domenica 27 gennaio 2019

L'ultima volta che siamo stati bambini, e la Memoria

Non sono abituato a fare post per il Giorno della Memoria, perché mi sembra sia spesso fatto solo per dovere istituzionale, dimenticandosene tutti gli altri giorni. Questa volta però mi è capitato di leggere un libro geniale, intelligente, ben scritto da Fabio Bartolomei, autore contemporaneo, che ritorna a quei giorni. Lo fa in modo naturale, cioè cercando di raccontare una storia di ragazzini travolti dal dramma dei campi di sterminio in L'ultima volte che siamo stati bambini, edizioni e/o.
I protagonisti sono quattro piccoli amici, che giocano spesso in un cortile romano, ma un brutto giorno si ritrovano solo in tre. Il quarto è scomparso, portato via con la forza  lui e tutta la sua famiglia perché ebrei. I suoi tre amici non sembrano capire, sanno solo di un treno sul quale sono stati fatti salire a forza per essere portati in un campo gestito da tedeschi. Con tutta l'innocenza dei bambini (avete presente i Peanuts?), pensano di andare verso nord alla ricerca del loro amico. Lo faranno di nascosto da genitori, nonni e dalle suore di un convento dove ci sono di trovatelli, come una dei tre coraggiosi bambini. Un viaggio iniziatico che ci mostra un'Italia in ginocchio, con una popolazione allo sbando, tra fame e paura, dopo il ventennio fascista e la connivenza di questo con il nazismo. Inevitabilmente, dopo questo viaggio, diventeranno grandi, e non dimenticheranno mai.
Ecco, non dimenticare, essere coerenti con il disgusto per la ferocia nazifascista ogni giorno, questo credo sia il senso di questa giornata ... e anche di questo libro stupendo. Consiglio di leggerlo, oggi, domani, dopodomani, sempre!   

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15 Commenti:

Alle 27 gennaio 2019 alle ore 23:44 , Blogger marcaval ha detto...

Non posso che sottoscivere questa recensione pubblicata proprio nel giorno della memoria e continuare a pubblicizzare questo ottimo libro e in generale i libri di Fabio Bartolomei, sicuramente tra gli autori contemporanei che preferisco.

 
Alle 27 gennaio 2019 alle ore 23:57 , Blogger Alligatore ha detto...

Be', nel post non l'ho scritto Marcaval, ma la lettura di questo libro la devo a te, che ne hai meritoriamente parlato nel tuo blog. Grazie ancora della dritta.

 
Alle 28 gennaio 2019 alle ore 02:20 , Blogger mr.Hyde ha detto...

Grazie per il solito prezioso suggerimento. Riguardo alla giornata della memoria sono convinto che, se si hanno delle cose valide, interessanti e sentite sull'argomento è giusto che si scrivano sui nostri blog. Un caro saluto.

 
Alle 28 gennaio 2019 alle ore 07:32 , Blogger Lucien ha detto...

Me lo segno perché di lui ho letto "La Banda degli invisibili" e mi è parecchio piaciuto.

 
Alle 28 gennaio 2019 alle ore 08:24 , Blogger Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

Concordo con te, ottimo consiglio di lettura.

 
Alle 28 gennaio 2019 alle ore 13:44 , Blogger Cavaliere oscuro del web ha detto...

Ottimo suggerimento!
Saluti a presto.

 
Alle 28 gennaio 2019 alle ore 16:17 , Blogger Alligatore ha detto...

@Mr Hyde
Sì, è vero tra noi blogger che crediamo in certe cose, non è fatto tanto per fare, anche se a volte si rischia di finire nel semplice bollettino rituale. Grazie a te se vorrai coglierlo, merita davvero di essere letto in qualsiasi momento.
@Lucien
La banda degli invisibili me lo sono segnato, sempre su consiglio di Marcaval, ma ne ha scritti anche altri che voglio leggere prima o poi ...
@Daniele
Grazie.
@Cavaliere Oscuro del Web
Grazie e alla prossima!

 
Alle 29 gennaio 2019 alle ore 09:32 , Blogger Cri ha detto...

È bravo Bartolomei, e bravo tu a non aver banalizzato questa ricorrenza

 
Alle 29 gennaio 2019 alle ore 20:39 , Blogger Alligatore ha detto...

Grazie, grazie Cri .... sì, Bartolomei è molto bravo, e a proposito di non banalizzare anche lui è bravo a raccontare una storia così senza cadere in ovvietà o cose già dette, ma facendo un racconto che sembra quasi vissuto (forse qualche nonno, visto che è un mio coetaneo o quasi ...

 
Alle 1 febbraio 2019 alle ore 23:21 , Blogger Ernest ha detto...

letto e divorato in pochi giorni, ci sono ancora lacrime

 
Alle 2 febbraio 2019 alle ore 01:00 , Blogger Alligatore ha detto...

Sì, io l'ho letto in una giornata, non riuscivo a lasciarlo senza sapere come sarebbe andato a finire...

 
Alle 21 febbraio 2019 alle ore 16:25 , Blogger Anna Bernasconi Art ha detto...

Apprezzo la non-abitudine a prefiggersi fare post, riguardo certi argomenti, proprio in specifici giorni. Ma se vengono per caso ben vengano, hai fatto bene e sicuramente è un ottimo consiglio di lettura.
E che bella copertina (deformazione professionale he he he, su di me fa effetto anche quella...)!

 
Alle 21 febbraio 2019 alle ore 22:53 , Blogger Alligatore ha detto...

Fa effetto anche su di me, anzi di noi, quella copertina, che è davvero bella e che abbiamo apprezzato molto. Per fortuna, anche il contenuto è buono, e avendolo letto in quei giorni ne è uscito un post perfetto, volendo ricordare senza essere troppo ingessati e/o obbligati.

 
Alle 24 febbraio 2019 alle ore 16:30 , Blogger Long John Silver ha detto...

Grazie per l'interessante segnalazione. Il giorno della memoria dovrebbe servire anche per riflettere verso certi di comportamenti o odi su razze o sul colore della pelle, ma tendiamo troppo spesso a dimenticarlo.

 
Alle 25 febbraio 2019 alle ore 23:12 , Blogger Alligatore ha detto...

Giusto, credo anche io che perché sia vivo, il giorno della memoria è giusto racconti le molte forme di razzismo anche attuali.

 

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