gli riconosca subito il suo valore. Per questo sono necessarie persone propositive e dotate di vibrisse più sensibili della media, come te, che da pagine reali o virtuali, dagli studi radiofonici o televisivi, non si stanchino di segnalare ciò che vale la pena di approfondire.
Ciao

 
Alle 9 marzo 2021 alle ore 22:16 , Blogger Alligatore ha detto...

Grazie Garbo per questo complimento, mi piace essere considerato uno che le vibrisse sensibili 😎. Io non ho approfondito tutti i beat. Più di tutti Kerouac, un mito con dei libri vivi e autentici. Per me è stato amore a prima vista, a partire da On the road 🚗, ovviamente, libro che si merita tutta la sua fama. E poi I vagabondi de Dharma e poi tutto il resto, diventando uno dei miei preferiti (non solo perché compiamo gli anni lo stesso giorno, io 50 anni dopo). Ferlinghetti è un altro dei beat che adoro, anche se ho letto poco, troppo poco. Un agitatore culturale, vero intellettuale di sinistra Usa, un pacifista, socialista, vero beat. Poi sì, Ginsberg, Snyder, Corso ...Burroughs non l'ho mai letto, e mi chiedo perché... forse perché litigava con l'adorato Bukowski (oggi è anniversario della sua morte, era il 1994), che non era propriamente uno scrittore beat, anche se Ferlinghetti è stato un suo editore. Insomma, un bel periodo, che in Italia ci ha fatto conoscere la Pivano, nome da ricordare (quella sì aveva delle vibrisse sviluppate).

 
Alle 11 marzo 2021 alle ore 20:32 , Blogger Orlando Furioso ha detto...

Che bello questo tuo post, l'ho letto con gioia. Adoro anch'io i "Beat", Kerouac e Allen Ginsberg in primis. E, come te, adoro "la Nanda" (che ci manca tantissimo...) e se non era per lei forse i "Beat" non li avremmo mai conosciuti. Di Burroughs ho letto quasi tutto quello pubblicato in italiano (e reperibile) e te lo consiglio, passa sopra se riesci ai suoi litigi con Bukowski :)
Un caro saluto

 
Alle 11 marzo 2021 alle ore 22:21 , Blogger Alligatore ha detto...

Grazie Orlando, anche e sopratutto per il consiglio di leggere Burroughs, sì, nonstante i litigi con Hank 🔥 , che adoro (e di quello sì, ho letto tutto, o quasi, vista la mole imponente di materiale, post-mortem). E poi Nanda 👩‍, senza la quale, ci mancherebbe tanta robba, vero, a partire dai Beat 🎸...

 

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